Fisica
In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. [...] zeri di f(x) e con β0, β1, …, βm quelli di g(x), espressioni analitiche del r. sono:
(nell’ultima di esse il teoria del r. si può estendere al caso dei polinomi in due o più variabili. Precisamente, considerati m+1 polinomi in m variabili: ϕi ...
Leggi Tutto
Fenomeno fisico che consiste nel passaggio violento di un corpo dallo stato liquido allo stato aeriforme. Nell’interno di un liquido si formano bolle di vapore, le quali, dilatandosi per effetto termico, [...] questa). Per una data sostanza si chiama invece punto o temperatura normale di e. la temperatura a cui quella c) sciogliendo in una determinata quantità di solvente, per es. in 1000 g, una massa P di una data sostanza di peso molecolare M si ha ...
Leggi Tutto
Fisica
In acustica si definiscono suoni armonici o armoniche i suoni componenti, di varia altezza e di frequenza multipla di una stessa, che costituiscono un suono composto insieme con il componente [...] anche non continua, soddisfacente a certe condizioni stabilite da P.G.L. Dirichlet (verificate nei più comuni problemi fisici), uguale a quello T della funzione data, si chiama fondamentale (o prima armonica); le altre, di periodi decrescenti T/2, ...
Leggi Tutto
In fisica, termine originariamente introdotto per indicare genericamente particelle elementari di massa intermedia tra quella dell’elettrone e quella del protone; il nome è stato poi dato, specificamente, [...] moderno del termine. Fu nel 1947 che C.F. Powell, G. Occhialini e C. Lattes scoprirono, in lastre nucleari esposte alla della radiazione cosmica con i nuclei dei gas atmosferici.
Il m. K (o kaone), anch’esso nelle tre specie K+, K−, K0, ha una massa ...
Leggi Tutto
Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] la sorda e per la sonora fu adottato il nuovo segno G, la lettera K scomparve dall’uso, conservandosi come semplice arcaismo al c, nel Medioevo, per esprimerne il suono velare davanti a e o i (per es., ke = che). Nelle lingue germaniche invece, e ...
Leggi Tutto
Si dice di sistemi o fenomeni governati o associati a equazioni n.; un sistema n. è un sistema dinamico la cui evoluzione è regolata da equazioni n. nelle variabili che ne definiscono lo stato.
Elettronica
In [...] le configurazioni di equilibrio di una massa fluida omogenea ruotante), da G.I. Taylor, da H. Benard, da J. Watt e rappresentano uno stato noto del sistema, quale per es. di riposo o stazionario, si dicono soluzioni triviali, le altre non triviali. Da ...
Leggi Tutto
Botanica
Si dice di un organo (per es., una foglia) quando il suo contorno ha quasi esattamente la forma di un ellisse, ha cioè i due estremi arrotondati; oppure, meno propriamente, quando i due estremi [...] razionale dei suoi due argomenti e Q un polinomio generico di 3° o 4° grado nella variabile x. Integrali di tale forma si dicono godente di tali proprietà viene chiamata funzione e. (K.G.J. Jacobi, K. Weierstrass). Una loro generalizzazione sono le ...
Leggi Tutto
Fisico teorico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1900 - Zurigo 1958), figlio di Wolfgang Joseph. Ha compiuto fondamentali ricerche di meccanica quantistica e di relatività. Ha ricevuto il premio [...] delle righe spettrali ipotizzando l'esistenza del momento angolare intrinseco, o di spin, associato ai nuclei atomici. L'anno dopo teoria unitaria della materia. Affascinato dalle idee di C. G. Jung, si occupò anche di problemi legati alla formazione ...
Leggi Tutto
Linguistica
Fenomeno articolatorio in cui due parti mobili (o una mobile e una fissa) dell’apparato di fonazione vengono a contatto provocando un’ostruzione perfetta alla corrente d’aria che passa per [...] dicono occlusive. Queste si articolano formando nella cavità orale o nella laringe un’o., cioè una chiusura perfetta: quindi p, b, t, d, c duro, g duro ecc. Quando l’o. viene bruscamente tolta, ha luogo l’esplosione, come in pa, ba ecc. (di qui anche ...
Leggi Tutto
Schlieren Termine, di uso internazionale, che propriamente indica le figure luminose, a carattere di scia e striate, che si formano in seno a una corrente fluida opportunamente illuminata e, estensivamente, [...] temperatura di un medesimo fluido si mescolano fra loro o quando componenti di diverso indice di rifrazione di un a; un obiettivo f forma l’immagine del campione su uno schermo g; spostando la lama e secondo la direzione y del gradiente dell’indice ...
Leggi Tutto
g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...