Figlio (1217-1253) di Ugo I e di Alice di Champagne, successe al padre nel 1218 e fu sotto la reggenza della madre e dello zio Philippe d'Ibelin sino al 1228, quando Federico II, sbarcato a Cipro durante [...] imperiali, tanto che il regno di Cipro si sciolse dai legami di vassallaggio verso l'impero. Nel 1246 E. fu investito del potere della Siria, col titolo di signore di Gerusalemme. Nel 1248-49 accompagnò nell'impresa di Damietta Luigi IX di Francia. ...
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Ultimo re (598-587 a. C.) dello stato ebraico di Giuda. Era figlio di Giosia, anche se non suo successore immediato, ed ebbe da principe il nome di Mattania, poi cambiato in quello di S. dal sovrano babilonese [...] consigli del profeta Geremia, si avvicinò all'Egitto, provocando la reazione di Nabucodonosor. Dopo lungo assedio, la capitale Gerusalemme cadde e S. fu fatto prigioniero. Condotto dinnanzi al re babilonese, questi fece uccidere i suoi figli sotto i ...
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Industriale e pensatore politico, detto le père E. (Parigi 1796 - ivi 1864). Uscito dall'École polytechnique, lavorò in una banca; nel 1822 si avvicinò al Saint-Simon, di cui divenne ardente e fedelissimo [...] che se ne staccò poco dopo. Allora egli mutò la scuola in una setta religiosa. "Pontefice della Nuova Gerusalemme", manifestò pretese messianiche, attaccò il matrimonio tradizionale e si procurò molte ostilità con le sue teorie sui rapporti sessuali ...
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Incoronazioni
JJürgen Petersohn
Secondo la tipologia stabilita da Carlrichard Brühl (1982, pp. 2 ss.), nei rapporti pubblici di un monarca con le insegne della corona si devono distinguere differenti [...] seconda moglie Iolanda di Brienne, che in quell'anno fu incoronata a Tiro e alla quale spettavano i diritti sul Regno di Gerusalemme, i quali dopo la sua morte, il 5 maggio 1228, furono trasferiti al figlio Corrado IV, nato dalle nozze con Federico ...
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Imperatore romano (n. presso Rieti 9 - m. Cutilie, Sabina, 79). Ricoperse le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; alla morte di Nerone si trovava in Giudea, col compito di sottometterla. Fu acclamato [...] insorti nella Germania Settentrionale e nella Gallia (fine 70). Nello stesso anno il figlio di V., Tito, conquistò e distrusse Gerusalemme. V., che si era trattenuto in Egitto, venne a Roma e iniziò la sua opera mirante a rinnovare la potenza di ...
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Giordania
Stato dell’Asia sudoccidentale, nel Vicino Oriente; confina a N con la Siria, a N-E con l’Iraq, a S-E e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] , firmata al Cairo da Nasser e da Husain: nel conflitto (5-10 giugno) la G. perse la parte araba di Gerusalemme (che Israele annetté di fatto) con il territorio più fertile e irriguo, quello della Cisgiordania, caricandosi di un ulteriore e cospicuo ...
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TIRO
JJean Richard
Quest'antica città, che i franchi chiamavano Sur (oggi Sour, Libano), metropoli della provincia della Fenicia I in epoca bizantina, divenuta poi la base marittima degli Omayyadi, [...] Nuove comunità religiose vennero a stabilirsi in città, fra cui le monache dell'abbazia femminile di Notre-Dame la Grande di Gerusalemme, che prese il nome di Notre-Dame di Tiro. Anche i genovesi e i pisani possedevano le loro chiese nei quartieri ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] la sua teologia e va a trovare Pietro perché, se da una parte vuole affermare la sua indipendenza dalla Chiesa di Gerusalemme, dall’altra desidera conoscere meglio la memoria di Gesù. Per capire dove sono andati gli altri apostoli se non sono più ...
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Imperatore romano (Roma 39 - Cotilia 81), Figlio di Vespasiano, quando il padre fu eletto imperatore nel 69, egli divenne Cesare. Aveva già partecipato a varie campagne, fra queste la guerra giudaica, [...] , già acclamato imperatore, in Egitto. Avuto l'incarico di porre termine alla guerra giudaica, iniziò (70) l'assedio di Gerusalemme; la resistenza dei Giudei fu disperata e durò ben cinque mesi. Anche il Tempio, forse contro la volontà del vincitore ...
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Figlio (n. tra il 1051 e il 1058 - m. 1111) di Roberto il Guiscardo e di Alberada di Buonalbergo, dopo aver partecipato alla campagna dell'Epiro contro i Bizantini insieme col padre, alla morte di questo [...] dagli altri capi. Dopo che Raimondo di Saint-Gilles, conte di Tolosa, pretendente anch'egli al principato, fu partito per Gerusalemme come capo dell'esercito, difese Antiochia dalle pretese dei Bizantini e poi dagli Arabi di cui subì per due anni la ...
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eliminazione mirata
loc. s.le f. Soppressione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ è certo che le vittime degli shaid, le vittime delle «eliminazioni mirate» di [Ariel] Sharon, le ha uccise l’odio. E l’odio, in Palestina,...
gerosolimitano
geroṡolimitano (non com. geroṡolomitano, ant. ieroṡolimitano) agg. [der. del nome lat. di Gerusalemme, Hierosoly̆ma]. – Di Gerusalemme: ordine g., ordine militare e religioso di s. Giovanni di Gerusalemme, detto poi dei Cavalieri...