Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] sono di ambito religioso molti dei primi documenti di uso letterario del volgare in area italiana, compreso il giullaresco Ritmo Laurenziano tempo delle vacche grasse o magre (dal sogno del Faraone, in Gen. 41, 2-3), passare una via crucis. I nomi ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] 1969: 65-66 e nota 107).
Le glosse (introdotte in genere da cioè, ovvero: cfr. Segre 1963: 61-63; Dardano , pp. 187-227.
Coletti, Vittorio (1993), Storia dell’italiano letterario. Dalle origini al Novecento, Torino, Einaudi.
D’Agostino, Alfonso ( ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] virtuosismo del suo autore, sia in campo propriamente letterario sia nello specifico campo enigmistico.
La differenza tra è assente (lipogramma: «Così di frequente un felino di genere femminile corre verso un cibo unto e succulento che pressoché di ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] fame o sesto senso.
Nel linguaggio comune e non letterario il bisticcio viene spesso avvertito come cacofonia: l’incontro scusarsene con l’uditorio. Come già detto, in questo genere di contesti le espressioni bisticcio e gioco di parole diventano ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] biografiche e culturali fuori Firenze e limitata stilisticamente a un solo genere – di una fiorentinità «trascendentale» (Contini 1970: 175), lingua soltanto letteraria, e poetica in specie.
Petrarca è letterato sostanzialmente latino, che agli ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] del primato del fiorentino o del toscano in genere, tanto nella tradizionale veste cruscante quanto nelle più ’esperienza rondista, a diversi aspetti della poetica e dell’esercizio letterario degli ermetici e, nel secondo dopoguerra, ai legami con i ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] norma che si impose nel Cinquecento, quella del fiorentino letterario, agendo dunque come una forma di regolarizzazione e come . Trovato (1991: 111) indica alcune correzioni del genere, precocemente regolatrici, ancor prima che si imponesse la norma ...
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La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] Cinquecento il significato attuale s’era affiancato a quello letterario d’origine. Suo sinonimo è l’antonomastico storiella.
La da una cornice pragmatica che prevede: un annuncio (del genere: «La sai l’ultima?»); una quota d’interazione partecipativa ...
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Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista descrittivo-sistematico, storico-funzionale ecc., ma non [...] una p. è comunque supposta da un certo tipo di produzione letteraria, di gruppo o di un singolo autore.
Va osservato infine è opportuno precisare che, nello stesso ambiente culturale, qualcosa del genere era già accaduto con A. Potebnja, e che p. era ...
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Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] a Sestri Levante nel 1967 per iniziativa di D. Bixio e gestito dal Comune, è un premio letterario dedicato alle storie inedite di genere fiabesco elaborate sia da scrittori affermati sia da ragazzi o adulti alla loro prima esperienza editoriale. La ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, scientifiche, opere musicali, opere d’arte,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...