La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Problemi di analisi complessa alla fine dell'Ottocento
Jeremy Gray
Problemi di analisi complessa alla fine dell'Ottocento
La teoria generale [...] [3] con coefficienti interi e determinante 1 formano un gruppo G contenente molti sottogruppi, tra i quali quello, già noto a Carl mercato americano nel 1896.
Tutti gli autori francesi, o che scrivevano in francese, come Ernst Leonhard Lindelöf ( ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali ordinarie
Jean Mawhin
Equazioni differenziali ordinarie
Accanto a sostanziali progressi nella teoria delle equazioni [...]
dove g(t,y) raggruppa i termini di ordine superiore a 1 in y, il primo metodo di Ljapunov consiste nel cercare condizioni su P(t) sotto le quali la stabilità o l'instabilità della soluzione nulla del problema lineare
[14] y'=P(t)y,
implichi quella ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal¿
Paolo Freguglia
Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal e le [...] géométrique
Se le rette HDa, HEb, HlK; cED, cba; lga, DgK; lfb, EfK si trovano su due piani distinti o nello stesso piano, allora i punti c, f, g ‒ rispettivamente punti di intersezione di cba con cED; di EfK con bfl; di agl con DgK ‒ si trovano su ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] secolo gran parte dei biologi e dei matematici era ostile o scettica nei confronti dell'uso della matematica in biologia, in biochimico inglese William O. Kermack (1898-1970) in collaborazione con il suo collega Anderson G. McKendrick e pubblicato ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica applicata all'astrologia
Edward S. Kennedy
La matematica applicata all'astrologia
L'astrologia può essere definita come [...] proiezione del Polo Nord.
La seconda componente dello strumento è la 'rete' o 'ragno'. Essa è ciò che rimane di un secondo disco di metallo valore più diffuso era g=12, ma ci sono molte tavole di tangenti in cui g è invece pari a 6,5 o 7.
Intorno al ...
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Frattali
Luciano Pietronero
La geometria frattale permette di caratterizzare le strutture che godono della proprietà di invarianza di scala. Il termine frattale (dal latino fractus, rotto o frammentato) [...] processo al limite in cui la scala minima tende a zero o la massima a infinito. In questo caso si ottiene una 604.
Evertsz 1996: Fractal geometry and analysis, edited by Carl J.G. Evertsz, Heinz-Otto Peitgen, Richard F. Voss, Singapore, World ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] il valore arbitrario della funzione in un punto arbitrario, al finito o all'infinito, detto p. di riferimento), per cui si ° sec. e per gran parte del 19° sec., da G.L. Lagrange a P.S. Laplace, S.-D. Poisson, G. Green, K.F. Gauss (al quale si deve il ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] non insegnare "pubblicamente né privatamente in scritto o in voce, la filosofia democratica ovvero degli atomi tecnica nella cultura e nella società dal Rinascimento ad oggi, a cura di G. Micheli, Torino 1980, pp. 381-463, in particolare pp. 398-401 ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] come lo chiamavano i concittadini, forse per certa tendenza all'ozio o, secondo una successiva più sagace ipotesi (G. Bonaini, in Gior. stor. d. arch.toscani, I, [1857], p. 240), perché "biglosus", bilingue - aveva viaggiato in Africa settentrionale ...
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BURALI FORTI, Cesare
Evandro Agazzi
Nacque ad Arezzo il 13 ag. 1861 da Cosimo e da Isoletta Guiducci. Dopo aver compiuto gli studi medi nel collegio militare di Firenze, s'iscrisse nel dicembre 1879 [...] come B. Riemann, K. Weierstrass, P. Du Boys-Reymond, R. Dedekind, G. Cantor. All'altezza di costoro si collocava in Italia il Dini, che a teoria dei vettori si trovava inclusa in modo più o meno trasparente, mentre di essa aveva compiuto una originale ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...