CELEBRANO, Francesco
Mario Rotili
Nacque a Napoli il 27 marzo 1729 da Nicolò, un sarto di origine barese, e da Antonia Parlato. Avviato presto alla pittura nell'"Accademia" del Solimena, si diede anche [...] più rappresentativo del gusto e dell'arte del tempo (Picone, 1959).
Chiamato dopo il brusco licenziamento del genovese Francesco Queirolo, che era succeduto insieme con il napoletano Sammartino ad Antonio Corradini, lo scultore veneto che aveva ...
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COPPEDÈ, Gino
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 26 sett. 1866 dall'intagliatore Mariano e da Antonietta Bizzarri; nel capoluogo toscano, dopo i primi studi presso le Scuole pie, frequentò, dal 1884 al [...] a Genova che segnò il suo primo importante successo.
L'occasione gli venne offerta dal facoltoso Evan MacKenzie, fiduciario genovese dei Lloyds di Londra, il quale commissionò al C. la semplice ristrutturazione di una ampia casa colonica nei pressi ...
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TEOFANE il Greco
H. Faensen
Pittore bizantino attivo in Russia tra la fine del sec. 14° e gli inizi del successivo.
Le opere di T. accertate su base documentaria sono gli affreschi della chiesa della [...] sarebbe confrontato anche con la mistica della luce dell'esicasmo.All'epoca in cui il pittore lavorò a Galata, insediamento mercantile dei Genovesi sulla riva del Corno d'Oro, venne a contatto anche con il primo Rinascimento italiano. Nella colonia ...
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PACE di Valentino
Elisabetta Cioni
PACE di Valentino (detto Pacino). – Non si conoscono gli estremi biografici di questo orafo senese documentato a Siena, a Pistoia e presso la corte pontificia tra [...] un calice acquistato da Messagino e Ubaldecto, operai nel 1267 (ibid.). Il calice nuovo fu poi comprato dagli operai Genovese e Giovanni, in carica nel 1271 (ibid., pp. 115 s.). Hueck (1982) ha supposto, con convincenti argomentazioni di carattere ...
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CARDILLO
Francesca Campagna Cicala
Pittori messinesi, attivi nei secoli XVI-XVII.
Francesco, nato nella seconda metà del sec. XVI, si formò probabilmente alla scuola di Antonello Riccio, di cui sposò [...] sul libro dei confrati dell'Oratorio dei mercanti - dove era conservata opera fiamminga, regalata da Agostino Messena, genovese, nel 1629. Comunque, il fatto che ambedue queste opere siano andate perdute non permette alcuna ipotesi critica sulla ...
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FASANO, Tommaso
Gemma Cautela
Non si conoscono gli estremi biografici del F., che fu allievo a Napoli di L. Giordano ed allestitore di scenografie effimere per apparati sacri (De Dominici, 1743, III, [...] tela, si rifà alle tenebrose atmosfere di M. Preti.
Le composizioni pittoriche del F. presentano, inoltre, forti accenti di derivazione genovese, già messi in rilievo da F. Bologna (Opere d'arte nel Salernitano dal XII al XVIII secolo, Napoli 1955, p ...
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BAUDO, Luca (Luca da Novara)
Gian Vittorio Castelnovi
Figlio di Ambrogio; non è precisabile se questo pittore fosse nativo oriundo di Novara; comunque se ne ha notizia soltanto a Genova a partire dal [...] Arcangelo del museo civico di Vicenza.
Il B. è figura di certo rilievo nel provinciale e arcaicizzante ambiente artistico genovese tra Quattro e Cinquecento. Le opere reperite, per quanto limitino la sicura conoscenza di lui ad un decennio (1493 ...
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BARBAGELATA, Giovanni
Gian Vittorio Castelnovi
Di famiglia originaria della Valle della Fontanabuona nella podestaria di Rapallo (ove esiste tuttora una borgata detta Barbagelata), figlio di Nicola [...] la conoscenza della sua formazione e della sua vicenda stilistica. La sua pittura è comunque tipica dell'ambiente artistico genovese tra Quattro e Cinquecento che, nell'ambito di una generale dipendenza dai modi lombardi, volgeva dagli accenti ...
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BERTOLOTTO, Giovanni Lorenzo
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Genova nel 1640 da Michelangiolo il Vecchio. Il padre gli fece da maestro nella pittura, ma più tardi, come ci riferisce il Soprani, [...] come V. Castello, D. Piola e G. De Ferrari.
Bibl.: R. Soprani-C. G. Ratti. Delle vite del pittori, scultori ed architetti genovesi,II,Genova 1769, pp. 102-105; C. G. Ratti, Instruzione di quanto può vedersi di più bello in Genova,Genova 1780, pp. 73 ...
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VESTIBOLO (lat. vestibulum, d'incerta etimologia)
Vincenzo Fasolo
Vitruvio (VI-VII, 1), trattando degli ambienti che costituiscono la casa, li distingue tra quelli riservati "patribus familiarum" e quelli [...] assume talvolta ampiezze tali da permettere che da esso prendano luce piani intermedî. Questo è caso frequente nell'architettura genovese, come nel palazzo Balbi Quartara del Petondi, nel palazzo dell'università (del Bianco, 1634). S'incontra nelle ...
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genovese
genovése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Relativo o appartenente alla città e provincia di Genova, capoluogo della Liguria, e ai suoi abitanti: i carruggi g.; il dialetto g. (o, come sost., il genovese), il dialetto ligure parlato a Genova....
quartarola
quartaròla s. f. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità usata a Parma per il grano (col valore di 2,95 l) e a Bologna per i liquidi (col valore di 19,65 l). Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2. Moneta...