VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] del ruolo di vittima può essere frutto di persecuzioni sistematiche e genocidi, come nel caso degli Zingari e soprattutto degli Ebrei governo qualora questo, a insindacabile giudizio delpopolo, fosse risultato oppressivo.
La violenza rivoluzionaria ...
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Nazionalismo
Francesco Tuccari
La parola e la cosa
Nel linguaggio politico e nel lessico delle scienze storico-sociali il termine 'nazionalismo' viene abitualmente impiegato per indicare fenomeni di [...] soprattutto legato alle retoriche della razza e delpopolo inteso in senso etnico, al Volk elementi 'antinazionali' quali l'ebreo, il socialista, l'internazionalista il nemico 'interno', ma anche il genocidio e, durante il secondo conflitto mondiale, ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] faceva sì che la popolazione si mantenesse neutrale, o addirittura appoggiasse misure che confinavano col genocidio. La prima azione nazista di violenza su larga scala contro gli Ebrei ebbe luogo soltanto il 10 novembre del 1938, cinque anni dopo ...
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mnemocidio
s. m. L’annientamento della memoria storico-culturale di un popolo, base e fondamento della sua stessa esistenza, attraverso la rimozione dei segnali spazio-temporali rappresentati da monumenti, luoghi di culto, siti archeologici...
olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», comp. di ὅλος «tutto, intero» e καίω...