Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] grazie alla diffusione della stampa popolare. È il caso dei nipponismi nella scrittura brillante delle rubriche del giovane ➔ GabrieleD’Annunzio su «La Tribuna» di Roma (Trifone 1991; Mancini 2009) o nelle riviste di avventura (in un racconto, ad ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] Rezasco, il Vocabolario marino e militare (1889) di Alberto Guglielmotti, libro celebre anche perché utilizzato da ➔ GabrieleD’Annunzio (cfr. Praz 19664: 439-449). Spesso il lessico amministrativo era sottoposto agli strali dei puristi nei dizionari ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] ristretto dell’antichità (dal I sec. a.C. al I d.C.). Questo fatto contribuisce alla ricerca di una maggiore aderenza ai modelli di ➔ Giosuè Carducci, ➔ Giovanni Pascoli, ➔ GabrieleD’Annunzio, per poi allentarsi molto o dissolversi nei poeti delle ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] : cancro e tumore sono in Graziadio Isaia ➔ Ascoli (l’antichissimo cancro della retorica) e in Gabriele ➔ D’Annunzio (una specie d’immenso tumore biancastro sporgeva dal fianco della vecchia Urbe, con riferimento all’espansione urbanistica della Roma ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] artefice: il tedesco Übermensch, che deve la sua fortuna a Friedrich Nietzsche, fu calcato con superuomo da ➔ GabrieleD’Annunzio nella prefazione al Trionfo della morte (1894); cruciverba pare dovuto all’editore Valentino Bompiani sul modello dell ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] Verga, Le storie del castello di Trezza)
(9) Il trotto fitto de’ suoi cavalli non gli sembrava a bastanza veloce (GabrieleD’Annunzio, Il piacere)
Lo si trova nella locuzione averne abbastanza (di) «non poterne più (di), non sopportare più»:
(10) Ero ...
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Si dice nome commerciale o marchionimo il nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce. Con marchionimo può intendersi, restrittivamente, anche soltanto [...] eccezione La Rinascente, nome scelto da Gabrieled’Annunzio nel 1917 (➔ parole d’autore).
Tra i nomi di fantasia, formazione di nuovi lessemi prende il sopravvento e i nomi d’invenzione dominano negli ultimi decenni del XX secolo.
Le neoformazioni ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] / tanto / troppo / parecchio stanno per «molto tempo»:
(24) Fa piacere, non è vero, Andrea?, rivedersi dopo tanto (GabrieleD’Annunzio, Il piacere)
(e) abbastanza significa «per un tempo sufficiente»:
(25) non hai sofferto abbastanza?
(f) appena vale ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] : si pensi ad ➔ Alessandro Manzoni, e all’antimanzonismo programmatico e oltranzistico di un ➔ Giosuè Carducci o di un ➔ GabrieleD’Annunzio, non a caso due autori assai attratti dal cultismo, in tutte le sue forme. Si possono citare alcuni fenomeni ...
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dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...
pleiboi
(plei-boi), s. m. inv. (iron.) Conquistatore, dongiovanni. ◆ Tra i tanti suoi diversi personaggi, Vito ne ha scelti tre: «Il vigile, il pleiboi della Bassa e il postino della Casa del Popolo». Il Vigile riproporrà i monologhi scritti...