Pittore francese (Bordeaux 1840 - Parigi 1916), considerato il maggiore rappresentante del simbolismo pittorico. La sua produzione, caratterizzata da soggetti inusuali e bizzarri legati al mondo onirico, [...] H. de Fantin-Latour. Entrò quindi in contatto con G. Moreau attraverso il quale si avvicinò alle tematiche simboliste il colore: i pastelli, come Nascita di Venere (Parigi, Petit Palais) o le varie versioni di Anemoni, i quadri a olio, come Pegaso e l ...
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Città della Francia settentrionale (20.000 ab. circa), nel dipartimento di Senna e Marna, a 50 km da Parigi, nei pressi del fiume Senna. Celebre per il castello e la foresta che la circonda, ha aspetto [...] documentato dal 12° sec., fu ricostruito in forme classicheggianti da G. Le Breton (1528), sotto Francesco I, che chiamò cui collaborarono architetti quali P. Delorme (cappella della Trinità, 1551) o J. Du Cerceau (Scala del ferro di cavallo, 1634), ...
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Pittore (Genova 1581 - Venezia 1644). Allievo di P. Sorri, operò inizialmente a Genova dove venne influenzato dai pittori fiamminghi presenti nella città, tra cui P.P. Rubens, giungendo all'elaborazione [...] , dell'opera di F. Barocci, del manierismo lombardo (G. C. Procaccini, Cerano). Successivamente S. si rivolse ad altri modelli, come i varî maestri fiamminghi presenti a Genova: O. Gentileschi, al quale va forse collegato il maggior interesse di S. ...
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Architetto (Kirkcaldy, Edimburgo, 1728 - Londra 1792), figlio di William. Fu uno dei maggiori interpreti del neoclassicismo e il suo stile, che risentì di numerosi e differenti influssi, sviluppò una apprezzata [...] con il fratello James (v.), una vasta attività, costruendo o rimodellando numerose grandi case di campagna (Harewood, W. Yorkshire; Rinascimento, nonché dalla Francia contemporanea e da G.B. Piranesi, raggiunse pienamente un risultato originale ...
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Pittore e scultore svizzero (Büren an der Aare, Berna, 1941 - Berna 2020). Dopo aver risentito di varie tendenze, dall'action painting alla pop art e al Nouveau réalisme, R. ha avviato una ricerca d'impronta [...] chiaro riferimento a J. Beuys, mentre altre opere prendono spunto, invertendone la prospettiva o trasformandone la forma, da opere di R. Magritte (Nichtpfeife, 1990-92) o di G. Morandi. R. ha presentato i suoi lavori in numerose mostre personali e in ...
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Arte
Scultura che rappresenta una figura umana dalla testa al petto, senza le braccia. Le maschere funerarie egizie, di materiale vario (cera, cartapesta, legno), che venivano innestate sulle mummie e [...] Rossellino, F. Laurana, Verrocchio. Il b. di Francesco I d’Este di G.L. Bernini (1650-51), con il suo movimento e la sua forma spaziale.
Moda
Indumento intimo femminile, in tessuto aderente o elastico, che fascia il tronco, usato per stringere ...
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(fr. Meuse; nederl. Maas o Maes) Fiume dell’Europa centro-occidentale (950 km). Nasce nella parte settentrionale del Plateau de Langres presso Avrecurt, a 384 m, scorre nella Francia orientale, nel Belgio [...] dell’oreficeria mosana dalle forme romaniche a quelle gotiche, sono noti: G. de Claire; il maestro di Stavelot, autore di un altare portatile probabilmente dovuta a una rickettsia (Rickettsia Wolhymica) o, secondo altri, a una spirocheta (Spirochaeta ...
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Pittore (Venezia 1712 - ivi 1793). Tra i più significativi esponenti del vedutismo veneziano, si formò sullo stile di Canaletto, diversificandosene per la diversa interpretazione ed elaborazione della [...] e decorò persino mobili. Ugualmente complessa è la formazione di G. paesista, la cui originalità di visione è pienamente raggiunta giustificarsi con pretesti e talvolta "capricci" architettonici o con l'inserzione di elementi aneddotici (macchiette, ...
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Pittore (Venezia 1579 circa - ivi 1620). A Roma (dal 1598 circa) fu allievo dello scultore C. Mariani, accostandosi in seguito alla cerchia dei caravaggeschi. S. dimostrò, soprattutto nelle opere del primo [...] tradizione veneziana e da una visione più intima, che lo avvicina a O. Gentileschi e a A. Elsheimer: vicino a quest'ultimo appare nel importante: oltre a Le Clerc, furono suoi allievi G. François e l'anonimo, probabilmente francese, chiamato ...
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(gr. Γιάννινα o ̓Iωάννινα) Città della Grecia (70.203 ab. nel 2001), capoluogo del nomòs omonimo e dell’Epiro, situata a 520 m s.l.m., sulla sponda occidentale del Lago di Giannina. Mercato agricolo (cereali, [...] della città medievale, che in parte risale al periodo bizantino.
Il nomòs di G. (4990 km2 con 169.408 ab. nel 2005) occupa la regione costituita bestiame. Quasi al centro del nomòs è il Lago di G., con una superficie di 15 km2 e una profondità max ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...