La c., come espressione indicativa di un regime che si caratterizza soggettivamente in funzione dell'attribuzione a ciascuno del potere d'iniziativa economica e oggettivamente in funzione della contemporanea [...] Parigi 18 aprile 1951 (ratificato e reso esecutivo in Italia con l. 25 giugno 1952, n. 766) che ha istituito la Comunità Teoria della concorenza e dei beni immateriali, Milano 1960; G. Bernini, F. Bortolotti, Le regole di concorrenza nei trattati ...
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Comune della provincia di Roma, sui Colli Albani, tra il 15° e il 16° miglio della Via Appia. Occupa una posizione del tutto singolare, su uno sprone formato da una colata di lava del Vulcano Laziale ricoperta [...] aumentare l'effetto prospettico del complesso. La cupola è ornata all'interno di stucchi del berniniano Paolo A. Nibby, Analisi dei dintorni di Roma, I, Roma 1910, p. 230 segg.; G. Florescu, in Ephemeris Daco-romana, III, Roma 1925, p. i segg.; J. ...
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Città della Spagna centrale (Vecchia Castiglia), posta a 1114 m. sul mare, nell'alta valle dell'Adaja, affuente del Duero, allo sbocco della valle di Ambles, 120 km: a O.-NO. di Madrid. Ebbe nel passato [...] originale perduto di Raffaello, attribuita a G. F. Penni; e una copia argento della santa, attribuita alla scuola del Bernini; e il Convento dell'Incarnazione, dove ai moreschi e agli ebrei; e pertanto l'espulsione dei moriscos, avvenuta nel 1609 per ...
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. Famiglia di artisti, soprattutto scultori e stuccatori, oriundi da Settignano (Firenze), di cui i più importanti sono:
Luca. - Scultore e architetto, nato nel 1430 a Settignano da Iacopo di Bartolomeo, [...] raccolte del palazzo ducale di Mantova. Su disegni di L.B. Alberti, dopo la morte di questo, eresse il 3 aprile 1688. Scolaro del Bernini, sotto la cui direzione eseguì, dell'altare, e forse anche il ritratto di G.B. Gavotto. Opere eseguite dal F. ...
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Nato ad Acquapendente, in quel di Viterbo, il 29 agosto 1724, studiò nel seminario di Montefiascone, dove a sedici anni era già professore di eloquenza, e vi rimase, probabilmente, sino al 1764. Si era [...] tristo della fama.
Bibl.: C. Piermattei, G. B. C., con poesie inedite, Torino 1902; G. Manfredi, Contributo alal biogr. del C., Parigi 1898, p. 22; F. Bernini, Storia degli "Animali parlanti", Bologna 1901; L. Pistorelli, I melodrammi giocosi del C., ...
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LANUVIO (A. T., 24-25-26; già Civita Lavinia)
Roberto ALMAGIA
Giuseppe LUGLI
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Borgata della provincia di Roma, situata a 324 m. s. m. sul fianco meridionale esterno dei Colli Albani, a 20 km. in linea [...] Fontana, che sorge in Plazza Bernini; il Palazzo Colonna, di nobile id., Mem. della chiesa mediev. di Civita Lavinia, in L'Arte, XII (1909), pp. 349-58; id., , ibid., 1928, pp. 75 segg., 199 segg.; G. Bendinelli, Monumenta Lanuvina, in Monum. ant. d. ...
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Scultore, nato a Bruxelles nel 1597, morto a Livorno il 18 luglio 1643. Figlio e allievo di Jérôme D. il Vecchio, scultore, nel 1618 si recò a Roma con una pensione del governatore generale dei Paesi Bassi, [...] classicheggiante, in contrasto con l'arte tutta movimento del Bernini, al cui influsso però non sculpture ecc. belges, Bruxelles 1895; G. Sobotka, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, X, Lipsia 1914. Per F. D. vedi inoltre: G. P. Bellori, Le vite, ...
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(App. IV, I, p. 309)
Scrittore, teorico e critico d'arte, morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. Dopo aver ricevuto nel 1959, ex aequo con G. C. Argan, il premio A. Feltrinelli per la critica d'arte, [...] del disegno di Firenze, ha fondato e diretto le riviste L'immagine (1947-51), Bollettino dell'Istituto Centrale del Restauro ( La prima architettura barocca. Pietro da Cortona, Borromini, Bernini (1970); Scritti sull'arte contemporanea, 2 voll. ( ...
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XIMENES, Ettore
Virgilio Guzzi
Scultore, nato a Palermo l'11 aprile 1855, morto a Roma il 20 dicembre 1926. Dopo i primi studî all'Istituto di belle arti della città natale si recò a Napoli. Nel 1874, [...] , sovrasta d'ora in avanti l'osservazione a fondo naturalistico e la , dal Rossellino a Michelangelo, al Bernini, al Carpeaux. Delle sue opere Buenos Aires (1898); il Monumento a Dante e quello a G. da Verrazzano a New York; il Mon. a Verdi ...
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SANDRART, Joachim von
Hans Tietze
Pittore, incisore e scrittore d'arte, nato il 12 maggio 1606 a Francoforte s. M., morto il 14 ottobre 1688 a Norimberga. Apprese da principio l'incisione presso Peter [...] 1621). Studiò poi pittura a Utrecht con G. Honthorst che lo condusse pure con sé 1675-79 a Norimberga e a Francoforte - l'edizione latina è del 1683 - è una fonte Domenichino, per P. da Cortona, per il Bernini, per il Poussin, per Claude Lorrain, che ...
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interrompimento
interrompiménto s. m. [der. di interrompere], non com. – Interruzione; indica l’atto di interrompere piuttosto che lo stato di ciò che è interrotto. Raro come sinon. di interruzione nel senso di «soluzione di continuità»: il...
borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....