gens
Nella Grecia (genos) e in Roma antica (gens), gruppo di famiglie che riconosceva un’origine comune. In Grecia, con la nascita dei regimi aristocratici il genos divenne una casta chiusa, funzionale [...] al controllo dell’accesso al potere: in centri come Tebe o Corinto il governo era riservato così a un numero fisso di famiglie. Anche in seguito, nelle poleis democratiche, i gene godevano di privilegi, ...
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(lat. Furii) Antica gens patrizia romana, forse originaria di Tuscolo. Si divise in vari rami, tra i quali emersero in età più antica i F. Camilli, in età più recente i F. Crassipedi, F. Fili e F. Purpureoni. ...
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(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto [...] di convocare il Senato; secondo la tradizione fu autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l’Aventino. Promesso sposo di una giovane plebea, Virginia, la difese contro il patrizio Appio Claudio, ...
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Gens romana di origine plebea suddivisa nelle famiglie dei Balbi, Calatini, Reguli, Sarani (o Serrani). Importante durante la Repubblica, vide scemare la sua influenza durante l’Impero. ...
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Sesti
Forma italiana corrispondente sia al lat. Sextii, nome di una gens romana di origine plebea, sia al lat. Sestii, nome di un’antica gens di origine patrizia: fin dai tardi tempi della repubblica [...] i due nomi furono spesso scambiati. ● La Scuola dei S., così detta dal nome del fondatore, Quinto Sestio, era una scuola filosofica di indirizzo cinico-stoico fiorita a Roma all’inizio dell’era volgare ...
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Presso gli antichi Germani, il territorio (lat. pagus) abitato da una gens. Ogni civitas si ripartiva in gentes, ciascuna delle quali abitava appunto un suo G., cui era preposto un magistrato, detto nelle [...] fonti latine princeps (poi comes, ted. Graf), che aveva la direzione del G. in pace e in guerra. Ogni G. aveva proprie assemblee in cui venivano eletti i magistrati, deliberate le imprese militari, decise ...
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(lat. sodalicia o sodalitates) Nell’antica Roma, associazioni religiose addette al culto di una divinità particolare. Almeno originariamente furono di carattere gentilizio, con limitato numero di membri [...] (detti sodali o fratelli: per es. Fratelli Arvali, Sodali Tizi) appartenenti alla medesima gens o ammessi per elezione da parte dei membri. Nell’epoca imperiale simili associazioni furono istituite per il culto degli imperatori divinizzati (sodales ...
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Colui che dà il nome a una città, a una gente, a una famiglia, il quale può essere una divinità, un eroe o un personaggio qualsiasi.
Nell’antica Grecia ogni città, ogni tribù, ogni fratria, ogni gente [...] e. una divinità protettrice: Atene aveva per e. Atena, Posidonia Posidone ecc. Allo stesso modo ogni γένος greco e ogni gens romana adorava un capostipite divinizzato o eroizzato: in Grecia gli Egidi Egeo, i Battiadi Batto, in Roma i Claudi Clauso, i ...
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Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva sovente il nome da un capostipite spesso fittizio.
In Grecia le g. (γένη) sembrano essere una naturale formazione [...] più ampi (tribù), ma naturalmente come gruppi di famiglie che riconoscevano un ceppo comune. La potenza della gens si basava sul possesso fondiario, anticamente proprietà gentilizia più che privata; alla g., divenuta una casta chiusa, competevano ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora in uso talora negli storici del diritto...
gentilizio
gentilìzio agg. [dal lat. gentilicius «pertinente alla gens, alla stirpe», der. di gentilis: v. gentile1]. – 1. Relativo alla gente, nel sign. storico romano, cioè alla gens, alla stirpe: nome gentilizio (anche come s. m., il gentilizio)....