DEVOTI, Giovanni
Agostino Lauro
Nacque a Roma da Fabio, oriundo genovese, e da Maddalena Stella, veneziana, l'11 luglio 1744. Ricevuta l'istruzione primaria dal padre, compì gli studi umanistici dagli [...] dottrinali sulla potestà del pontefice e sul potere deivescovi. L'enfatica recensione al secondo volume delle imprimono una forte accelerazione al processo di accentramento gerarchico, prodromo di quella severa rigidità teoretica nella determinazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Zabarella
Chiara Valsecchi
Parlare di Francesco Zabarella significa, senza tema di esagerazione, tracciare il quadro della storia europea tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento; [...] eventi internazionali.
Procede al contempo la sua ascesa nella gerarchia ecclesiastica: nel 1397 è arciprete della cattedrale di Padova, ma soprattutto è dovere deivescovi, che nella Chiesa hanno ruolo di guida, così come dei professori di diritto, ...
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BERNARDO da Pavia (Bernardo Circa, Bernardo Balbi, Bernardus Balbus, Bernardus Papiensis)
Filippo Liotta
Nacque a Pavia, secondo quanto afferma egli stesso nei versi posti a chiusura della Summa decretalium [...] I le fonti materiali del diritto, la gerarchia ecclesiastica, la giurisdizione, ecc.; nel libro II Hierarchia catholica…, I, Monasterii 1913, p. 389; F. Lanzoni, Cronotassi deivescovi di Faenza, Faenza 1919, pp. 103-111; H. Kantorowicz, Das ...
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La Regione è il più importante ente territoriale substatale previsto nella Costituzione italiana. La sua introduzione nel testo costituzionale segna una delle più importanti innovazioni rispetto allo Statuto [...] dominato da un centro di polarizzazione appartenente, nella gerarchia funzionale dei centri, a un ordine molto elevato». L’ , dopo il provvedimento della Sacra congregazione per i vescovi del 12 settembre 1976, alle regioni pastorali.
Autonomia ...
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Codice civile. - Il c. c. italiano attualmente in vigore è del 1942; emanato dopo una lunga elaborazione, in uno dei periodi più agitati della nostra storia politica, esso sostituì i due c. di diritto [...] Chiesa, Norme generali, Sacra gerarchia, Laici e associazioni dei fedeli, Persone fisiche e morali nella quasi totalità ecclesiastici o religiosi con una larga partecipazione di vescovi. Ne fanno parte inoltre anche alcuni laici nella loro qualifica ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] testo, nel quale si potrebbe vedere un accenno a una gerarchia fra le diverse chiese stabilite nelle città spagnole, è troppo vago denuncino e reprimano a carico dei fedeli, laici, ecclesiastici e persino vescovi. Questo strano miscuglio di pratiche ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] al di qua e al di là degli Urali. Con la gerarchia ecclesiastica si rafforzava anche l'ordine interno dello stato, la legalità in lui il supremo giudice; i vescovi venivano trasformati in veri delatori dei loro sottoposti. Queste riforme religiose di ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] tung e nel Chih-li, ed ebbe poi il vescovato di Pechino, rimanendo in Cina oltre 30 anni.
dei re di Chou nel periodo della loro maggiore potenza (sec. IX e VIII) non corrisponde affatto a quella pittura di civiltà raffinata e di riti e di gerarchie ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] cattolica varî privilegi.
Esiste in Polonia una triplice gerarchia cattolica, secondo i tre riti latino, ruteno e si diffondeva rapidamente. L'esempio dei due re e della regina Bona trovava non pochi imitatori: il vescovo primate Jan Laski, il cui ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] più importanti sono da segnalare: la Storia di Eraclio del vescovo armeno Sebeos (testo armeno e trad. russa di Patkanian .; sulla navata, al di sopra delle immagini dei santi figurarono, gerarchicamente disposte, le dodici grandi feste della Chiesa, ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...