Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] Silvia, un lieto fine pressoché isolato nell'opera di T., che è presentito sin dal principio.
Tutt'altra cosa la Gerusalemmeliberata. Sincera fu la religiosità del T. uomo, ma egli sentì Dio sempre come desiderio, non come possesso; tuttavia non osò ...
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Pittore (Venezia 1683 - ivi 1754), figlio di Giacomo, scultore e intagliatore in legno. L'espressione artistica di P. fu frutto di straordinaria intensità di sentimento, non diluita, ma volutamente concentrata [...] pastorale (1740 circa, Chicago, Art Institute) e Passeggiata campestre (1745 circa, Colonia, Wallraf-Richartz Museum). Della pregevole produzione di disegni, ricordiamo quelli da cui M. Pitteri trasse le incisioni per la GerusalemmeLiberata (1745). ...
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Pittore, scultore e disegnatore (Roma 1781 - ivi 1835). Figlio di un modellatore di statuette, cominciò esercitandosi nell'arte paterna (gruppi di terracotta, più tardi, sono conservati nel Museo di Roma). [...] G. Berneri, 1823) e a episodî di storia greca e romana, P. illustrò l'Eneide (1811), la Divina Commedia (1826), la GerusalemmeLiberata (1827), l'Orlando Furioso (1829) e, rimasto incompiuto per la morte, l'Asino d'oro di Apuleio. Del figlio Achille ...
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Umanista (Barga 1517 - Pisa 1596). Ebbe giovinezza avventurosa; dal 1546 al 1548 insegnò latino e greco a Reggio Emilia; chiamato nel 1549 all'univ. di Pisa, v'insegnò fino al 1586 e poi di nuovo dal 1592. [...] latino ebbe grande e meritata fama per la squisita eleganza dei suoi versi. Il Tasso, per aiuti nella revisione della Gerusalemmeliberata, si rivolse (1575) anche a lui, che si era accinto a un poema latino sul medesimo argomento (Syrias, in 11 ...
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Poeta dialettale (Milano 1714 - ivi 1780). Fu amico del Parini e col marchese Imbonati fu tra i restauratori dell'Accademia dei Trasformati. Le sue doti sono un'arguzia serena e una felicità di tono mirabili. [...] Del 1741 è la raccolta da lui curata, Lagrime in morte di un gatto, e del 1744 le Rimm milanes; lasciò 6 voll. di Rime toscane e milanesi (1744-79), La Gerusalemmeliberata trasvestita in lingua milanese (1772) e una raccolta di novellette in versi. ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] e non tanto per i suoi scritti d'argomento letterario (oltre alle ricordate lezioni dantesche scrisse: Considerazioni sulla Gerusalemmeliberata, Postille e correzioni al Furioso) quanto per essere stato praticamente il primo a scrivere di scienza in ...
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Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599). Studiò a Cambridge, dove si legò d'amicizia con G. Harvey, dedicandosi poi agli studî classici (soprattutto Platone, nell'originale e attraverso i neoplatonici [...] , ma mira a far opera di esaltazione nazionale e religiosa, per cui S. è assai più vicino allo spirito della GerusalemmeLiberata che anche imita. Gli episodî si succedono senza intimo legame, e le armoniose stanze (otto pentametri giambici e un ...
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Pittore e incisore (Lubecca 1789 - Roma 1869). Convinto del fine morale dell'arte, O. professò nella sua opera un recupero degli antichi maestri (Giotto, Perugino) per un ritorno a una purezza di sentimenti [...] affreschi di casa Bartholdy (1816), ora nella Nationalgalerie di Berlino, e quelli del Casino Massimo al Laterano a Roma (1817-27), in cui O. eseguì le scene ispirate alla GerusalemmeLiberata. Dipinti e disegni di O. sono in molti musei tedeschi. ...
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Filologo e critico italiano (Ferrara 1915 - Firenze 1995); prof. univ. dal 1952, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pavia e in quella di Firenze. I suoi saggi fondono una metodologia aperta alle [...] alfieriano (1º vol., 1964). Ricche di notazioni assai fini le sue edizioni commentate dell'Orlando furioso (1954), della Gerusalemmeliberata (1956) e delle opere di A. Manzoni (1962). Tra i suoi volumi posteriori ricordiamo: Dante, Manzoni e altri ...
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argante
s. m. [der. di argano, raccostato al nome del guerriero saraceno Argante, personaggio della Gerusalemme liberata e della Gerusalemme conquistata di T. Tasso]. – Nella scenotecnica del passato: 1. L’incaricato di far scendere nella...
giardino
s. m. [dal fr. jardin, ant. gart, jart, dal germ. *gart o *gardo (cfr. ted. Garten, ingl. garden)]. – 1. Terreno, per lo più cinto di muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione...