La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] ai lavori) si riuniva al fine di ribadire l’indissolubilità del legame spirituale e giuridico deivescovi con Roma, e la loro subordinazione gerarchica nel quadro dell’unità della Chiesa.
La breccia aperta nelle mura aureliane presso Porta Pia ...
Leggi Tutto
Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] avrebbe potuto «svolgere la sua azione»8. Le risposte deivescovi veneti non furono uniformi. Il patriarca di Venezia dichiarò rapporto complesso e in molti casi conflittuale con la gerarchia ecclesiastica e quella parte del mondo cattolico incline ...
Leggi Tutto
Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] con le tradizionali regioni geografiche) vi erano vescovi più sbilanciati in senso antifascista e altri considerati più vicini sia al regime del ventennio sia perfino alla Rsi. Agli occhi deigerarchi e dei funzionari di Salò, tuttavia, il tono ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] . Sicuramente più ridotto fu invece il numero deivescovi che si ispirarono a queste posizioni: nel 1869 Ginsborg, Einaudi, Torino 2007, pp. 423-450.
A. Gambasin, Gerarchia e laicato in Italia nel secondo Ottocento, Antenore, Padova 1969.
A. ...
Leggi Tutto
Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] ogni occasione per ridimensionare il potere e l'autonomia della gerarchia romana. Carafa stabiliva dunque un nesso tra riforma della abusi ecclesiastici, dal cumulo dei benefici alla non osservanza della residenza deivescovi, dalle esenzioni e ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea deivescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] e sulla figura deivescovi. Era l’Ac, piuttosto, la vera organizzazione capace di rappresentare un’istanza unitaria. Non si trattava solo dei numeri, pur impressionanti, che riusciva a organizzare, ma della sua struttura gerarchica autonoma, che ...
Leggi Tutto
ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] sfavorevoli. Un conflitto impostato sul terreno della gerarchia ecclesiastica avrebbe offerto a Zaccaria un valido argomento venuto a mano a mano identificando col problema dei rapporti religiosi deivescovi di Roma con i sovrani di Costantinopoli. ...
Leggi Tutto
Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] gran parte delle gerarchie vaticane e della Cei, vide di nuovo come protagonista Bartoletti, che si rese interprete dello scarto tra la situazione politica, culturale ed ecclesiale dell’Italia degli anni Settanta e le reazioni deivescovi italiani e ...
Leggi Tutto
La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] quello di chi ritiene di essersi ulteriormente innalzato nella gerarchia sociale e politica con la conversione24. Non vi sono di controllare le elezioni deivescovi di Roma, e di mantenere il controllo dei patrimoni donati alle chiese titolari ...
Leggi Tutto
Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] chierici e laici, poi all’interno del clero stesso, con l’apparizione delle figure deivescovi. Durante il regno di Costantino nuove distinzioni gerarchiche furono introdotte, secondo Giannone, a imprimere una svolta nella storia interna alla Chiesa ...
Leggi Tutto
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...