Regione dell’Italia settentrionale (23.864 km2 con 10.027.602 ab. nel 2020, ripartiti in 1516 Comuni; densità 420 ab./km2), compresa tra il crinale delle Alpi Centrali, il medio corso del Po, il Ticino, [...] più recenti, e il processo di penetrazione etrusca nel Mantovano.
Storia
La L. entra in piena luce di storia con l’invasione gallica del 388 a.C. Questa, preceduta da una più che secolare fase di scambi e rapporti con il mondo d’oltralpe, dette ...
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Comune della prov. di Torino (23,3 km2 con 11.984 ab. nel 2007).
Probabilmente di origine gallica, fu poi residenza preferita dei Savoia dal 13° al 15° secolo. Laghi di A. Laghi intermorenici formatisi [...] nella parte meridionale dell’anfiteatro morenico della Dora Riparia (Lago Grande: 0,84 km2, prof. max 26 m; Lago Piccolo: 0,58 km2, prof. max 12 m) ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.), forse nato a Tivoli, legato di Cesare durante la guerra gallica; suo collaboratore durante la guerra civile, combatté in Spagna e in Africa e fu prefectus urbi (45), [...] governatore della Gallia Comata (44); fondatore di Lugdunum (Lione) e Raurica (Basilea). Tenne una politica ambigua tra Antonio e i cesaricidi, quindi fu console (42), e passò in Asia presso Antonio, che ...
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Soissons Cittadina della Francia nord-orientale (28.000 nel 2001), nel dipartimento dell’Aisne.
È l’antica Noviodunum gallica, situata sulla collina di Dommiers e più tardi ribattezzata Augusta Suessionum [...] e spostata sulle rive dell’Aisne: città fiorente, nodo stradale, nel Basso Impero fu chiusa da mura con cinta rettangolare. Raggiunta dalla propaganda cristiana già verso la fine del 3° sec., fu centro ...
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Scontro avvenuto nel 451 d.C. tra Ezio e Attila in una pianura del territorio dei catalauni, antica popolazione gallica. Si registrò un enorme numero di morti e nessuno uscì dalla lotta nettamente sconfitto, [...] ma Ezio e il suo esercito, composto da romani e barbari (caratteristico esempio della nuova realtà militare dell'Impero), ottennero lo scopo di indebolire Attila e di riconsolidare il prestigio romano ...
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Antico cittadino romano di stirpe plebea che, secondo la tradizione seguita da Livio e altri scrittori antichi, al tempo dell'invasione gallica (390 o 386 a. C.) avrebbe trasportato in salvo da Roma a [...] Cere le vestali, perché non fossero interrotti i sacrifizî e i riti da esse curati ...
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Capo degli Edui; verso il 60 a. C. chiese aiuto contro Ariovisto ai Romani, ai quali rese utilissimi servigi durante la guerra gallica. ...
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Città e porto della Francia (44.862 ab. nel 2006), nel dipartimento di Pas-de-Calais, sulla Manica. Attività industriali nei settori alimentare, tessile metalmeccanico, della raffinazione di petrolio e [...] cementiero. Stazione balneare e climatica.
In origine fortezza gallica, prese il nome di Bononia al tempo di Costantino. A partire dalla metà del 1° sec. a.C. i Romani ne fecero una importante stazione navale per il passaggio in Inghilterra. ...
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(lat. Senŏnes) Popolo celtico fra i più potenti della Gallia, stanziato nella Champagne meridionale e nella Borgogna settentrionale, con capitale Agedincum (Senones dal 4° sec. d.C., oggi Sens). Dapprima [...] Lione).
Popolazione celtica stanziata sull’Adriatico tra Ancona e Rimini (inizi 4° sec. a.C.), affine per origine ai S. della Gallia. Nel 283 a.C. furono sottomessi dai Romani che stabilirono nel territorio le colonie di Sena (Gallica) e Ariminum. ...
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Caracalla (Lucius Septimius Bassianus; poi M. Aurelius Severus Antoninus)
Caracalla
(Lucius Septimius Bassianus; poi M. Aurelius Severus Antoninus) Imperatore romano (Lione 186-Carre 217). Figlio di [...] Settimio Severo e di Giulia Domna, fu associato nell’impero nel 198 e prese il soprannome C. dalla veste gallica che usava; sposò Plautilla, figlia del prefetto del pretorio Plauziano: questi fu fatto uccidere da C., timoroso della sua potenza, sotto ...
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gallicano
agg. [dal lat. Gallicanus, propr. «della Gallia», der. di Gallĭcus «gallico1»]. – Relativo alla Chiesa cattolica di Francia, soprattutto con riferimento alle sue affermazioni di indipendenza, durante il periodo dell’assolutismo monarchico,...
gallicismo
s. m. [der. di gallico1, nel senso di «francese»]. – Voce, locuzione o costruzione sintattica francese, e anche dell’antico provenzale, introdotta in un’altra lingua; è in genere sinon. di francesismo, ma con senso più ampio.