Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] , Ilaria & Mauroni, Elisabetta (2003), L’innovazione grammaticale in testi scritti di fine millennio, in Maraschio & 400.
Robustelli, Cecilia (2007), Lingua e identità di genere, in Identità e diversità nella lingua e nella letteratura ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] ecc.). A proposito delle abbreviazioni che indicano le categorie grammaticali, come agg. per aggettivo e avv. per avverbio, l’incertezza di genere che consegue al troncamento sta portando alla stabilizzazione di un nuovo termine di genere comune (si ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] così dalle chiuse; successivamente (a partire dal Castellano e dai Dubbi grammaticali), per «amor di grecità» l’autore invertì «la assegnazione di 1986: XLI).
Basandosi sulla differenza aristotelica tra genere e specie, ma anche sul De vulgari ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] tedesco e in francese, come in italiano, ci sono invece i generi, anzi il tedesco ha anche il genere neutro. Tali caratteristiche grammaticali si apprendono senza sforzo fin da piccoli.
L'apprendimento naturale
Pensiamo ora a ciò che spesso accade ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] ormai scopertamente saggistici fino a fare talvolta della poesia un genere della critica letteraria con tanto di giudizi espliciti e versi in sospeso e frasi non compiute: segno grammaticale dell’abdicazione dell’antica centralità della poesia e ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] caso, l’identificazione dei valori del numero (al pari del genere) è resa possibile dall’articolo o da altri modificatori. In con il soggetto. La questione non è però solo grammaticale: il numero del verbo interviene in modo rilevante nel regolare ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] e amici (Varchi 2007), Varchi trattò delle questioni grammaticali in modo generale (attraverso il confronto delle strutture del Commedia l’appropriatezza del realismo linguistico dantesco al genere «heroico» di tradizione classica (Andreoni 2004).
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] del corpo, il verbo in -si è in italiano l’unica maniera grammaticale per indicare il possesso o la relazione personale:
(6) si è rotto fuori (con).
Tali forme, che hanno in genere significato figurato e non composizionale, hanno una sintassi diversa ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] è vero che l’ellissi si definisce in base a un modello grammaticale di riferimento, questo non è sempre facile da individuare. Si consideri l’espressione mi diverto. Un altro caso dello stesso genere è il seguente, che contiene una sorta di prolessi ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] un determinato destinatario). È, inoltre, diverso se si intende il papa in genere (Il papa, nel corso della storia, ha avuto un potere spesso nuova fase, sempre più slegata dalla norma grammaticale e sempre più dipendente da fattori espressivi o ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...