ARRIGONI, Pompeo
Gaspare De Caro
Nacque a Roma da Giovanni Giacomo. La data della sua nascita è con ogni probabilità il 2 marzo 1552, anche se un documento contemporaneo della corte di Madrid la fa [...] una delle sedute (maggio 1611) in cui il tribunale dell'Inquisizione esaminò le posizioni di Galileo. Morì a Torre del Greco il 4 apr. 1616.
Fonti e Bibl.: G. Galilei, Opere, XII, Firenze 1902, p. 127; XIX, ibid. 1907, p. 275; G. Bentivoglio, Memorie ...
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BUONAVENTURI, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque da Francesco, di nobile famiglia fiorentina, e da Laura Segni nel 1675. Per parte di madre era imparentato con il senatore Alessandro Segni, e certamente [...] invece con esattezza, in una lettera al Grandi del 4 luglio 1713 (Pisa, Bibl. univ., ms. 86, c. 47) che il trattato di Galileo è incompiuto, "ma vi è tanto, che vi si vede dentro il fondamento della dottrina del Borelli". Nell'edizione del B. questo ...
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COCCAPANI, Giovanni
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio dell'orafo Regolo Francesco e fratello maggiore del pittore e architetto Sigismondo, nacque nel 1582 a Firenze, dove il padre si era trasferito da [...] modenese, II, Modena 1781, pp. 49 s.; VI, I, ibid. 1786, pp. 88 s.; G. B. C. Nelli, Vita ... di G. Galilei, Losanna 1793, p. 804; D. Moreni, Bibliografia storico-ragionata della Toscana..., Firenze 1805, I, p. 273 (pp. 273 s. per Sigismondo); G ...
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BRESSANI, Gregorio
Ugo Baldini
Nato a Treviso il 3 febbr. 1703 da Bartolomeo e Giovanna Trento, studiò dapprima nel locale collegio dei somaschi, poi a sedici anni entrò nel seminario di Ceneda, ove [...] 347 ss.; e di Firenze, XVIII [1757], col. 426), cui il B. replicò aspramente nei Discorsi sopra le obiezioni fatte dal Galileo alla dottrina di Aristotile, editi a Padova nel 1760.
Una delle conseguenze negative del pensiero moderno era per il B. il ...
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APA, Giovanni Francesco (al secolo Carlo)
Antonella Dolci
Nato a Napoli nel 1612 da Aniello, facitore di commedie e abile mestierante teatrale, entrò fra i chierici regolari delle Scuole pie nel 1627 [...] dissensi interni tra il gruppo di padri seguaci di Galileo e un altro gruplso, obbediente alle direttive del S Nobili... , in Rass. di storia e bibliografla scolopica, V (1939), pp. 3-28; Id., Le Scuole Pie e G. Galilei, ibid., XI-XII (1942), p. 155. ...
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ACCARISI, Giacomo
Armando Petrucci
ACCARISI (Accarigi), Giacomo. -Nacque a Bologna da Giovanni nel 1599 e si dedicò agli studi filosofici e letterari, abbracciando contemporaneamente la carriera ecclesiastica.
Nell'orazione [...] van Weert, scrisse fra il 1637 e il 1638 una confutazione in francese del saggio dell'A., che però non fu pubblicata (G. Galilei, op. cit., XVII, p. 287).
L'A. insegnò a Roma filosofia sino al 1641. Con lui va sicuramente identificato l'autore della ...
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FLORA, Ferdinando
Edoardo Proverbio
Nacque a Colle Sannita (Benevento) il 19 ott. 1902, da Giuseppe e da Vincenza Di Lecce; fu fratello del noto critico e storico della letteratura italiana Francesco. [...] doti storiografiche e in cui manifestò versatilità d'ingegno è data dai suoi lavori di commento alle Opere di G. Galilei per la collana dei "Classici Ricciardi" (Milano-Napoli 1953), dall'introduzione e note al Dialogo dei massimi sistemi (Milano ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...