Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] baconiana che alla tradizione empirico-scettica della prima metà del Seicento che aveva trovato in P. Gassendi esemplare espressione, e non senza risentire dell'influenza dei grandi rappresentanti della nuova cultura filosofica e scientifica ...
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Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] filosofia "moderna" rappresentata essenzialmente, per il Seicento, dall'indirizzo sperimentale e corpuscolare, e soprattutto da Bacone, Gassendi, Descartes. Nella stessa prospettiva V. aveva già scritto la Lettera in difesa della moderna filosofia e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] , in primo luogo, una biblioteca aperta alle diverse culture, dalla storia all’oratoria, alla filosofia, compreso il suo amato Pierre Gassendi. Argento non solo lo seguì nella prima pratica professionale, ma lo ammise, come già si è accennato, in un ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] di Robert Boyle, di Thomas Hobbes, di John Wallis, di Walter Charleton, che proponeva una versione dell'atomismo di Pierre Gassendi, e il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632) di Galileo Galilei.
Negli anni in cui Newton era studente ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] il v. come uno spazio riempito di materia sottilissima (spiritus). Fra i più rigorosi sostenitori del v. è invece Gassendi, mentre all’opposto, Descartes, pur elaborando una teoria corpuscolare, lo nega radicalmente in base all’identificazione di ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] come arma polemica contro il dogmatismo e l’affermazione dell’universalità dei ‘valori’ morali e religiosi. Così P. Gassendi assunse lo s. come momento fondamentale di una battaglia contro la vecchia cultura scolastica e come presupposto per una ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] aristotelico-scolastico, come nel caso di Cartesio, Hobbes, Locke o Spinoza, o da filosofi antichi riabilitati, come faceva Gassendi con Epicuro, serviva a proteggere la conoscenza naturale in senso stretto dai conflitti con la religione; e comunque ...
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La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] accolse alcuni studiosi di matematica (in particolare, di matematica mista) ‒ tra cui ricorderemo Gilles Personne de Roberval e Pierre Gassendi ‒ così come un certo numero di astronomi. Vi erano inoltre le accademie informali e private. In Italia si ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] dell'animale macchina, venne accolto da La Mettrie e dagli enciclopedisti francesi.
Julien Offroy de La Mettrie
Dopo Pierre Gassendi (1592-1655) e Guillaume Lamy (1644-1682), esponente di spicco dell'epicureismo fu Julien Offroy de La Mettrie (1709 ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] Dal Pozzo, J. Wesling, T. Bartholin, M.A. Severino, G.B. Hodierna, G. Naudé, G. Patin, N.-C. Fabri de Peiresc, P. Gassendi, N. Heinsius, A. Kircher) e con altri sostenne vivaci controversie (oltre a quelli citati più avanti, G.D. Sala, L. Alberti, M ...
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gassa
s. f. [etimo incerto]. – Nell’attrezzatura navale, qualunque occhio formato con un cavo: g. impiombata, quella, permanente, formata con un’impiombatura, oppure fatta con un nodo speciale, che dà il nome alla gassa stessa; g. d’amante...
gassare
(o gaṡare) v. tr. [der. di gas]. – 1. G. un liquido: disciogliervi un gas (per es., anidride carbonica in acqua, vino, ecc.), di solito sotto debole pressione così che, aprendo la bottiglia, si ha effervescenza e quindi rapida eliminazione...