Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] a Firenze in un ambiente aperto alla contemporanea cultura francese e s'indirizzò rapidamente verso tesi gianseniste e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare il principe "illuminato", R., dal 1780 vescovo di Pistoia e Prato, pensò ...
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Gesuita (Martrin 1708 - Tolosa 1767). Missionario in Martinica dal 1742, nove anni dopo vi era nominato superiore generale. Per sostenere la missione intraprese operazioni economiche, che finirono col [...] rovinare la missione stessa e cagionare grave danno alla Compagnia di Gesù. Dimesso dalla Compagnia, nel suo stato di prete secolare giurò fedeltà alle libertà gallicane. ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] de pouvoir tout prendre des anciens, et ne rien dire du tout de lui même».
46 B. Neveu, Mabillon et l’historiographie gallicane, cit., p. 29.
47 B. Neveu, Sébastien Le Nain de Tillemont (1637-1698), cit., p. 26.
48 Claude Fleury, Discours sur l ...
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Benedetto Odescalchi (Como 1611 - Roma 1689). Cardinale dal 1645, successe (1676) a Clemente X. Il suo pontificato fu caratterizzato dalla condanna del nepotismo e dagli sforzi di moralizzazione dei costumi [...] Si scontrò con Luigi XIV per la pretesa del re di Francia di imporre i quattro articoli delle libertà gallicane (1682), che prefiguravano una Chiesa nazionale francese svincolata dall'obbedienza romana. Venerato come santo alla sua morte, il processo ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] di alleanza tra giansenismo e g., per cui si finì con il fare una certa confusione tra i due movimenti: perciò gallicani e giansenisti possono essere considerati, per es., il canonista Z.-B. van Epsen e B.-H. Grégoire, che accettò la Costituzione ...
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Scrittore francese (Langres metà sec. 16º - Parigi 1619). Fu consigliere al parlamento di Parigi (1573) e canonico di Saint-Mammès a Langres (1577-82). Per il suo atteggiamento contrario alla lega cattolica [...] imprecisata canonico della Sainte-Chapelle di Parigi. Tra le sue opere storiche ed erudite: il Traité des droits et libertés de l'Église gallicane (1609) e il Caton français (1614). Fu uno dei principali collaboratori della Satyre Ménippée (1593). ...
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Giureconsulto, nato il 27 novembre 1668 a Limoges, morto il 9 febbraio 1751 a Parigi. Figlio di un intendente provinciale, che gli diede un'educazione giansenistica, a 22 anni era già avvocato generale [...] di Parigi (1690) e dieci anni più tardi era procuratore generale. Nel parlamento il D. impersonò la difesa energica delle libertà gallicane e a lui si dovettero le gravi riserve con le quali fu registrata, malgrado il volere del re Luigi XIV, la ...
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ultramontanismo Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del Medioevo), si faceva sostenitore della politica pontificia anche se in conflitto [...] nazionali e ai conflitti tra questi e il papato: fu usato dapprima in Francia, per designare gli avversari delle libertà gallicane e i fedelissimi del papa; in Germania fu adottato contro gli avversari dai seguaci del giuseppinismo e in genere di ...
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CAMPANELLA, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Genova il 5 marzo 1811 da Sebastiano e da Maria Poggi, in una famiglia di condizione agiata e molto attaccata alla tradizione cattolica. Dopo i primi [...] 'atmosfera che risentiva in maniera massiccia dell'ideologia della Restaurazione, soprattutto di un'acre animosità contro le dottrine gallicane e gianseniste che contavano allora nella città ligure ancora alcuni epigoni. Ma il C. poté in quegli anni ...
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Giurista e diplomatico, nato a Tolosa verso il 1508, morto nel 1585. Iniziati gli studî di diritto in Francia, li compì a Padova. Insegnò a Bourges e a Tolosa ed ebbe tra i suoi discepoli il Cuiacio. Divenuto [...] di Trento nel 1562. Il F. combatté al concilio le idee di supremazia papale, contrapponendovi la teoria conciliare, le tradizioni gallicane, i diritti dello stato di diretta origine divina. Riuscite vane le sue proteste, il F. si ritirò a Venezia e ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...