NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] " di Giannozzo Manetti alla luce di una ricognizione delle fonti documentarie, ibid., pp. 111-18; S. Simoncini, Roma come Gerusalemmeceleste nel Giubileo del 1450. La "renovatio" di Nicolò V e il "Momus" di Leon Battista Alberti, ibid., pp. 322 ...
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Relazioni internazionali
Carlo Maria Santoro
Definizioni
Oggetto della disciplina politologica delle 'relazioni internazionali' è lo studio della politica internazionale. La politica internazionale [...] e dell'illusione. Sono gli alfieri dell'ignoto, dell'esoterico e perfino del suicidio rituale, della Nuova Gerusalemme o della GerusalemmeCeleste in terra.
Dall'Impero universale degli Accadi nel terzo millennio a.C. fino ai Cinesi della dinastia ...
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PORTALE ISTORIATO
Y. Christe
L'idea di ornare l'ingresso di una chiesa con una decorazione sontuosa, intesa a fare immediatamente percepire l'importanza del luogo cui si accede, è documentata già nel [...] all'altra invenzione romanica: il capitello istoriato, documentato già intorno al 1030 nella torre-portico, configurata quale Gerusalemmeceleste, di Saint-Benoît-sur-Loire. La datazione dei 'primi' p. figurati - quello del nartece dell'abbazia di ...
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Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] dell'immaginario medievale europeo, l'umanità inizia la propria vicenda in un giardino e la conclude in una città, nella Gerusalemmeceleste del libro di Isaia e dell'Apocalisse: "Il futuro eterno dell'umanità, la cornice in cui si collocano i suoi ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] (Es 25,10-22) e del tempio (1 Re 6), e rivela le misure della Gerusalemmeceleste (Ez 40-42; Ap 21). La città di Vałaršapat, novella Gerusalemme, prenderà poi il nome di Ēǰmiacin (‘è disceso l’Unigenito’), proprio in ossequio alla teofania narrata ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] per la strage di Tessalonica74. Soltanto Ambrogio può, pertanto, condurre l’imperatore sino all’ingresso nella Gerusalemmeceleste, nel regno eterno di Dio75, scaturigine metafisica dell’Impero. Insieme con Costantino, l’archetipo dell’imperatore ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] in cui vivere: dal giardino dell'Eden di Adamo ed Eva, descritto dalla Bibbia come luogo di felicità assoluta, alla Gerusalemmeceleste, che l'Apocalisse di San Giovanni descrive "brillante d'oro e adorna di zaffiri". Nella Grecia del 5° secolo a ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] , due dei quali presentano aperti i libri in cui sono iscritte le opere dei risorti. L'aggiunta, sulla sinistra, della Gerusalemmeceleste indica che il g. universale di Ap. 20, 11-15, conformemente all'uso medievale, probabilmente a partire da s ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] rivestito di decorazione musiva, e ampliato in un vano più ampio (in origine decorato da mosaici rappresentanti la Gerusalemmeceleste) in asse con l'ingresso, dove probabilmente erano posati il sarcofago della principessa (m. nel 354) e quello ...
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Utopia nell’architettura
François Burckhardt
Burghart Schmidt
La città ideale
Da lungo tempo esiste, nella storia della cultura occidentale, una stretta connessione fra architettura e utopia. È consuetudine [...] il cristianesimo. La Rivelazione di Giovanni con cui si chiude il Nuovo Testamento, là dove parla della discesa della Gerusalemmeceleste (Apocalisse, 21, 10 e sgg.), contiene un bellissimo e suggestivo passo sull’utopia architettonica.
L’utopia come ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. di tempo). – 1. Edificio sacro, luogo...