(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] moderna si ricordano la rappresentazione scenica Arianna a Nasso di O. Rinuccini (1608), musicata da C. Monteverdi, il dramma T. Corneille (1672).
Tra i numerosi musicisti che trattarono questo tema, G.F. Händel (1734), J. Haydn, J.-É. Massenet (su ...
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Filosofia
Il problema dell’indefinita d. del reale (o della materia) si presenta al pensiero speculativo dei Greci fin dall’età presocratica. Dalla sua asserzione (che tradizionalmente viene attribuita [...] : a) un numero è divisibile per 2 se termina con cifra pari o con zero; b) un numero è divisibile per 4 se lo è delle cifre di posto pari e la somma delle cifre di posto dispari; g) un numero è divisibile per 10, 100, 1000... se termina almeno con ...
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Mitologia
Animale alato mitologico e fantastico (detto anche grifo; fig. 1) dalla testa d’uccello e dal corpo di leone. Come la sfinge, appare nell’antica arte dell’Asia Anteriore, dell’Egitto e di Creta [...] ’emblema di Perugia.
Zoologia
Genere (Gyps) di uccelli dell’ordine Accipitriformi (o Falconiformi secondo alcuni autori), famiglia Accipitridi, comprende circa 7 specie. Il g. eurasiatico (Gyps fulvus; fig. 2) ha grandi dimensioni (apertura alare di ...
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Scrittore scozzese (Paisley 1855 - Castello Maniace, Catania, 1905). Approdato a Londra dopo anni di vita avventurosa, nel 1881 trovò aiuto in D. G. Rossetti, del quale, dopo la morte, scrisse una breve [...] , 1882; Romantic ballads and poems of fantasy, 1888; Flowers o' the vine, 1894), pubblicando in questo periodo anche un romanzo Fiona Macleod avvenne solo dopo la sua morte. Oltre a biografie di D. G. Rossetti (1882), P. B. Shelley (1887) e H. Heine ( ...
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(lat. Sophoniba; gr. Σοϕονίβα o Σοϕωνίς, prob. dal punico Saphonba῾al). - Nobile cartaginese, figlia di Asdrubale e sposa di Siface, re dei Massesili.
Vita
Secondo la tradizione, certamente romanzata, [...] letteraria di questo poema, ma in verità non si discosta dal tono generale di esso.
Con le tragedie su Sofonisba di G. G. Trissino e di J. Mairet, iniziò la tragedia classica italiana e francese e tragedie su Sofonisba furono scritte anche in ...
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Scrittrice brasiliana (Čečel´nik, Ucraina, 1925 - Rio de Janeiro 1977). Figlia di ebrei ucraini emigrati, trascorse l'infanzia e compì gli studî in Brasile, dove poi si stabilì, dopo aver a lungo soggiornato [...] romanzi (Perto do coração selvagem, 1944, trad. it. 1987; O lustre, 1946; A cidade sitiada, 1949, trad. it. escuro, 1961, trad. it. 1988; A paixão segundo G. H., 1964, trad. it. 1982; Uma aprendizagem ou O livro dos prazeres, 1969, trad. it. 1981; ...
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Poetessa italiana (Torino 1924 - Roma 2014). Formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana, e incline alla trasposizione in chiave allusiva così dei dati oggettivi come di quelli autobiografici, [...] arbitrio, 1986), è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive, fino al racconto in versi esistenziale, mentre è dell'anno successivo la raccolta completa delle sue poesie, curata da P. Lagazzi e G. Pontiggia. ...
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Poeta danese (Copenaghen 1846 - Hornbaeck, Selandia, 1908). Dapprima seguace del naturalismo antiborghese di G. Brandes (al quale è appunto dedicato l'esordio lirico Digte, 1872), sembrò poi riproporre [...] anche i cupi temi d'amore e morte tipici del repertorio romantico come in Renaessance (1894, sulla drammatica vita del Tintoretto) o Volund smed ("Il fabbro V.", 1894, sul mitico fabbro dell'Edda). Il D. si dedicò anche alla pittura, prediligendo il ...
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Pseudonimo letterario della poetessa cilena Lucila Godoy Alcayaga (Elqui, Vicuña, 1889 - Hempstead 1957), premio Nobel per la letteratura nel 1945. Insegnante, fu in seguito delegata a rappresentare il [...] 1922), la sua opera migliore, riassume la tematica della poesia di G. M.: l'amore, dallo sbocciare dell'idillio fino al drammatico , come in Ternura (1924) e in Tala (1938), o assume forma di una religiosità panteista, mentre l'aspetto formale si ...
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Scrittore svedese (Stoccolma 1921 - ivi 2006). Istologo di fama, con forti interessi filosofici, esordì con una provocatoria raccolta di versi, scritti insieme a un amico (Camera obscura, 1946), che imitano [...] palazzo nel parco", 1970, ritratto retorico alla maniera di G. Arcimboldo). In opere successive tale negatività sembra attenuarsi (Grottan , e Just så eller kanske det ("Proprio così, o forse questo", 1989), sorta di commento alla propria opera ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...