GERUNDIO (dal lat. gerundium, da modus gerundi, modo di indicar l'azione senza particolari di tempo, fr. gérondif; sp. gerundio; ted. Gerundium; ingl. gerund)
Giacomo Devoto
Forma intermedia fra il participio [...] libri "del libro da leggere"; la prima quasi del tutto soppiantata dalla seconda nell'età classica. Nelle lingue romanze il gerundio risorge, non più come soluzione di un participio, ma in sostituzione di una proposizione retta da cum: cum in ius ...
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Processo per cui un elemento grammaticale diventa, nel corso dell’evoluzione di una lingua, un elemento lessicale; sono esempi di d. i participi divenuti veri e propri aggettivi o sostantivi (affascinante, [...] cantante, dipinto, imputato), gli infiniti e i gerundi sostantivati (dovere, piacere; laureando, reverendo), le forme verbali sostantivate (il credo, il pagherò) ecc. ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] editore ha scelto di rendere, mediante l’inserzione di una virgola, come un anacoluto, potrebbe in realtà essere integrato nel gerundio (Turno vedendo quel volto):
(39) Turno, vedendo quel volto così fatto e pieno di lagrime, l’amore lo conturbava, e ...
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dire (Dicere)
Riccardo Ambrosini
1. Il verbo - a prescindere da ‛ essere ', di cui il solo è ne supera tutte le attestazioni - è, insieme con ‛ vedere ', il più frequente della Commedia: vi appare circa [...] ; nell'imperf., 6 dicean a 1 dicevan; inoltre 37 dicea, 8 diceva - sia di I che di III pers. -, 1 dicevi. I gerundi sono 35 (33 dicendo, 1 dicend', 1 dicendomi). Fra le altre attestazioni si ricordino 5 dicesse, 1 dicessi, 6 dicesti, 5 disser, mentre ...
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oltraggio
Antonio Lanci
Sostantivo usato esclusivamente nella Commedia e nel Fiore, e sempre in rima; è frequente la locuzione ‛ fare oltraggio '.
Nel senso etimologico di " ciò che va oltre ", quindi [...] (Barbi, in " Bull. " XII [1905] 274, e XI [1904] 51 n.). " Molto gentil sentimento, oppresso dal peso di tre gerundi ", aveva annotato l'Andreoli; e già il Tommaseo: " Qual Poeta oserebbe oggidì nel verso medesimo questo vedendo ed essendo veduto? ma ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] e alla frammentazione, con prevalenza di periodi monoproposizionali e frasi nominali e larga presenza di modi impliciti (participi, gerundi), che favoriscono la brachilogia. Sul piano del lessico, se si evidenzia in generale la preferenza per voci ...
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MUNDA-MON-KHMER, LINGUE
Wilhelm Schmidt
Le lingue Munda-Khasi-Mon-Khmer, oggi comprese sotto il nome comune di "lingue austroasiatiche", costituiscono l'ultimo avanzo d'una grande famiglia linguistica, [...] di causativi, la (na) formatore di aggettivi e participî (perfetto passivo), ma formatore di participî (presente e gerundî). In molti casi il carattere funzionale del prefisso può essere riconosciuto soltanto mediante la comparazione delle singole ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] interiori, i fusi; i participi divenuti aggettivi o sostantivi, come dilettante, tangente, stretto, dipinto ecc.; i gerundi sostantivati del linguaggio musicale, crescendo, diminuendo ecc.; le forme verbali sostantivate, il credo, un pagherò (vaglia ...
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Linguaggi specialistici
Riccardo Gualdo
La definizione di linguaggi specialistici è forse quella oggi più in uso, ma non è certo l’unica e non ancora quella su cui concordano tutti gli studiosi (Gotti [...] testi tecnici contro il 28% nei testi ‘generali’), e all’uso di forme indefinite (participi presenti e passati, gerundi, infiniti, anche allo scopo di eliminare o ridurre i costrutti relativi); alla deagentivizzazione, ossia l’intento – di lontana ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] grande il romore e ’l tumulto, ch’apena si potea udire il suono del tuono
Si noteranno: l’uso insistito del gerundio; le costruzioni «piacque a Dio [...] il quale volle» («piacque a Dio di volere»), con la dichiarativa introdotta dal pronome relativo ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...