GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] , per la sua dottrina e per l'intrepidezza con cui aveva sostenuto l'esilio, era considerato il capo spirituale della chiesa giacobita, e con lui "nell'interesse della pace", si applicò a stabilire un accordo con gli altri prelati della Siria e dell ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] per lo più liturgico e disciplinare. Il testo originale era greco; sono stati conservati dalle chiese siriache rivali (melchita, giacobita, nestoriana) e sono quindi anteriori alla loro separazione: cioè del sec. IV o, al più, degl'inizî del V ...
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‛IRĀQ (A. T., 91-92)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Mario SALFI
Giuseppe FURLANI
Giuseppe CARACI
Il nome al-‛Irāq (in arabo sempre con l'articolo al-), arabizzamento del medio persiano o pahlavī ērāk "persiano", [...] ), era frammista di numerosi elementi persiani e arabi. La religione dominante era quella cristiana (nelle forme delle eresie giacobita o monofisita e nestoriana); ma numerosi erano i nuclei giudaici; vigoroso, nonostante la persecuzione da parte dei ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] maggio il ritrovamento49. L’esempio più antico di questa tipologia ‘affiancata’ può essere individuato in un omiliario siro-giacobita dell’VIII o IX secolo50; ma la maggior parte delle testimonianze relative emerge soltanto dal X secolo in Oriente51 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] da residenti britannici come Henry Newton (1651-1715) e Thomas Dereham (m. 1739). In particolare, il cattolico e giacobita Dereham traduce una serie importante di opere, tra cui i Physico-mechanical experiments (1716) di Francis Hauksbee, nella cui ...
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IRLANDA (A. T., 49-50)
Herbert William OGDEN
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
David Bayne HORN
Giacomo DEVOTO
Herbert John FLEURE
Eleanor HULL
Arthur POHAM
Thomas BODKIN
Edward DENT
Walter [...] Limerick (settembre 1691) ed ebbe per canseguenza una nuova piantagione di Orangisti, che andarono a occupare il luogo dei giacobiti cattolici messi al bando. La pace di Limerick garantiva ai cattolici l'esercizio della loro religione come ai tempi ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] negli altri Luoghi santi. Perciò Gerusalemme è sede di 3 patriarchi, greco, latino e armeno, e di 3 vescovi, anglicano, giacobita e copto. La Chiesa cattolica e la Santa Sede sono inoltre rappresentate dal delegato apostolico per l'Egitto, nella cui ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] . L'inaspettato arrivo, tra la fine del 1577 e gli inizi del 1578, del più alto esponente della Chiesa siro-giacobita, il patriarca d'Antiochia Ignazio Na῾mattalah, accese le speranze di un ritorno all'unione con Roma delle Chiese monofisite (la ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] un testo del tardo VIII secolo: la cronaca siriaca detta dello pseudo Dionigi, perché attribuita erroneamente al patriarca giacobita Dionigi di Tell Mahre71. In essa Costanzo ed Elena sono già convertiti mentre Costantino, affetto da lebbra, risulta ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] . L'inaspettato arrivo, tra la fine del 1577 e gli inizi del 1578, del più alto esponente della Chiesa siro-giacobita, il patriarca d'Antiochia Ignazio Na'mattalah, accese le speranze di un ritorno all'unione con Roma delle Chiese monofisite (la ...
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giacobita1
giacobita1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Iacobita] (pl. m. -i). – Che si riferisce alla Chiesa monofisita di Siria, fondata da Giacobbe (lat. Iacob) Baradeo alla metà del sec. 6°, la cui teologia e liturgia è essenzialmente di...
giacobita2
giacobita2 s. m. e f. [dall’ingl. Jacobite, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»] (pl. m. -i). – Nome con cui furono indicati, dopo la rivoluzione inglese del 1688-89, i fautori del re esiliato Giacomo II e dei suoi discendenti,...