Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] Ombre rosse) di John Ford, l'Ethan di The searchers (1956; Sentieri selvaggi) sempre di Ford e lo sceriffo Willy Kane-GaryCooper di High noon (1952; Mezzogiorno di fuoco) di Fred Zinnemann o un antieroe come Jack Crabbe-Dustin Hoffmann di Little big ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] (1927; Ali) di William A. Wellman, un'espressiva, potente storia di guerra e di un'intensa amicizia virile (con GaryCooper agli esordi), capostipite di quel genere bellico che avrebbe ottenuto numerosi riconoscimenti anche in seguito. Per la qualità ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] molto lontani dalla figura dell'eroe tutto d'un pezzo alla GaryCooper. E se nel 1953 Ed Wood, definito con qualche iperbole il fermata dell'autobus, o che la scomparsa delle gambe di Gary Sinise, compresa la protesi sostitutiva in acciaio, è solo un ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] il male ignorato perché totalmente alieno (come il candore del volto da buon americano di Jimmy Stewart o la pura bellezza di GaryCooper), il male come qualcosa che possiede l'uomo in ogni fibra e in lui si incarna senza residui (Edward G. Robinson ...
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Maccartismo
Guido Fink
Con il termine maccartismo, a volte sostituito dalla locuzione 'caccia alle streghe' per gli evidenti rimandi alla psicosi che qualche secolo prima aveva agitato l'America puritana [...] di Thomas Mann. Alcune deposizioni risultano divertenti alla lettura: si può ricordare per es. la sorniona abilità con cui GaryCooper, sia pure incluso fra gli 'amichevoli', recitò la parte dello sciocco e/o dello smemorato per non citare nessun ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] L., quel Design for living (1933; Partita a quattro) che, valendosi delle interpretazioni di Miriam Hopkins, Fredrich March e GaryCooper, narra con una certa audacia e con un'organizzazione del racconto fra le più calibrate, un intrigante ménage à ...
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Bacall, Lauren
Monica Trecca
Nome d'arte di Betty Joan Perske, attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 16 settembre 1924 da padre di origine polacca e madre proveniente da una famiglia [...] nel 1950, Young man with a horn (Chimere) al fianco di Kirk Douglas e Bright leaf (Le foglie d'oro) con GaryCooper e Patricia Neal, accettò con entusiasmo l'opportunità di essere diretta da Jean Negulesco in How to marry a millionaire (1953; Come ...
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Hepburn, Audrey
Francesco Costa
Nome d'arte di Edda van Heemstra Hepburn-Ruston, attrice teatrale e cinematografica, nata a Bruxelles il 4 maggio 1929, da padre inglese e madre neerlandese, e morta [...] dell'umorismo genuino e spesso salace), non ebbe lo stesso impatto di Sabrina, forse per la presenza di un GaryCooper troppo invecchiato, che pure arricchisce di segrete sfumature d'amarezza l'innamoramento di una ragazza romantica per un attempato ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] del sacrificio. Così, nell'altra grande storia d'amore tra una cantante di cabaret (naturalmente Marlene) e un legionario (GaryCooper), in Morocco (1930; Marocco), lei canta, inguainata in un frac nero molto mascolino, in un locale di varietà ...
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Una domenica d'agosto
Gian Luca Farinelli
(Italia 1949, 1950, bianco e nero, 100m); regia: Luciano Emmer; produzione: Sergio Amidei per Colonna; soggetto: Sergio Amidei; sceneggiatura: Franco Brusati, [...] di attori sicuri, Ave Ninchi, Vera Carmi, Emilio Cigoli (forse il doppiatore italiano più importante, voce di John Wayne, GaryCooper, Clark Gable, Gregory Peck, Humprey Bogart, Laurence Olivier…), una schiera di giovani tra cui l'esordiente Marcello ...
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eccezionalista
agg. Caratterizzato da un ruolo e da una missione ritenuti eccezionali e straordinari. ◆ per chi conosce l’America e la sua letteratura moraleggiante, e l’impatto del moralismo americano sulla politica americana, il suo carattere...