MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] anche il fatto che, quale rappresentante dei loro interessi religiosi e capo della loro gerarchia ecclesiastica, la Sublime Porta non riconobbe state chiuse totalmente le scuole bulgare, allontanati i vescovi e i preti esarchisti, mutati i nomi e i ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] inflitti dalla S. Sede a vescovi veneti; intralci alla libertà d'elezione dei conventi di questo o quel punto non vale più la saviezza calcolatrice di Botero quanto la gerarchia di valori fulmineamente indicata da Pascal a dir del quale se un ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] professionale e la consistenza dei patrimoni familiari creavano nuove e più mobili gerarchie, solo in parte coincidenti introdurre novità ed anzi a dissimulare, come facevano gli altri vescovi del Dominio veneto e di tutto il mondo, giacché l' ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] aveva definiti in un'accorata missiva inviata nel 1426 al vescovo di Trento (11).
L'altra ingombrante fonte di autorità gerarchia sociale.
Lo stile dell'avogaria non poteva non essere influenzato dalla molteplicità delle voci dei soggetti ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] tra le res che non si modificano con il cambiamento dei singoli componenti - sia in autori più tardi, come dal pontefice o dal vescovo metropolita.
Nel secolo XII questo termine si intendono tutte le gerarchie, dal padre di famiglia al principe ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] classica e insieme sembrava dissolvere una distinzione gerarchica tra vescovo e pontefice – veniva così condotto verso Francone 1768, p. 210.
94 Ibidem, pp. 288-289.
95 C. Beccaria, Dei delitti e delle pene, a cura di F. Venturi, Torino 1978, pp. 29- ...
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La storia delle Universita pontificie romane 1861-2011
Paul Gargaro
Norman Tanner
Introduzione
1
Le università pontificie2 sono istituti universitari fondati o approvati dalla Santa Sede per lo studio [...] al Santo Padre, al concilio anche i vescovi chiesero l’aiuto dei professori per preparare le discussioni teologiche.
I affermare che] alla Gregoriana e all’Angelicum il principio gerarchico è più presente [mentre] nelle altre università il principio ...
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Imperi
Stefan Breuer
Concetto e tipologia
Definizione
Il termine 'impero' è usato in due accezioni. In quella più ampia, che è anche la più diffusa, esso designa una formazione in cui un gruppo politico [...] l'introduzione di una gerarchia meritocratica articolata in diciotto gradi; l'unificazione dei pesi e delle misure sviluppa un proprio apparato accentuando l'autorità del papa sui vescovi, tanto più importante diventa il controllo sul centro del ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] qui siano collocati al termine della gerarchia delle fonti, alla quale la corte dei pari doveva attenersi, come diritti nei comitale e titolari di un vasto patrimonio, comprendeva anche vescovi, vassalli del re o dello stesso signore, cavalieri, ...
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Guido Melis
Abstract
Con l’editto di Racconigi (18.8.1831) Carlo Alberto istituisce nel Regno di Sardegna un Consiglio di Stato alle dirette dipendenze del sovrano. Nel 1859 una prima riforma attribuisce [...] – «ben quattro rappresentanti dei ceti privilegiati, ossia due cavalieri della S.S. Annunziata e due vescovi», con possibilità per il sovrano gerarchia delle fonti di diritto e il valore delle fonti anteriori, la costruzione – alla luce dei ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...