Pittore (Francoforte sul Meno 1655 o 1657 - Roma 1706), figlio e allievo di Johann Heinrich. Nel 1677 partì per Roma, dove fu allievo di G. Brandi, di cui sposò la figlia nel 1681; si stabilì poi a Tivoli. [...] Fu attivissimo soprattutto come pittore di animali, ripresi in primo piano su sfondi paesistici ed eseguiti con colore ricco e intensi effetti luministici. Opere in numerosi musei (Firenze, Uffizi; Madrid, ...
Leggi Tutto
Pittore (Douai o dintorni 1702 - Parigi 1766). Studiò ad Amsterdam con B. Picard, poi lavorò a Parigi, dove si rese noto come ritrattista: tra le sue opere più significative, i ritratti di J.-B. Rousseau [...] (Museo di Versailles), di G.-H. de Mirabeau, di P.-J. Cazes, di J.-F. de Troy (Louvre), dello statolder d'Olanda (L'Aia, Mauritshuis). ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Nancy 1587 o 1588 - ivi 1633). Allievo di C. Saraceni, fu pittore di non grandissimi meriti, ma curioso e bizzarro. Introdusse in Francia la pittura di notturni, che tanta importanza [...] avrebbe avuto con J. Callot e G. La Tour. ...
Leggi Tutto
Pittore fiammingo (Courtrai 1576 o 1578 - Utrecht 1639). Fu a Praga (1604) alla corte di Rodolfo II, poi nel Tirolo, a Vienna, ad Amsterdam. Dipinse paesaggi fantastici ispirati al Tirolo, risentendo dell'influenza [...] di G. van Coninxloo. ...
Leggi Tutto
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] 'immagine settecentesca del Campo Marzio proposta da G.B. Piranesi i due modelli confluiscono in dove veri alberghi alludono a un mondo altro mentre frammenti di New York o Venezia si propongono come cloni di realtà lontane, trasformate in icone di ...
Leggi Tutto
(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] di De Carli, di Rosselli, l'a. è architettura, o meglio "un modo del percepire e del fare estetico nella passato ed il suo salotto è un palco nel teatro del mondo".
Bibl.: G. Dorfles, Simbolo, comunicazione, consumo, Torino 1962; M. Praz, La ...
Leggi Tutto
L'evoluzione dell'organizzazione dei c. civili nell'ultimo cinquantennio è dovuta soprattutto allo straordinario sviluppo che ha avuto la meccanizzazione dei mezzi d'opera: nei riguardi dei lavori stradali, [...] di una maggior lunghezza d'acqua per il varo e per l'entrata o l'uscita del bacino delle navi. I c. con fronte su ampi in merchant shipbuilding, Delft, 30 maggio-2 giugno 1972; G. Galuppini, Mezzi di lavoro giapponesi per i cantieri di Monfalcone ...
Leggi Tutto
. Da quando vennero redatte le voci abitazione e casa (I, p. 79, e IX, p. 255), gli edifici di abitazione in genere hanno avuto uno sviluppo notevolissimo dal punto di vista quantitativo e sono stati oggetto [...] questo schema, parecchi appartamenti, più di due e talvolta fino a 6 o ad 8, sono serviti ad ogni piano da uno stesso tavoliere di Milano 1934; R. McGrath, Twentieth Century Houses, Londra 1934; G. Samonà, La casa popolare, Napoli 1935; E. A. Griffini ...
Leggi Tutto
GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] Angeles 1980; P. C. Bontempelli, La Repubblica Federale di Germania, Roma 1981; W. L. Kohl, G. Basevi, West Germany: An European and global power, Londra 1982; E. O. Smith, The West Germany economy, ivi 1983; AA. VV., Handbuch der DDR, Lipsia 1984; F ...
Leggi Tutto
LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] Sabini, cit., iii, 1977, pp. 11-48; P. Santoro, in AL, 5 (1981), pp. 69-79; G. Alvino et al., in AL, 6 (1983), pp. 76-83; 7 (1985), pp. 93-98; 8 ( restauro va di pari passo con un importante ritrovamento o una scoperta, come si è verificato per la ...
Leggi Tutto
g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...