Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] in cui la sottospecie si trova. Nell'ambito dellepopolazioni che costituiscono una sottospecie, a opera di meccanismi di varia natura (drift genetico, isolamento geografico, isolamento sociale ecc.) si possono instaurare complessi di frequenze ...
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Trasposoni
Mariarita De Felice
Maurilio De Felice
I trasposoni, o elementi genetici trasponibili, sono sequenze di DNA definite 'mobili' in quanto capaci di traslocare ('trasporre') da una localizzazione [...] genetica, che è notevolmente importante dal punto di visto evolutivo, rappresenta tuttavia un problema pratico, perché la diffusione rapida di resistenze agli antibiotici fra organismi diversi causa un incremento dellepopolazioni microbiche ...
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Biologia
I. batterico In batteriologia, tecnica per l’allestimento di colture pure, formate cioè da un solo tipo di batterio, utilizzando i cosiddetti terreni elettivi. I. biologico (o riproduttivo) La [...] meccanismi post-copula sono considerati un sottoprodotto della divergenza genetica, determinando un i. solo parziale e consentendo la formazione di ibridi che competono con gli altri individui dellapopolazione, e che possono accoppiarsi con femmine ...
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L’insieme delle applicazioni della matematica allo studio dei processi biologici. L’approccio fenomenologico consiste o nella semplice applicazione di metodi matematici per riprodurre l’andamento dei dati [...] sperimentalmente. Per es., la genetica impiega principalmente un approccio di tipo statistico per la definizione dei caratteri quantitativi degli organismi, mentre nello studio dell’accrescimento dellepopolazioni l’analisi è condotta mediante ...
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Biologo (n. Londra 1910 - m. 1983), lettore di zoologia all'University College di Londra (1932-47), poi prof. di zoologia all'univ. del Texas (1947-53). Trasferitosi in Australia, ha tenuto le cattedre [...] di zoologia (1958-64) e di genetica (1964-76) all'univ. di Melbourne, per passare poi al dipartimento di biologia dellepopolazionidell'Università nazionale australiana a Canberra. Socio straniero dei Lincei (1978). Si è occupato prevalentemente di ...
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Antropologia
Nella storia delle religioni o in antropologia culturale, l’eroe (➔) culturale cui viene fatta risalire l’invenzione o la scoperta di conoscenze, arti, tecniche, aspetti dell’organizzazione [...] , quali i Dunkers battisti o gli Amish mennoniti dell’America Settentrionale: le frequenze geniche dei loro gruppi sanguigni sono diverse sia da quelle dellepopolazioni europee di origine sia da quelle dellepopolazioni americane confinanti. ...
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MECCANICISMO E VITALISMO
Bernardino Fantini
(v. meccanicismo, XXII, p. 663; vitalismo, XXXV, p. 462)
Almeno a partire dall'inizio dell'Ottocento, le scienze della vita hanno visto l'alternarsi di due [...] cioè gli organismi presenti in essi, il secondo studia la dinamica dellepopolazioni sulla base del presupposto che tale dinamica determina anche le proprietà delle organizzazioni ecologiche di livello superiore. In questo modo, l'approccio olistico ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] momento il problema del significato biologico medio delle variazioni dei geni strutturali è il problema centrale dellagenetica di popolazioni e della scienza dell'evoluzione, anzi uno dei problemi centrali della biologia. Dopo aver messo da parte i ...
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POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] gene in studio misurata tra i gameti che hanno dato origine a tutti gl'individui dellapopolazione stessa. Una delle scoperte più importanti dellagenetica di popolazioni è stata quella fatta indipendentemente da G. H. Hardy e W. Weinberg nel 1908, e ...
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LEWONTIN, Richard Charles
Marco Vari
Genetista statunitense, nato a New York il 29 marzo 1929. Dapprima professore di Biologia all'università di Chicago (1964-73), è attualmente professore di Zoologia [...] sia capace di adattarsi a nuove condizioni ambientali più rapidamente dellapopolazione parentale, a causa della propria aumentata variabilità genetica.
Mantenendo popolazioni pure della mosca della frutta Dacus tryoni e di ibridi di Dacus tryoni e ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...