carte geografiche
Osvaldo Baldacci
. D. non dichiara esplicitamente di avere consultato c. geografiche regionali o generali, sebbene dimostri specifica diligenza nello studio della sfera terrestre (palla, [...] Cv III V 10 ss.) e della sfera celeste. Egli inoltre ha posto particolare cura nel rendersi conto , detta Bocca Antiboli, in Tolomeo è a 148° 30'; la differenza di longitudine con Gerusalemme è di 82° 30' e non di 90°. Infine, mentre per D. da Cadice ...
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MORARDO, Gaspare
Paolo Cozzo
MORARDO, Gaspare. – Nacque a Oneglia il 7 marzo 1736 (ma nello Stato di servizio dei professori dell’Università di Torino l’anno di nascita risulta essere il 1738).
Allievo [...] ragione etica dimostrativa (Torino 1780), dove definiva «sovrumana e celeste» la «dignità e l’eminenza del carattere» del papa sardi re di Sardegna e abusivamente re di Cipro e di Gerusalemme al popolo piemontese umiliata a papa Pio VII (Roma 1800), ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La ricezione dell'alchimia araba in Occidente
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Verso la metà del XII secolo iniziano [...] il quale, tornato ad Amburgo dopo un viaggio a Gerusalemme, prende a glorificarsi pubblicamente dicendosi capace di convertire il le cose del mondo sublunare e le forze di natura celeste emanate dai pianeti. La corrispondenza tra i metalli e i ...
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ordine
Federigo Tollemache
Guy Dominique Sixdenier
In quanto concetto prevalentemente filosofico, o. ricorre assai spesso nel Convivio e nella Monarchia; con una certa frequenza ricorre nel Paradiso [...] 1. In Pg XXI 41 il riferimento è all'o. del mondo celeste. Nel confrontare bellezza fisica e bellezza morale, la voce o. viene usata certezza se questi sacerdoti sono i ministri del Tempio di Gerusalemme (tra i Farisei potevano essercene) oppure se l' ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] tra questi vi fu M., che emigrò dapprima ad Acri e a Gerusalemme e poi in Egitto, ad Alessandria e al Cairo. Nel 1185, di quei funzionari che riproducono la scala gerarchica celeste. Questa impostazione si riscontra anche nella premessa, ...
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Amiatinus, Codex
L. Speciale
Manoscritto decorato della Bibbia, di origine inglese, appartenuto alla basilica romana di S. Pietro; databile ante 716, venne probabilmente realizzato verso la fine del [...] una schematica rappresentazione del Tabernacolo del tempio di Gerusalemme e tre diagrammi che riportano la divisione della che presenta il Salvator Mundi al centro di un globo celeste circondato dalle figure degli evangelisti e dei quattro viventi; ...
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VALENTI, Ludovico. –
David Armando
Nacque a Trevi il 27 aprile 1695 da Alessandro, conte di Riosecco, e da Maria Paolina Venturelli, nobile di Amelia.
Si trasferì in giovane età a Roma per compiere [...] anni successivi figura la censura della Vita mirabile, e dottrina celeste di S. Caterina Fiesca Adorna, attribuita a Cattaneo Marabotto concistoriali. Fu sepolto nella chiesa di S. Croce in Gerusalemme, al cui titolo era stato traslato il 20 dicembre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Astronomia e religione: sul controllo del tempo
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Occidente latino il dibattito tra [...] a studiare i moti dei due astri lungo la sfera celeste e ad adottare modelli matematici per prevederne il corso. I abbiano eletto un luogo sacro per eccellenza, quella Gerusalemme posta al centro delle rappresentazioni cartografiche medievali, questa ...
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MARCHESI, Giuseppe, detto il Sansone
Barbara Di Meola
Nacque il 30 luglio 1699 a Bologna. Soprannominato Sansone a causa della massiccia corporatura, fu allievo di A. Milani, dal quale mutuò la grande [...] centrale allo svolgimento della scena principale o a una gloria celeste. Il primo catino dall'ingresso ospita il Miracolo della Vallicella tempera di soggetto prettamente arcadico tratte dalla Gerusalemme liberata, raffiguranti La storia di Armida ...
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PELLEGRINO da Falerone, beato
Luca Marcelli
PELLEGRINO da Falerone, beato. – Nacque probabilmente sul finire del XII secolo, ma nessun documento permette di circostanziare anno e luogo di nascita.
La [...] negli Actus, è il viaggio che Pellegrino avrebbe compiuto a Gerusalemme, ragionevolmente prima della cessione della stessa da parte del sultano di peregrinus mundi, il cittadino del regno celeste che preferisce la precarietà della vita «in ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...