Gazzaniga, Silvio. – Orafo e scultore italiano (Milano 1921 – ivi 2016). Formatosi nell’ambito delle scuole d’arte milanesi nel periodo delle avanguardie degli anni Quaranta, si è poi specializzato come [...] orafo e gioielliere. Dal 1953 ha collaborato per la ditta Bertoni come direttore artistico e maestro scultore, ha eccelso nell’arte della medaglistica, producendo innumerevoli opere di tema religioso, ...
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Musicista (Verona 1743 - Crema 1818). Studiò al conservatorio di S. Onofrio in Napoli. Fu maestro di cappella al duomo di Crema. Compose molta musica sacra, circa 35 opere teatrali (molte delle quali ebbero a loro tempo favore), oratorî, cantate. La sua opera Il convitato di pietra precedette di qualche mese il Don Giovanni di Mozart ...
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GAZZANIGA, Marietta
Roberto Staccioli
Nacque a Voghera (allora provincia del Regno sardo) nel 1820 da Tomaso e Maddalena Denari, i quali, trovandosi in precarie condizioni economiche "furono costretti [...] ad iniziare la figlia alle scene onde tornasse loro d'aiuto" (Regli).
Intrapreso con profitto lo studio del canto sotto la guida di A. Cetta, si perfezionò successivamente con A. Mazzucato, facendo il ...
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GAZZANIGA, Paolo
Luca Dell'Aglio
Nato a Soresina (Cremona) il 26 luglio 1853 da Pietro e Giulia Moschini, svolse a Pavia i suoi studi superiori, frequentando il collegio Ghislieri e laureandosi nel [...] 1878 in matematica sotto la guida di F. Casorati. Dopo un periodo di perfezionamento in Germania, dove seguì i corsi di K. Weierstrass e L. Kronecker, fu dal 1884 libero docente di calcolo infinitesimale ...
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Neuroscienziato statunitense (n. Los Angeles 1939). Psicologo e fisiologo delle funzioni cerebrali, ha fornito imprescindibili contributi all'avanzamento delle neuroscienze, scoprendo insieme a R.W. Sperry la lateralizzazione delle funzioni cerebrali e, su un piano più filosofico, sollevando il problema della natura dell'individualità e della coscienza.
Vita e opere
Dai primi anni Ottanta ha insegnato ...
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Tenore (Gazzaniga, Bergamo, 1789 - Parigi 1856), allievo di J. S. Mayr; esordì a Milano (1813), cantando poi (1819-1833) al Théâtre Italien di Parigi, insegnò (1820-50 circa) al conservatorio di Parigi, [...] rendendosi celebre quale didatta non meno che come cantante. Pubblicò molte opere didattiche (esercizî, vocalizzi, ecc.) ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] il padre vi si era trasferito da Albuzzano, in Lombardia, di cui era originario, in qualità di agente della famiglia Gazzaniga. Di origini modeste (i fratelli, artigiani, più volte ne ottennero l'aiuto economico), proprio nel 1813 iniziò una serie di ...
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Commediografo (n. Napoli 1722 - m. dopo il 1778), poeta del Teatro Nuovo, autore di circa 70 opere tra commedie (con Pulcinella e Don Fastidio de Fastidiis), tragicommedie, melodrammi musicati da G. Paisiello [...] (tra cui L'osteria di Marechiaro, 1768), N. Piccinni, D. Cimarosa, G. Gazzaniga (Il barone di Trocchia, 1869). ...
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BAGLIONI, Antonio
Raoul Meloncelli
Figlio di Francesco, visse nella seconda metà del secolo XVIII. Poche e incerte le notizie su questo musicista che, come appare dai documenti rimasti, riscosse ai [...] sensibilità di interprete e compositore. Nell'autunno del 1786 cantò al Teatro S. Moisè di Venezia due opere di G. Gazzaniga su libretti di G. Bertati, Le donne fanatiche e La contessa di Novaluna.
Ancora sullo stesso teatro interpretò nel carnevale ...
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MANDINI
Federico Pirani
Famiglia di cantanti di opera buffa. Il più noto esponente, Stefano, nacque presumibilmente a Bologna intorno alla metà del XVIII secolo.
Nulla si conosce sulla sua formazione [...] fu impegnato, presso l'Accademia dei Remoti di Faenza, ne Le finte gemelle di N. Piccinni, L'isola d'Alcina di G. Gazzaniga, e La Giannetta di P. Anfossi, opera interpretata nella stessa stagione anche al teatro del Sole di Pesaro e al teatro Dolfin ...
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gufesco
agg. Da gufo, somigliante a un gufo; proprio di chi gufa, augurando sfortuna e disgrazie a un nemico, a un avversario. ◆ [Bob] Dylan tutt’a un tratto tornava di moda e, anzi, veniva celebrato come un grande esponente della cultura...