Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche
Sergio Rinaldi Tufi
Le province iberiche (hispania romana)
I Romani chiamavano Hispania la provincia iberica nel suo complesso, riconoscendo [...] , fu subito costituita anche se divisa in due parti: Hispania Citerior (“al di qua” dell’Ebro, quindi per chi arrivava dalla Gallia e da Roma, a nord) e Hispania Ulterior (“al di là” dell’Ebro, quindi a sud). Non mancarono nei decenni successivi ...
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GERMANIA INFERIOR ET GERMANIA SUPERIOR, province romane
G. C. Susini
La costituzione di una o più circoscrizioni provinciali nei territorî lungo il Reno e a oriente di questo sino all'Elba (Albis) era [...] l'alto Danubio, una zona ove già da tempo si era attuata una forma di insediamento agrario ad opera dei Romani e dei Galli. L'assetto definitivo della zona fu opera di Traiano, e poi di Adriano, che rafforzarono stabilmente il limes di raccordo tra i ...
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BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] in Roma e nell'Italia centrale; nell'Italia settentrionale compare soprattutto ad Aquileia; nelle province imperiali soltanto nella Gallia Narbonense, nella Pannonia e nelle province africane. La B. D. era servita da sacerdotesse, da magistrae e ...
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ESIONE (῾Ησιόνη, Hesiŏne, Hesiŏna)
C. Caprino
Figlia di Laomedonte, signore di Troia.
Poiché il padre non volle pagare a Posidone e ad Apollo le mercedi pattuite per l'erezione delle mura della città, [...] . Gesellsch., i, 1920-22, p. 32, tav. ii, 1-2. Rilievo di Briançon: E. Espérandieu, Rec., Gaule, 17. Altri rilievi della Gallia: E. Espérandieu, op. cit., 5566, 5089, 4485, 2997, 562; cfr. anche: Drexel, in Röm. Mitt., xxxv, 1920, pp. 125-126. Stucco ...
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Vedi LA TENE, Civilta di dell'anno: 1961 - 1995
LA TÈNE, Civiltà di
H. Müller-Karpe
La Tène è una stazione sulla riva orientale del lago di Neuchätel, nella Svizzera occidentale, dove, nel 1855, furono [...] va citato in primo luogo l'oppidum di Bibracte, sull'odierno Mont Beuvray presso Autun (secondo Cesare, Comm. de bell. Gall., vii, 55 "oppidum apud Haeduos maximae auctoritatis"). La città si estendeva su cinque colli ed era racchiusa da mura lunghe ...
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L'archeologia cristiana
Santi Luigi Agnello
L'archeologia cristiana è quella branca della scienza dell'antichità che ha come oggetto di ricerca lo studio delle testimonianze materiali del primo cristianesimo, [...] l'eco dell'"età aurea" di Giustiniano; il VII secolo fu proposto da E. Le Blant, sulle risultanze delle sue ricerche in Gallia; l'VIII secolo (con varie partizioni interne: 726, inizio della lotta iconoclastica; 768 o 800, ascesa al trono o ...
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TERRA MATER
N. F. Parise
Divinità romana che si rivela chiaramente come il risultato dello sviluppo secondario, compiutosi in epoca storica e sotto l'influsso delle idee religiose greche, dell'antica [...] prima volta in iscrizioni della fine della Repubblica, ed è diffusa nelle province, specialmente in Numidia, nella Gallia Narbonense e nelle regioni danubiane. Testimonianze del suo culto fuori d'Italia provengono dalle province danubiane e africane ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Belgica: Treviri
Maria Frisina
Heinz Cüppers
Treviri
di Maria Frisina
Città della Belgica (Augusta Treverorum) nella valle della Mosella, sede [...] e di vedetta costruita a est, sul Petersberg, intorno all’anno 31 a.C. divenne, con la riorganizzazione augustea della Gallia, un sobborgo di T.; un’iscrizione monumentale dedicata a Gaio e Lucio Cesare è da attribuire a un tempio appartenente alla ...
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SPINARIO (o Cavaspina)
L. Vlad Borrelli
Statuetta bronzea del Museo dei Conservatori (Roma), rappresentante un fanciullo seduto su una roccia, intento a levarsi una spina dalla pianta del piede sinistro [...] . Il tipo continua ad essere riprodotto, fin nella tarda antichità, con formule provinciali, da figurine in terracotta della Gallia romana e forse, attraverso queste, trapassa nell'arte delle cattedrali romaniche. Lo stesso motivo si ritrova, ancora ...
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ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] .L., xi, 1235), un δακτυλοκοιλογλύϕος di Filadelfia d'Asia Minore (Cagnat, Inscriptiones Graecae ad res Romanas pertinentes, iv, 1648), della Gallia Narbonense (C.I.L., xii, 4456), della Germania (C.I.L., xiii, 7249). Forse un collegio di anularii in ...
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gallare2
gallare2 v. intr. [der. di galla1] (aus. avere), ant. – 1. Galleggiare, stare a galla: i cuoci a’ lor vassalli Fanno attuffare in mezzo la caldaia La carne con li uncin, perché non galli (Dante). 2. fig. Insuperbire: Di che l’animo...