Erudito (Milano 1778 - ivi 1861); laureato in medicina, si consacrò alle lettere; felice traduttore dal tedesco e librettista fecondo (La gazza ladra, per Rossini, 1817), il suo nome è legato soprattutto a un'acuta e vasta produzione filologico-lessicale (Voci e maniere di dire italiane additate ai futuri vocabolaristi, 1838-40; Lessigrafia italiana, 1843; Supplimento ai vocabolari italiani, 1852-57). ...
Leggi Tutto
CHERUBINI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano il 5 marzo 1789 da Giuseppe, compositore di stamperia, e da Maria Repossi. Come si legge nella Vita mea - scritta tra l'estate del 1848 e il febbraio [...] Reale stamperia" nel 1805, l'anno seguente vi fu nominato correttore.
Dal 1808 al 1815, su invito di Giovanni Gherardini, collaborò con il Paganini al Giornale italiano. Scrisse in seguito anche sulla Biblioteca italiana e sulla Rivista europea, ma ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] da Casati ai giorni nostri, a cura di E. Bosna e G. Genovesi, Cacucci, Bari 1988, pp. 73-107.
G. Gherardini, Lessigrafia italiana, Pirola, Milano 1849.
G. Giorgini, E. Broglio, Novo vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze ordinato ...
Leggi Tutto
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] propone una riforma di gusto etimologico, plausibile sul piano filosofico e nazionalistico, ma inattuabile nella prassi. Secondo Gherardini, gli etimi latini servirebbero non solo a conferire prestigio alla lingua, ma anche a visualizzare le parole ...
Leggi Tutto
Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] incapacità nel rompere con il passato. La Crusca restava il termine di riferimento, anche se a volte polemico. Il milanese Giovanni Gherardini fra il 1838 e il 1840 diede alle stampe due volumi di Voci e maniere di dire italiane additate a’ futuri ...
Leggi Tutto
Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] alla lingua toscana, Firenze 1715, p. 158). Insieme a questa valutazione, nasce la regola, chiaramente espressa da Giovanni Gherardini a metà Ottocento, che tali segni «ove son posti non alterano in veruna guisa l’ordinaria interpunzione, la quale ...
Leggi Tutto
MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] Scherzi, consolidando le allusioni contenute nella lezione accademica del 1842, il M. pubblicò Al sig. Giovanni Gherardini preteso riformatore della scrittura italiana, condannando il filologo milanese per la raccolta lessicografica Voci e maniere di ...
Leggi Tutto
Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] , come la raccolta di Voci italiane ammissibili benché proscritte dall’Elenco del sig. Bernardoni (1812) di Giovanni Gherardini, in cui si ammettevano i forestierismi necessari ai diversi usi della lingua (specie quelli burocratico-amministrativi) ed ...
Leggi Tutto
Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] di italiano:
(15) Cugino, quando pagate questa scommessa? (Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
(16) Moglie, che fai? (Giovanni Gherardini, La gazza ladra)
(17) Vorrei pigliare un terno al lotto, vorrei pigliare, comare Lia! (Giovanni Verga, I ...
Leggi Tutto
L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] l’obbligatorietà. Ancora nel XIX secolo, poi, molti tentativi di riforme grafiche senza seguito, come quelle di Giovanni Gherardini e di Policarpo Petrocchi, proposero nuovi e vari criteri nell’uso dell’accento grafico (descritti in Maraschio 1994 ...
Leggi Tutto
gherardino
s. m. [dal nome dello zecchiere Gherardino Gianni di Firenze]. – Denaro coniato nella zecca di Napoli al tempo di Carlo II d’Angiò (1285-1309).
lessigrafia
lessigrafìa s. f. [comp. del gr. λέξις «parola» e -grafia]. – Termine adoperato da taluni autori del sec. 19° come sinon. di ortografia, in senso ampio: Lessigrafia italiana, o sia maniera di scrivere le parole italiane ... (titolo...