AMATO di Montecassino
Anselmo Lentini
Esponente tra i più segnalati di quella fioritura anche letteraria che caratterizzò la vita del celebre monastero cassinese nel sec. XI sotto l'abate Desiderio. [...] uomini migliori: Desiderio, Alberico, Alfano, Pietro Napoletano, ecc.
L'opera sulle dodici pietre preziose e la città celeste di Gerusalemme si riferiva certo alla nota visione dell'Apocalisse (XXI, 10-20): un argomento assai caro al Medioevo. Forse ...
Leggi Tutto
FERRARI, Giuseppe
Maria Celeste Cola
Nacque il 21 dic. 1843 a Roma da Giuseppe e da Maddalena Micontelli. Nel 1863 si iscrisse ai corsi dell'Accademia di S. Luca, divenendo allievo del ritrattista A. [...] quale era socio, con il dipinto Ebrea tunisina, partecipando a quella dell'anno successivo con Sognatori girovaghi, Costume di Gerusalemme, Studio di testa e Ragazza ebrea.
Dopo un breve soggiorno londinese, compiuto nel 1883 per esporre Uno studio ...
Leggi Tutto
Mediterraneo
Adolfo Cecilia
Termine usato per indicare un mare quasi completamente circondato da terre. D. evidentemente aveva ben chiaro il significato del termine, come appare da un passo della Quaestio [...] , meglio da ovest a est, che lo stesso cerchio celeste che rappresenta l'orizzonte per la sua estremità occidentale è estremo occidentale. Ma basta pensare alla reciproca posizione di Gerusalemme (v.) e delle Colonne d'Ercole nella geografia dantesca ...
Leggi Tutto
Zodiaco
Emmanuel Poulle
Circolo massimo della sfera celeste, del quale il Sole occupa, giorno dopo giorno, i diversi punti. Lo Z. coincide con l'eclittica: mentre quest'ultimo termine designa un'astrazione [...] Virgilio, è determinato dal fatto che, agli antipodi di Gerusalemme, l'orientamento è quello dell'emisfero australe ed è senso con il nome di Z. è anche designata quella banda di sfera celeste - larga sei gradi al di sopra e sei gradi al di sotto del ...
Leggi Tutto
Religione
Insieme dei principi e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana, ossia la società di fedeli che, distinguendosi da tutte le altre comunità cristiane (➔ cristianesimo), ha per capo visibile [...] grazia santificante, siano perfetti com’è perfetto il Padre celeste; la cattolicità è la vocazione universale della Chiesa, derivata popoli sono soggetti il patriarcato residenziale latino di Gerusalemme; tutte le sedi residenziali dei paesi che sono ...
Leggi Tutto
Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il [...] Chiesa, cioè della Teologia (Beatrice), e pervenire alla beatitudine celeste e all'unione con Dio, che è il fine ultimo per dispone intorno a un asse ideale che parte dal centro di Gerusalemme e, attraverso la voragine infernale che si apre sotto la ...
Leggi Tutto
IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] , e forse ciò che resta senza spiegazione è proprio l'essenziale. C'è bisogno del fascino della Gerusalemme terrestre, copia della celeste, della spinta delle immagini della mentalità collettiva accumulate intorno a essa. "Che cos'è la crociata senza ...
Leggi Tutto
MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] ma anche l'intenso e unito fondo azzurro e il "padiglione celeste" che si trovano già nei ricordati musaici di Ercolano. Ma che decorano l'interno della moschea di Omar in Gerusalemme (archi ornamentali e motivi vegetali sviluppantisi da vasi). ...
Leggi Tutto
MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] (dice il profeta) nelle visioni notturne, ed ecco venire con le nubi celesti un come figlio d'uomo, e giunger sino all'Antichissimo (Dio); a o 49 anni è chiaramente il tempo che va dalla presa di Gerusalemme (587-6 a. C.) al decreto di Ciro (538) che ...
Leggi Tutto
GEODESIA (XVI, p. 589)
Antonio Marussi
Sguardo generale. - Se la conoscenza delle fondamentali proprietà geometriche dello spazio tridimensionale nel quale hanno sede i fenomeni studiati dalla g. già [...] del campo di studi della g. ad altri corpi celesti, ai quali vengono applicati ove possibile i metodi di gravitational field and figure of the Earth (trad. dal russo, 1960), Gerusalemme 1962; W. M. Kaula, Theory of satellite geodesy, New York 1966 ...
Leggi Tutto
celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...