composizione
composizióne [Der. del lat. compositio -onis, "atto, operazione del comporre, e anche il modo, gli elementi di essa e il suo risultato", dal part. pass. compositus di componere (→ composito)] [...] velocità v₂, ecc. ◆ [ALG] C. di trasformazioni: lo stesso che prodotto (←) di trasformazioni. ◆ [ALG] C. di vettori: operazione geometrica su vettori per determinare il loro risultante; consiste nel riportare uno di seguito all'altro, a partire da un ...
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riferimento
riferiménto [Atto ed effetto del riferire, dal lat. referre, comp. di re- "di nuovo" e ferre "portare"] [LSF] (a) Istituzione di una relazione, di una connessione tra due o più fenomeni o [...] ] Piani di r.: v. astrometria: I 198 c. ◆ [ALG] [MCC] Sistema di r. (o, assolut., riferimento s.m.): la schematizzazione geometrica dell'ente al quale si deve considerare riferito un determinato ente o un determinato fenomeno (per es., il moto di un ...
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Euclide
Euclide [STF] [ALG] Matematico greco, vissuto ad Alessandria d'Egitto intorno al 300 a.C., che sistemò, in maniera insuperata, la matematica che s'era andata sviluppando in circa due secoli di [...] da E. nell'omonimo trattato, in cui sono precisati i concetti di raggio luminoso e della riflessione dei raggi: v. ottica geometrica: IV 383 e. ◆ [STF] [ALG] Postulato di E. delle parallele: il famoso 5° postulato nel I libro degli Elementi, secondo ...
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fuoco
fuòco [(pl.m. -chi) Der. del lat. focus] [LSF] (a) L'insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che hanno la loro manifestazione nella fiamma. (b) Per estensione, una sorgente [...] luogo a una grande concentrazione di calore, oltre che di luce, capace di incendiare oggetti combustibili ivi posti: v. ottica geometrica: IV 387 c. ◆ [GFS] F. di un terremoto: lo stesso che ipocentro del terremoto. ◆ [ELT] Metodo del fuori f., o ...
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congruenza
congruènza [Der. di congruente] [LSF] Corrispondenza fra due o più cose. ◆ [ALG] C. di numeri: relazione fra due numeri relativi interi a e b, tali che la differenza a-b è divisibile per un [...] teorema di Fermat: se p è primo e a non è multiplo di p, allora ap-1=1 (mod p). ◆ [ALG] C. geometrica: lo stesso che uguaglianza di due figure. ◆ [ALG] C. proiettiva: caso particolare di similitudine, che si ha quando il rapporto di similitudine ...
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Finito
Antonio Machì
(XV, p. 399)
Matematica del finito
Diversi filoni della ricerca matematica che mostrano particolare vitalità si possono ricondurre all'interesse per i problemi del finito. L'analisi [...] questo problema nel 1982, ma il loro metodo (detto delle basi ridotte) sembra avere un carattere più teorico che pratico.
Geometrie finite e quadrati latini
Il problema di sapere per quali n esista un numero massimo di quadrati latini n3n a due a ...
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spazio
spàzio [Der. del lat. spatium, probab. da patere "essere aperto"] [FAF] Con signif. intuitivo astratto e assoluto, il luogo illimitato in cui tutti gli oggetti materiali appaiono collocati, di [...] quale l'etere è in quiete; con la teoria della relatività speciale, lo s. torna a essere il luogo geometrico di eventi contraddistinti da tre coordinate spaziali e una temporale, la cui definizione, legata agli effettivi procedimenti di misurazione ...
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iperbolico
iperbòlico [agg. (pl.m. -ci) Der. di iperbole] [ALG] Cilindro i.(propr., cilindro a sezioni i.): cilindro quadrico tale che tutte le sue sezioni piane siano iperboli (v. fig). ◆ [ANM] Coseno [...] di esse costituisce la soluzione generale dell'equazione di Laplace). Per la definizione di esse si può ricorrere a una costruzione geometrica analoga a quella sul "cerchio unitario" di cui ci si serve per le funzioni trigonometriche, salvo che ci si ...
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piano 2
piano2 [Der. del lat. planum "pianura", neutro sostantivato dell'agg. planus] [ALG] Ente geometrico costituente l'astrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia, non incurvata, priva [...] tre punti non allineati. L'esempio più noto, e primo in ordine storico, di piano affine è il p. dell'ordinaria geometria elementare, quando si prescinda da ogni nozione di carattere metrico (per es., la nozione di distanza, ecc.); in tale modello di ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] piane del terzo ordine. Egli utilizzò per tale studio quello che oggi è noto come determinante hessiano:
Da considerazioni puramente geometriche sui punti di flesso della curva di equazione f=0 (f è in questo caso un polinomio omogeneo), Hesse, che ...
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geometra
geòmetra s. m. e f. [dal lat. geomĕtres o geomĕtra, gr. γεωμέτρης; v. geometria] (pl. m. -i). – 1. a. Chi studia, conosce e applica i principî e le regole della geometria: Euclide geomètra (Dante). b. Più comunem., professionista...
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...