FOGGINI, Giovanni Battista
Matteo Marangoni
Scultore e architetto, nato a Firenze il 25 aprile 1652, morto ivi il 12 aprile 1725. Divenne in breve lo scultore più famoso del tempo, e compì molte opere [...] di Anna Ubaldeschi nei Ss. Apostoli (1698); la statua del cardinale Leopoldo de' Medici agli Uffizî (1681); il busto bronzeo di Galileo, posto sulla casa dove egli abitò, e un altro marmoreo in S. Croce; i Misteri della Passione, in rilievi, nella ...
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Cardinale e storiografo (Ferrara 1577 - Roma 1644). Nunzio della S. Sede in Fiandra dal 1607 al 1615, poi a Parigi dal 1616 al 1621, fu qui creato cardinale nel 1621 e protettore della Francia presso la [...] S. Sede; appose il suo nome, come capo dell'Inquisizione, alla condanna di Galileo; dal 1641 vescovo di Palestrina. Alla morte di Urbano VIII parve destinato a succedergli, ma si ammalò durante il conclave e morì poco dopo. Esperto conoscitore degli ...
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Scultore (Livorno 1798 - ivi 1863). Studiò a Pisa, a Firenze e a Roma dove fu sotto la guida di A. Canova. Considerato dai contemporanei come un innovatore, in realtà seguì l'indirizzo verista bartoliniano, [...] con qualche ulteriore accento romantico. Fra le sue opere: La madre educatrice (1836, Livorno, Mus. civico) e GalileoGalilei (1838 circa, univ. di Pisa). ...
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Chimico irlandese, nato a Lismore Castle (prov. di Munster) il 25 gennaio 1627, morto a Londra il 30 dicembre 1691. Compì i suoi primi studî ad Eton. Nell'inverno del 1641 risiedette a Firenze alcuni mesi, [...] e ivi studiò accuratamente le opere di Galileo. Fu questo un periodo decisivo per la sua formazione mentale: egli dovette apprendere dalle pagine del maestro italiano la fecondità di quelle vedute atomistiche, che poi applicò instaurando la chimica ...
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Marchesini, Umberto
Andrea Ciotti
Studioso (Verona 1865 - Ospedaletti Ligure 1911). Dopo avere compiuti gli studi a Padova, ove si laureò nel 1887, fu allievo del Rajna a Firenze. Per un breve periodo [...] si dedicò all'insegnamento, che successivamente abbandonò per attendere all'edizione nazionale delle opere di GalileoGalilei, in collaborazione con A. Favaro e I. Del Lungo. Tra gli studi del M. interessano l'opera di D. alcune ricerche condotte ...
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Apparecchio che serve a misurare la pressione atmosferica. Fino dall'antichità erano in uso le pompe prementi e aspiranti, ma non si conosceva il principio del loro funzionamento. Si attribuiva, com'è [...] pistone non solleva più il liquido, il quale si stacca dal pistone stesso lasciando sopra di sé il vuoto. Il Galilei nel dare rilievo a codesto fenomeno molto interessante, perché provava la possibilità di ottenere il vuoto, lo spiegava come effetto ...
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SALVINI, Salvino
Benedetta Matucci
– Nacque a Livorno il 26 marzo 1824 da Ranieri, sarto di origini pisane, e da Giuseppa Biti, livornese (Venturi, 1938, p. 15).
Nonostante che il padre volesse indirizzarlo [...] propria vocazione artistica dopo aver ammirato la statua di Galileo di Paolo Emilio Demi, ottenendo così di poter frequentare eseguì numerosi ‘pensieri’ grafici dedicati alla memoria di Galileo, Petrarca, Savonarola, Dante e Tasso – conservati oggi ...
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RINUCCINI, Giovanni Battista
Stefano Tomassetti
RINUCCINI, Giovanni Battista. – Nacque il 15 settembre 1592 a Roma, primo figlio maschio di Cammillo e di Virginia Bandini, patrizi fiorentini (Ricordi [...] Europe, a cura di T. O’Connor - M.A. Lyons, Dublin 2006, pp. 395-408; I documenti vaticani del processo di GalileoGalilei (1611-1741), a cura di S. Pagano, Città del Vaticano 2009, pp. LXVI, XC; M. Capucci, Verità, eresia, conversione nel Cappuccino ...
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SARROCCHI, Margherita
Giulio Reichenbach
Poetessa, nata a Napoli verso la metà del sec. XVI, si trasferì presto a Roma, dove rimase per tutta la restante sua vita, ivi morendo nel 1618. Fu donna di [...] amorosa.
Bibl.: Lettere di uomini illustri scritte a M. Antonio Bonciani perugino, Venezia 1839; A. Favaro, Amici e corrispondenti di G. Galilei: M. S., in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, s. 7ª, V (1893-94); A. Belloni, Il ...
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BAGLIONI, Malatesta
Alberto Merola
Figlio secondogenito di Giampaolo, nacque a Perugia il 1° genn. 1581 e si laureò in giurisprudenza a Padova, dove aveva studiato e dove partecipò alla fondazione dell'Accademia [...] d'Italia, II, 1, Brescia 1758, p. 49; L. Bonazzi, Storia di Perugia dalle origini al 1860, II, Perugia 1879, p. 387; G. Galilei, Le opere, ediz. naz., XIII, pp. 367 s.; XIX, p. 81; XX, p. 379; L. de Baglion, Pérouse et les Baglioni, Paris 1909 ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...