LISIA (Λυσίας, Lysëas)
Giorgio Pasquali
Oratore attico. Suo padre, Cefalo, cittadino siracusano, fu indotto da Pericle a stabilirsi ad Atene quale meteco; qui egli fondò e diresse per molti anni una [...] di avere iniziato una riforma filosofica dell'eloquenza, cioè in genere della prosa d'arte: il discorso che Platone mette in , contro Diogitone, perché, trascendendo la spiegazione grammaticale, considerano i discorsi anche quale documento del diritto ...
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. Gli Osci della Campania usavano rappresentare una specie di farsa con personaggi fissi. I Romani, che la conobbero dopo le guerre sannitiche, la chiamarono fabula atellana, perché era stata portata a [...] d'infamia come gl'istrioni.
L'atellana divenne un genere letterario al tempo di Silla, quando dopo breve splendore cominciava , e specialmente da Nonio, per qualche particolarità grammaticale o lessicale.
Ogni atellana doveva avere pochi personaggi ...
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Allievo d'Aristofane di Bisanzio e senza dubbio successore suo nella direzione della celebre biblioteca d'Alessandria, è, col maestro, l'uomo più rappresentativo della scuola alessandrina. Non arriva certamente [...] , non di glosse soltanto, ma del linguaggio in genere, troppo spesso frainteso dai precedenti studiosi di Omero. Di .). Per cui molto contribuì A. allo sviluppo della scienza e terminologia grammaticale, se pure non della sintassi; a lui si deve, p. ...
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Originario della Tracia, allievo di Aristarco in Alessandria, fiorito sin oltre la seconda metà del sec. II a. C., fu maestro a Rodi di Tirannione il Vecchio, che sì lunga azione personale esercitò in [...] Aristarco deriva la dottrina delle otto parti del discorso; dalla filologia in genere, varî sviluppi ulteriori rispetto allo stoicismo delle categorie e dei termini grammaticali. La flessione propriamente detta e la sintassi non sono in Dionisio. L ...
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PRISCIANO di Cesarea
Fausto GHISALBERTI
Grammatico latino della fine del sec. V, nato a Cesarea nella Mauritania. Poco sappiamo della sua vita. Frequentò la scuola di Teoctisto, e insegnò lingua latina [...] , i fondamenti di quest'opera riposano su tutta la tradizione grammaticale latina da Varrone sino ai contemporanei, soprattutto su Capro, al in 1100 versi, di quel poema geografico, ma in genere fedele, quando, come cristiano, P. non senta il bisogno ...
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Di poco maggiore d'età ad Aristarco di Samotracia, emerge con lui e per più rispetti, di fronte a lui, tra i dotti della prima metà del sec. II a. C., fiorendo egli sotto Eumene II (197-159 a. C.), il [...] amalgamò sicuramente grammatica e retorica, comprendendo nell'arte grammaticale, oltre che gli elementi del linguaggio e le Reinhardt, De Graecorum theologia, Berlino 1910, p. 59 segg. In genere, W. Kroll, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XI, col. ...
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NONIO Marcello
Gino Funaioli
Filologo romano, nativo della Numidia, sembra avere scritto al principio del secolo IV d. C.; autore di un'opera grammaticale e lessicale De compendiosa doctrina per litteras [...] di ottimi libri eruditi, come di Flavio Capro, testi grammaticali, lessicali, glossografici, esegetici. Il fondo deriva dagli arcaicizzanti materia, che riguarda il significato delle parole, il genere dei sostantivi, i sinonimi, le forme attive e ...
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Tribù algonchina dell'America del Nord, stanziata in origine nel Manitoba e nell'Assiniboia fra i fiumi Red e Saskatchewan fino ai pressi della Baia di Hudson e del lago Athabaska. Il nome è una contrazione [...] gruppo Californese) appartiene al quarto gruppo. La struttura grammaticale e il lessico del Cree sono assai ben conosciuti crée et chippeway, Parigi 1876. Per le algonchine in genere: W. Schmidt, Die Sprachfamilien und Sprachenkreise der Erde, ...
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Le lingue indoeuropee nella loro fase antica mostrano una concordanza abbastanza notevole sia per le forme sia per i significati dell'accusativo.
Per la forma si ha al singolare maschile e femminile -m [...] e dei pronomi.
Per il significato, vanno distinti l'accusativo grammaticale, cioè l'accusativo retto da un verbo transitivo (τὸν ἄνδρα ; ma, come per tutte le ipotesi glottogoniche di questo genere, non vi sono indizî su cui ci si possa fondare ...
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Linguaggio. Neuropsicologia del linguaggio
Salvatore Maria Aglioti
Luigi Pizzamiglio
La neuropsicologia studia la relazione tra fenomenologia e basi nervose delle funzioni cognitive quali il linguaggio, [...] ogni tessuto ha proprietà magnetiche differenti, legate in genere alla diversa concentrazione di protoni, nuclei di idrogeno l'attività cerebrale durante il compito di giudicare violazioni grammaticali (come nel caso della frase "i gatti ama ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...