Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] Lombardia, et un altro, che è proprio di tutta la sinistra parte d’Italia; e come tutti questi si ponno trovare, così parimente si può Italo Svevo, e un caso sporadico in ➔ GabrieleD’Annunzio ‘notturno’ («Come i fastelli si furono consumati ed ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea di uno Stato che racchiuda gli Slavi del sud (“jugoslavi”) nasce nel XIX secolo, [...] isole di Lagosta (Lastovo) e Pelagosa (Palagruza), mentre il resto della Dalmazia va alla Jugoslavia. Fiume, occupata da GabrieleD’Annunzio nel settembre 1919, è sgomberata e proclamata città libera, ma nel gennaio 1924 Roma e Belgrado si accordano ...
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OJETTI, Ugo
Laura Cerasi
OJETTI, Ugo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1871, da Raffaello, architetto e scrittore d’arte, di tendenze liberali, e da Veronica Carosi, di origine spoletina.
Compì gli studi [...] ’, letterario ed elitario, ampliandone la fruizione e destinandola a un più vasto pubblico.
Dopo aver conosciuto GabrieleD’Annunzio nel 1894, raccolse i frutti della notorietà con una fortunata inchiesta destinata a lasciar traccia (Alla scoperta ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] Era là, vestita di quella sua segreta anima tenera, così facile a essere uccisa, a esser distrutta, immolata senza sangue (GabrieleD’Annunzio, Il fuoco II, p. 126)
Nella lingua antica (come nella maggior parte degli usi attuali), la costruzione più ...
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DE LULLO, Giorgio
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 apr. 1921 da Giovanni e da Amelia Occhetti, di modeste condizioni economiche. Mentre frequentava l'istituto magistrale "G. Carducci", perdette improvvisamente [...] Spiritismo nell'antica casa di U. Betti, la novità La bugiarda di D. Fabbri, nel quale era evidente, accanto al gusto per la riesumazione regie da studio della Fiaccola sotto il moggio di GabrieleD'Annunzio (9 aprile) e degli ormai collaudati Sei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] senso entro cui è destinato a vivere un uomo decadente, un uomo-massa. Va da sé che uno scrittore come Gabrieled’Annunzio, il quale definisce il proprio vivere inimitabile ma che in realtà trascorre la propria vita mistificando le proprie imitazioni ...
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BARTALI, Gino
Mimmo Franzinelli
Nacque il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema (Firenze), terzogenito (Anita e Natalina, il quarto e ultimo figlio, Giulio, nacque nel 1916), da Torello e Giulia Sizzi. Dal [...] per il secondo anno consecutivo il Gran premio della montagna. Dominatore della Riva del Garda-Gardone Riviera, venne premiato da GabrieleD’Annunzio, che gli consegnò una medaglia e in suo onore fece sparare 21 colpi di cannone dalla nave «Puglia ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] Arcais, Ugo Fleres, Giustino Ferri. Fu però con Gandolin e, soprattutto, Edoardo Scarfoglio e GabrieleD’Annunzio che allacciò più stretti rapporti di amicizia.
L’esordio poetico ufficiale di Pascarella risale al luglio dello stesso anno, allorché su ...
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PANTALEONI, Maffeo
Antonio Bianco
– Nacque il 2 luglio 1857 a Frascati, primo dei tre figli di Diomede – medico, politico e senatore del Regno – e di Jane Isabella Massy Dawson.
Aveva cinque anni quando [...] valutazione dei nazionalisti (in Salucci, 1913, p. 181).
Dal 1920, dopo una breve e sterile collaborazione con GabrieleD’Annunzio a Fiume (dove diresse le finanze della Reggenza italiana del Carnaro), interpretò la ‘vittoria mutilata’ come esito di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Maranini
Eugenio Capozzi
Giuseppe Maranini è stato uno tra i maggiori giuristi costituzionali e politologi italiani del 20° sec. e ha svolto un ruolo rilevante anche nel dibattito sulla politica [...] tali sentimenti, a 17 anni, nel 1919, seguì GabrieleD’Annunzio nell’impresa di Fiume. Successivamente, vide con favore accademico ’49-’50), Firenze 1950.
La costituzione degli Stati Uniti d’America. Appunti dalle lezioni del prof. G. Maranini, a cura ...
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dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...
pleiboi
(plei-boi), s. m. inv. (iron.) Conquistatore, dongiovanni. ◆ Tra i tanti suoi diversi personaggi, Vito ne ha scelti tre: «Il vigile, il pleiboi della Bassa e il postino della Casa del Popolo». Il Vigile riproporrà i monologhi scritti...