Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] , la censura sulla stampa e la giurisdizione deivescovi sulle scuole e sulle università, mentre si naturalismo della rappresentazione; le figure vi sono presentate in proporzione gerarchica con l’imperatore che sovrasta tutti con la sua statura ...
Leggi Tutto
Chiesa cristiana organizzata sulla base di una gerarchia ecclesiastica che ha al vertice il vescovo, e in cui definizioni di fede e disposizioni disciplinari sono attribuite al corpo deivescovi. L'attributo [...] dai primi concili, segna il suo distacco dal papato cattolico, ma la differenzia anche, per la rigorosa fisionomia gerarchica, dal protestantesimo luterano e calvinista. Dall'anglicanesimo sono nate tre principali C.e.: quella metodista, quella di ...
Leggi Tutto
Organizzazione del laicato cattolico per una speciale e diretta collaborazione con l’apostolato gerarchico della Chiesa. Suoi precedenti si possono considerare varie associazioni cattoliche sorte in diversi [...] approvata da Pio IX (1868) e l’Opera dei congressi e comitati cattolici (1876). Dopo una grave crisi autorità ecclesiastica, specialmente dai singoli vescovi. Durante e subito dopo la non in dipendenza dalla gerarchia ecclesiastica. Attualmente l’ACI ...
Leggi Tutto
. Con l'appellativo di Chiesa cattolica apostolica romana si designa la Chiesa, ossia la società di fedeli - societa perietta, distinta dalla civile e da essa indipendente - che ripete la sua origine da [...] , per la serie ininterrotta dei sommi pontefici che risalgono al capo degli apostoli, di cui il vescovo di Roma non ha mai cessato di esercitare il potere simboleggiato nelle "somme chiavi".
Forma, organizzazione e gerarchia. Dalla società civile si ...
Leggi Tutto
MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] che a rafforzarne le basi terrene.
Dopo la chiesa feudale e la gerarchica, di fronte al saldo organismo del clero secolare e regolare, la , si liberarono dalla tutela deivescovi, lottarono contro l'invadenza dei nuovi ordini religiosi (domenicani ...
Leggi Tutto
GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
*
È il nome generico dato alla maggiore [...] esecutivo, come pure della Chiesa anglicana, di cui nomina la gerarchia, ma non può modificare le leggi senza il concorso del Parlamento ) e composta delle tre camere (Houses) deivescovi, del clero e dei laici (v. anche anglicana comunione).
Nella ...
Leggi Tutto
MOSCA (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Cirillo KOROLEVSKIJ
Giorgio VERNADSKIJ
Capitale a un tempo della Russia (R. S. F. S. R.) e della federazione delle repubbliche [...] poiché spesso la fondazione deivescovati seguiva in Russia quella dei principati. Mosca dipendeva del vescovo di Vladimir sulla Kljazma, volle concedere al suo titolare il terzo posto nella gerarchia patriarcale, come avrebbe voluto lo zar: dovette ...
Leggi Tutto
Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma [...] può avere, come s'è visto, varia importanza. Si formano gerarchie di feudali che vanno dai gradi più elevati ai più bassi: in Esercitarono così un'influenza del tutto predominante sulle nomine deivescovi, che venivano fatte allora dal clero e dal ...
Leggi Tutto
POLONIA (XXVII, p. 724; App. I, p. 945; II, 11, p. 571)
Gennaro CARFORA
Angelo TAMBORRA
Violante Nelia VALENTINI
Divisione. - Nel 1950 la suddivisione amministrativa della Polonia è stata modificata: [...] di indebolire le posizioni della gerarchia ecclesiastica esigendo, dal 9 febbraio 1953, l'approvazione da parte degli organi dello stato di tutte le nomine ecclesiastiche. Di fronte all'opposizione deivescovi, cominciarono gli arresti e i processi ...
Leggi Tutto
Fu nel vescovato di Roma fra i primi successori di S. Pietro, secondo Ireneo (Adv. haer., III, 3) il quarto; secondo Egesippo il terzo (Eusebio, Hist. Eccl., III, 29). Ireneo narra che egli conversò con [...] . C. è un energico assertore dell'ordine della chiesa, che è voluto da Dio. La gerarchia ecclesiastica è già ben definita nei gradi deivescovi, presbiteri e diaconi. La successione episcopale appare affermata e voluta da Gesù Cristo; e l'autorità ...
Leggi Tutto
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...