Pittore (Fabriano 1370 circa - Roma 1427). Formatosi sulla pittura e sulla miniatura lombarda tardo gotica di Michelino da Besozzo e Giovanni di Benedetto da Como, fu anche attento alla contemporanea arte [...] in Laterano, affreschi con le Storie del Battista (perdute). Altre opere: il S. Francesco, opera giovanile (Fabriano, collezione Fornari); l'Incoronazione della Vergine (Parigi, collezione Huegel); la Madonna col bambino (Washington, National Gallery ...
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Architetto, scultore, pittore e miniatore (m. 1398), forse originario della regione comasca. Lavorò dal 1389 a Milano per la fabbrica del duomo, di cui fu ingegnere stabile dal 1391, impegnato nella costruzione [...] , la penetrante osservazione del mondo della natura, profondamente innovatrice - che ebbero azione determinante su artisti come GentiledaFabriano e Pisanello, e sulle scuole lombarda, boema e francese - ci sono testimoniate dai fogli del famoso ...
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Pittore marchigiano (notizie tra il 1416 e il 1429). La sua attività a Città di Castello (1416), Firenze (1420-21), Roma (1422) è nota solo attraverso documenti. Fra le attribuzioni più sicure si ricordano: [...] Camerino e la Madonna in trono e sei angeli nella prepositurale di Bibbiena. Da una formazione riminese, A. si volge verso modi del gotico internazionale affini a GentiledaFabriano e risente, seppur superficialmente, della plasticità dell'Angelico. ...
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Pittore (Firenze forse 1368 - ivi 1452), figlio di Lorenzo di Bicci. La sua vasta attività è documentata dal 1416 al 1446. Legato a uno stile tardo gotico, risente sia di Lorenzo Monaco che di Gentile [...] daFabriano. Tra le opere principali: la Madonna (1433) nella galleria di Parma e la Natività (1435) di S. Giovannino dei Cavalieri a Firenze. Autore anche di numerosi affreschi. ...
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Pittore (Ferrara tra il 1390 e il 1400 - Urbino tra il 1442 e il 1449). Soggiornò in Urbino dal 1423 alla morte. Opere firmate sono gli affreschi (datati 1437) della cappella del cimitero di Talamello, [...] (ambedue nella Gall. naz. di Urbino). Intorno a questi, in cui. l'A., probabilmente formatosi in ambiente umbro-marchigiano (GentiledaFabriano), mostra di aver raggiunto, nella maturità, un suo robusto stile non scevro dall'influsso di Giovanni ...
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Pittore (sec. 15º). Di origine trevisana, svolse la sua attività (1420-62) principalmente a Venezia. Accostatosi dapprima alla maniera di Iacobello del Fiore e di Niccolò di Pietro (Dormitio Virginis, [...] di s. Caterina, Nîmes, museo; Arcangelo Michele, Settignano, coll. Berenson) si volse poi alle soluzioni tardo gotiche di GentiledaFabriano e di Pisanello (Madonna col bambino, Venezia, museo Correr; Madonna, Bassano, chiesa di Beata Giovanna; S ...
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Pittore (n. Gubbio 1375 circa - m. 1444 circa). Formatosi nell'ambito della cultura tardogotica, seppe fondere la tradizione locale con elementi desunti dalla pittura lombarda e dalla miniatura francese, [...] sviluppando un linguaggio personale vicino alle soluzioni di L. Salimbeni e di GentiledaFabriano (Madonna del Belvedere, 1403-08, Gubbio, S. Maria Nuova; polittico di Pietralunga, 1403, Perugia, Pinac. Nazionale; affreschi in palazzo Trinci, 1424, ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] curiale Cencio, riconosceva ed esaltava l'azione restauratrice del pontefice tanto da indirizzargli l'appellativo di "tertius Romulus".
Nel 1427 M. commissionò a GentiledaFabriano quegli affreschi in S. Giovanni in Laterano che furono distrutti in ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] . L'adesione un po' impacciata alle prime esperienze di Masaccio, che vi si legge unitamente all'influenza di GentiledaFabriano, trova più facile comprensione se se ne anticipa la datazione di qualche anno in prossimità delle opere eseguite alla ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] centroitaliana legate all'estrema stagione tardogotica, incarnate da Lorenzo Monaco, Gherardo Starnina, Spinello Aretino e GentiledaFabriano: una sensibilità aperta, ma guidata da una personalità artistica assolutamente originale, che colloca ...
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