Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] (3 a.) oppure perché, appartenendo a mondi fittizi, sono prive di un riferimento temporale specifico (3 b.):
(3)
a. il gatto è un felino
b. «Scusi, signor Paleari, – gli obbiettai io – un grand’uomo passeggia, cade, batte la testa, diventa scemo ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] nostra esperienza (la differenza connotativa tra un bastoncino e un gattino ha chiaramente a che vedere con il nostro atteggiamento verso bastoni e gatti). Ma in parte sono intrinseci al procedimento derivazionale, per cui un gattino e un piccolo ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] tema di un enunciato (➔ tematica, struttura; ➔ nominalizzazioni).
In questa chiave, non ci sono grandi differenze tra nomi come gatto, operatore, messa in piega, partenza, bellezza, ringiovanimento, sindaco e tipo, nomi che – come si vedrà più sotto ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] La relazione di omografia può riguardare foni, fonemi o parole. Hanno riflessi grafici omografi l’occlusiva velare /g/ di gatto e l’affricata palatale /ʤ/ di giro. Le parole omografe possono essere dovute a tre fenomeni:
(a) perfetta identità grafica ...
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GEOGRAFIA LINGUISTICA
. La geografia linguistica si propone di fissare e studiare la diffusione geografica dei fatti linguistici (fonetici, morfologici, lessicali, ecc.). Siccome però la loro posizione [...] fonetico che in quella regione ha la -ll- intervocalica, era diventato gat, coincidendo, così, con gat che significava gatto: per evitare questa urtante omonimia i guasconi ricorsero, per indicare il "gallo" ad altri termini, quali "fagiano" e ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] l’elemento aggiunto funziona da specificatore della base, come si vede nella costruzione prototipica nome + preposizione + nome:
(3) il gatto sul tappeto; la casa nel bosco; l’amica del fratello; il vento dal Nord; la lettera per lo zio
Anche quando ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] in Italia agli inizi del XXI secolo sia del 5% circa, intendendo con analfabeti le persone incapaci di leggere una frase come il gatto miagola. Il 33% è, invece, in condizioni di semianalfabetismo e non va oltre alla lettura di frasi del tipo il ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] generalmente i tipi di monosillabi più numerosi e frequenti, cioè gli articoli e gli altri determinativi (ad es. il libro, un gatto, tre bambini), gli ausiliari e i modali (ad es. è successo, ho detto, va fatto, può capire), le negazioni e altri ...
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fonetica
Franco De Renzo
Il suono delle parole
Solo gli esseri umani, rispetto a tutti gli altri animali, usano le parole per comunicare: con la voce emettono suoni che, combinandosi fra loro, formano [...] in kiwi, Katia; q in quadro, questo. Allo stesso modo con una stessa lettera, la g, si rappresentano due suoni diversi come in gatto e genitore. Ancora più complesso è il rapporto tra suoni e lettere in altre lingue, come il francese o l'inglese. In ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] di il) può essere occupata da un, questo, quel, ecc., cioè dai determinativi; la seconda (quella di cane) può essere occupata da gatto, topo, ragazzo, ecc., cioè dai nomi; e la terza (quella di salta) può essere occupata da corre, mangia, dorme, ecc ...
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gatto
s. m. [lat. tardo cattus, forse voce celtica]. – 1. (f. -a) a. Mammifero domestico tra i più noti e diffusi, appartenente al genere Felis della famiglia felidi, detto anche g. domestico per distinguerlo da altre specie affini; dotato...
gattita
gattità s. f. L'essenza del gatto, nelle qualità che gli vengono attribuite da sempre, come indipendenza, eleganza, misteriosità. ◆ [...] ma da solo la notte lotta nelle tenebre, / rischia con i suoi dèmoni e si slancia / fuori al...