. Con l'appellativo di Chiesa cattolica apostolica romana si designa la Chiesa, ossia la società di fedeli - societa perietta, distinta dalla civile e da essa indipendente - che ripete la sua origine da [...] istituita, perché i suoi membri siano perfetti com'è perfetto il loro Padre celeste (Matt., V, 48), o, come dice S. Paolo, "per santificarla soggetti: a) il patriarcato residenziale latino di Gerusalemme; b) tutte le sedi residenziali dei paesi che ...
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È collocata come ultima fra le lettere di S. Paolo nell'ordine comune del Nuovo Testamento: e idealmente può essere considerata come un anello di congiunzione tra l'epistolario paolino e il Vangelo di [...] da Mosè per ordine divino è superato da un tempio ideale celeste, nel quale Cristo fu fatto degno di penetrare, e nel quale potranno entrare - a differenza del santuario di Gerusalemme - tutti i fedeli da lui santificati.
Parrebbe volersi dall'autore ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] per trattative i luoghi santi, vi s'incoronò re di Gerusalemme (1228-29), tornò nel regno dove intanto il papa aveva colore delle nubili, e specialmente delle giovinette, è il verde o il celeste; il colore delle vedove il marrone o il nero. Ad essa si ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] (20 a. C.-50 d. C. circa) e in Flavio Giuseppe di Gerusalemme (37-97 d. C. circa). Filone fu pensatore profondo che in una di Fidia, per cui il mortale è elevato quasi nella sfera celeste; dovunque è la serenità per così dire sofoclea, anche quando ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] cui inclinazione alla poesia (Il re bambino, 1990; Il dire celeste, 1993) è davvero inseparabile da quella narrativa (È un rosseggiar 'occhi del deserto' e che il suo paese diventi una nuova Gerusalemme. Sull'esempio di A. Okai (n. 1941), in Ghana ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] : i monumenti di allora mostrano la vacca, assunta a divinità celeste, identificata a Sothis; l'animale sacro 'Eš è diventato uomo scossa dal temporaneo successo che il re Amalrico I di Gerusalemme (v.) ottenne contro di lui. Al nipote e successore ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Cristo Pantocratore nella sua gloria, in mezzo al suo corteo celeste; sull'abside, la Madonna, e tutt'intorno al piena di scene campestri e di ricordi mitologici (manoscritto di Gerusalemme). Tuttavia, qui come in tutta l'arte cristiana d'Oriente ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] - con colori a tempera, non più cotti, in ricca gamma (celeste, giallo, rosso, rosa e bianco), applicati in toni diversi, con della madre, Adelaide di Monferrato, con Baldovino re di Gerusalemme. E l'ammiraglio Giorgio d'Antiochia, fu l'esecutore ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] pittura; per esempio, l'ideogramma atl, tinto in verde-celeste, significava acqua, in rosso, sangue. Per apprezzare il vero e locale. Se il Pesado traduceva la Bibbia e la Gerusalemme Liberata del Tasso, rifaceva, peraltro, Lamartine e Manzoni; e ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] quella di ben dieci re di Cipro. Il re Manasse di Gerusalemme si affrettò pure a portargli il suo tributo. Assicuratesi così le agli altri dei alla grande assemblea che ha luogo nella sala celeste già piena dei grandi dei che reggono il mondo. Essi ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...