variabilità In biologia, la proprietà per cui un carattere (colore della livrea, numero delle vertebre ecc.) può assumere variazioni quantitative o qualitative nei vari individui di una popolazione (quando [...] presenza di uno o più caratteri variabili in una popolazione raggiunge determinate frequenze, si parla di polimorfismo ➔). V. genetica La parte della v. che è determinata dalla presenza di differenti alleli nello stesso locus genico negli individui ...
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Biologo italiano (Perugia 1938 – Roma 2012). Introdotto allo studio scientifico dal padre (noto malariologo), ancora liceale ha pubblicato il suo primo contributo sulla resistenza al DDT dei vettori italiani [...] di malaria (1956). Durante la formazione universitaria e post-universitaria in Malariologia, Genetica e Parassitologia ha continuato le ricerche sugli insetti responsabili della trasmissione e negli anni è giunto a riconoscere sei specie gemelle di ...
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Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] lunga storia. In breve, la durata minima dei memi può essere misurata in giorni, la più lunga in secoli.
I cambiamenti genetici, d'altro canto, devono essere misurati come minimo nell'arco di diverse generazioni. La mutazione di un gene in un solo ...
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Biologo statunitense (Wilkes-Barre, Pennsylvania, 1918 - Pasadena 2004); prof. (dal 1949; emerito dal 1988) presso il California Institute of technology, visiting professor (1975-76) all'Institute of genetics [...] . Con i suoi esperimenti pionieristici, iniziati nel 1940, L. è stato il primo ad applicare le metodologie della genetica agli studi sullo sviluppo embrionale e ha analizzato una particolare classe di geni del moscerino Drosophila melanogaster, detti ...
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sequènza nucleotìdica In biologia molecolare, la successione ordinata di nucleotidi del DNA. Ogni nucleotide è formato da una molecola di desossiribosio, un gruppo fosfato e una base azotata. In partic., [...] sono le basi azotate a determinare la s.n. specifica dell'informazione genetica. Con s.n. di consenso si indica una s.n. ideale del DNA in cui ciascuna posizione è occupata dalla base che si trova più frequentemente quando sono paragonate molte s.n. ...
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Biologo e genetista sudafricano (Germiston 1927 - Singapore 2019). Introdusse il nematode Caenorhabditis elegans come fondamentale modello sperimentale per lo studio dello sviluppo cellulare di un organismo. [...] Nel 2002 ha ricevuto il Nobel per la fisiologia o medicina per le scoperte sui meccanismi di regolazione genetica dello sviluppo degli organi e della morte cellulare programmata. Nel 2001 ha pubblicato l'autobiografia A life in science. ...
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Naturalista (Jaegerspris, Frederiksborg, 1877 - Copenaghen 1933), direttore del reparto fisiologico del laboratorio Carlsberg; si occupò di botanica (studî sul luppolo), poi di biologia marina e specialmente [...] del problema della riproduzione delle anguille (crociere della nave Dana) su cui espose una propria teoria; studiò anche la genetica di varî pesci tropicali d'acqua dolce. ...
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McKUSICK, Victor Almon
Marco Vari
Medico statunitense, nato a Parkman (Maine) il 21 ottobre 1921. È stato dapprima professore di Medicina ed Epidemiologia presso la Johns Hopkins University e dal 1973 [...] è preside del dipartimento di Medicina. Ampio è stato il raggio delle sue ricerche nell'ambito della genetica umana.
In uno studio condotto su individui intersessuali (maschi che presentano sia prostata e gonadi ectopiche maschili, sia genitali e ...
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Morfogenesi
Antonio García-Bellido
I Metazoi presentano un'enorme varietà di forme, tipologie di sviluppo e caratteristiche fisiologiche. L'analisi comparata tra le specie esistenti e i loro antenati [...] fossili ha consentito di ordinare tale varietà in taxa e di stabilirne i rapporti filogenetici. I recenti studi di genetica dello sviluppo e l'analisi comparata delle sequenze di DNA in molte specie dimostrano la conservazione dei geni coinvolti nei ...
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modello macromutazionale
Mauro Capocci
Ipotesi secondo cui l’evoluzione avviene attraverso grandi mutamenti genetici improvvisi o macromutazioni. La teoria darwiniana ha dimostrato che l’evoluzione [...] non mostra un’evoluzione graduale da una specie a un’altra. Per questi motivi, soprattutto prima della sintesi tra genetica e teoria dell’evoluzione avvenuta intorno agli anni Quaranta del Novecento, si era ipotizzato che l’evoluzione avvenisse ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...