LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] presente e insieme la possibilità diuna sua piena partecipazione al clima "fortemente pedagogizzante" del "mondo morale e intellettuale del tempo", dominato da un "bisogno incoercibile di guardare al di sotto della superficie" delle cose (Asor Rosa ...
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(pseudonimo di Carlo Lorenzini)
Scrittore (Firenze 1826 - ivi 1890). Allievo del seminario di Colle Val d’Elsa, studiò poi a Firenze dagli scolopi. Venuto in contatto con l’ambiente liberale degli scrittori e dei patrioti, iniziò una carriera di giornalista politico, pubblicando i suoi primi articoli ... ...
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Giornalista e scrittore (Firenze 1826 - ivi 1890), noto soprattutto con lo pseudonimo di Collodi (dal borgo presso Pescia dove era nata sua madre). Autore di diversi libri per l'infanzia, il suo capolavoro rimane Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino: per la vivezza della lingua, la scorrevolezza ... ...
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Gianna Marrone
Il creatore di Pinocchio
Il suo vero nome è Carlo Lorenzini, ma lo scrittore è conosciuto in tutto il mondo con lo pseudonimo Collodi, nome del borgo dove nacque la madre e dove egli trascorreva le sue vacanze. Nato a Firenze nella prima metà dell'Ottocento, la sua toscanità emerge prepotentemente ... ...
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(Collodi)
Scrittore, nato il 24 novembre 1826 a Firenze, dove morì il 26 ottobre 1890. Prese parte con i volontarî toscani alla campagna del 1848; fondò poi Il Lampione, giornale di satira politica che visse fino all'11 aprile 1849 quando la restaurazione ne impedì la libera vita, e fu sostituito nel ... ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] rigida, non denunciano in genere, con reazione immediata, una sensibilità agli stimoli ambientali, come fanno gli animali, dal corpo mobile e più flessibile. Tuttavia la forma della pianta è l'esito di un processo altamente finalizzato, attuatosi ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] di eccezionali doti naturali. Era ed è però consuetudine, se non vera e propria norma, che dopo una prova di questo genere K 96 di Scarlatti il confronto con l’esecuzione di Carlo Zecchi mette in piena luce il contrasto fra la superficie smaltata e ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] tematico del genere. È una letteratura giocata una dimensione antropologica nuova, una visione del mondo capovolta: ciò che è basso, chiuso nelle profondità della terra e del corpo, di norma taciuto nella cultura ufficiale, è portato alla superficie ...
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VIVARINI, Alvise
Gianmarco Russo
VIVARINI, Alvise. – Sebbene non si conoscano con esattezza le date di nascita e morte di questo pittore, terzo e ultimo componente di spicco della famiglia Vivarini, [...] 4 dicembre 1492, invece, firmò in qualità di testimone l’atto diuna donazione di Alvise Brevio (ibid., p. 21), di un linguaggio patavineggiante, invero rievocato solo in superficie, l’opera costituisce uno dei primi esempi della predilezione di ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] una magistrale monografia sulle specie del genere Fierasfer nel golfo napoletano (Le specie del genere Fierasfer nel Golfo di migrazioni, avvenute contemporaneamente alle trasformazioni della superficie terrestre, e scrivere così un seducente ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] scuola di Vienna era la sede ideale per studi di questo genere. La tradizione di Skoda, di Rokitansky e di Bamberger 'evoluzionistica del Frazer. Ma furono antagonismi disuperficie, che non turbarono una briosa narrazione dai primitivi ad E. ...
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MEI, Bernardino
Annalisa Pezzo
– Figlio di Girolamo di Agnolo e di Celia Camozzi fu battezzato a Siena il 23 ott. 1612 (Archivio di Stato di Siena, Biccherna, Battezzati, 1139, c. 325r).
Le prime prove [...] a isolare figure in senso monumentale all’interno diuna composizione più affollata e ricca e a costruire di scene digenere a Firenze, in Da Caravaggio a Ceruti. La scena digenere e l’immagine dei pitocchi nella pittura italiana (catal.), a cura di ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] , mise in scena una riscrittura metaletteraria e ironica dell’Odissea; ne La superficiedi Eliane (Milano 1999; come, ad esempio, per Romano Luperini, fu proprio nel genere novellistico a raggiungere i risultati migliori (R. Luperini, in ...
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DEL COSSA, Francesco
Lilian Armstrong
Figlio di Cristoforo, muratore, e di Fiordelisia Mastria, nacque a Ferrara, probabilmente nel 1436 essendo morto di peste a 42 anni (Venturi, 1888) intorno al 1478 [...] D. sono in genere datate allo stesso anno, e tuttavia sono di stile contrastante. La superficie opaca, ma ciò nonostante i colori sono luminosi. Delicate zone di basso tavolo che copre stranamente la base diuna colonna. Il piano anteriore, in cui ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione dello spazio occupata dal corpo da...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...