Scrittore e pittore inglese (n. in mare, al largo della Nuova Scozia, 1884 - m. Londra 1957). Esercitò un ruolo innovativo nel campo della pittura fondando nel 1914 il Vorticismo, in cui originariamente [...] Pound (di lui farà un ritratto nel 1939: Londra, Tate Gallery). Partecipò a movimenti d'avanguardia tra postimpressionismo e futurismo e fu il fondatore nel 1914 del Vorticismo, di cui pubblicò il manifesto sulla rivista «Blast», che aveva Pound tra ...
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Pittore ungherese, nato nel 1893 a Budapest, incisore, scenografo e pittore di affissi, passò per le varie tendenze della moderna pittura, per il neoimpressionismo, il cubismo e il futurismo, e pare che [...] (Oggi), e lavorò a Vienna, a Weimar, e a Košice (Kassa). Vive ora a Budapest. Furono molto notate le sue scenografie futuriste, fatte per il teatro moderno "L'Asino Verde" di Budapest. Espertissimo in tutte le tecniche del bianco e nero, eseguì prima ...
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Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] espressionismo, dadaismo, suprematismo, Novembergruppe, imagismo, teatro politico di Piscator ecc. Impegnate in un rinnovamento, sperimentato nei linguaggi artistici o alimentato anche da ideologie politiche, ...
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Fiorda, Nuccio (propr. Giuseppe)
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Civitanova del Sannio (Isernia) il 17 febbraio 1894 e morto a Roma il 14 dicembre 1975. Musicista di vasti orizzonti culturali, legato [...] (1940) di Vittorio De Sica, oltre a L'anonima Roylott (1936) di Raffaello Matarazzo, in cui tornò a utilizzare suggestioni futuriste, e Fedora (1942) di Camillo Mastrocinque, dove si trattò di adattare la musica dell'opera omonima di U. Giordano. Al ...
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simultaneismo Tendenza o procedimento artistico che fa riferimento al concetto di simultaneità. Negli anni precedenti la Prima guerra mondiale il s., con modi e finalità diverse, fu al centro del dibattito [...] artistico (cubismo e futurismo), ma il termine (ripreso dai contrasti simultanei dei colori di M.-E. Chevreul) fu usato da R. Delaunay per la sua ricerca volta a creare effetti di forma e movimento nello spazio attraverso l’interazione dei colori (s. ...
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LANDSMANN, Giuseppe (Lucio Venna)
Fabiola Di Fabio
Nacque a Venezia il 28 dic. 1897, primogenito di cinque figli, da Giovanni Battista, di origine austriaca, e Luigia Zanette. Appena quindicenne il L. [...] militare fu a Roma, dove frequentò G. Balla e F. Depero e lavorò per la Cines.
All'inizio del 1918 L'Italia futurista pubblicò il disegno Tram+strada e l'articolo Una visita a Giacomo Balla (n. 37, 15 genn. 1918), esplicito omaggio all'artista ...
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Pittore italiano (Roma 1891 - ivi 1978), allievo di G. A. Sartorio nell'Accademia di belle arti di Roma, dal 1929, ha insegnato decorazione nella stessa Accademia. Dopo un esordio segantiniano e una momentanea, [...] parziale adesione al futurismo, si orientò verso il neoclassicismo della corrente del Novecento, pur temperandolo con accenti d'origine preraffaellita. Ha studiato a fondo l'encausto e si è valso di questa tecnica, soprattutto nelle decorazioni ...
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MORTARI, Virgilio
Virgilio Bernardoni
– Nacque il 6 dicembre 1902 a Lainate (Milano) da Giuseppe e da Anna Barzan.
Studiò al Conservatorio di Milano con Costante Adolfo Bossi e Ildebrando Pizzetti. [...] del Teatro della Sorpresa per pianoforte, che nella sostanza sonora asseconda il culto del jazz in auge nel futurismo postbellico, e nella forma grafica della partitura tenta lo sperimentalismo di pentagrammi sinuosi, corredati da figurine di gusto ...
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Scrittore e poeta ucraino (1898-1937); i suoi versi, in russo (Stichi "Versi", 1917) e in ucraino, sono caratterizzati dalla tendenza all'astrattismo e a un intimo lirismo. Dopo aver subito l'influsso [...] dei simbolisti, passò al futurismo. In prosa ha scritto il romanzo Grobovišče ("Il cimitero", 1928) e alcuni racconti per ragazzi. ...
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PRATELLA, Francesco Balilla
Pierfranco Moliterni
PRATELLA, Francesco Balilla. – Nacque a Lugo di Romagna il 1° febbraio 1880 da Ernesta Ghepardi e da Francesco, figlio di Alessandro, di umile famiglia [...] , in Festschrift Klaus Hortschansky, a cura di A. Beer - L. Lütteken, Tutzing 1995, pp. 81-93; D. Lombardi, Il suono veloce. Futurismo e futurismi in musica, Milano 1996, ad ind.; L. Sitsky, F.B. P., in Music of the twentieth-century avant-garde: a ...
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futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani. Attraverso...
futuribile
futurìbile s. m. e agg. [der. di futuro]. – 1. agg. Che può accadere, che può verificarsi nel futuro; che si ritiene possibile o attuabile in un futuro più o meno vicino: un’idea f.; realtà f.; una pace f.; modelli f. di vita. 2....