MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] G. Seganti, G. M. bibliografo e uomo politico, in Studi romagnoli, IV (1953), pp. 123-130; R. Cervigni Troncone, La biblioteca Manzoni e i suoi cataloghi: prime ricerche, in Arch. della Soc. romana di storia patria, CXX (1997), pp. 259-302; L. Lotti ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] delineando un primo momento, con una lingua media di tipo manzoniano, un secondo momento, caratterizzato da una koiné risultante da crescita abnorme delle troppe "cose" che, come diceva Giacomo Devoto (ma già lo aveva notato Gasparo Gozzi nell' ...
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VITALE, Maurizio
Linguista, nato a Milano il 7 agosto 1922. Allievo di A. Viscardi, dal 1957 è professore di Storia della lingua italiana nell'università di Milano. È socio ordinario dell'Accademia della [...] è dedicata anche l'ampia silloge di Scritti linguistici del Manzoni (1990) con un'introduzione generale, con premesse ai commento. Esemplarmente condotto il volume La lingua della prosa di Giacomo Leopardi: le "Operette Morali" (1992). Ha pubblicato, ...
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Filologo, morto a Napoli il 24 agosto 1971. Direttore del Grande dizionario della lingua italiana dell'Utet, era passato, nel 1961, dalla cattedra di filologia romanza a quella di letteratura italiana, [...] dell'Europa occidentale); Le dottrine linguistiche da Baretti a Manzoni (1965); Formazione e destino della lirica (1967). B. si era occupato di Leopardi in L'ideologia letteraria di Giacomo Leopardi (1969), e ha intensamente studiato anche il ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] possono essere inglobate nell'oggetto stesso dell'espressione, come accade al Manzoni per l'indistinzione di u e v e per gli altri impiego dello pseudo-Turpino, proprio nel Libro di San Giacomo, uno dei testi ecclesiastici più adoperati dal Bédier. ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] neologismi o a parole della modernità.
Il caso di ➔ Giacomo Leopardi, col suo italiano specie all’inizio molto letterario (in nazionale non sono pronte ad adeguarsi alla prassi e alla teoria del Manzoni e la maggior parte di esse, per es., continua a ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] del 1872, apparve nel 1873, pochi mesi prima della morte di Manzoni. Ascoli – in uno scritto che non evita certo la polemica e poetico si possono porre il classicismo di Carducci e di Giacomo Zanella, da un lato, e il realismo pre-crepuscolare ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] mio primo
E di me si spendea la miglior parte […]
(Giacomo Leopardi, “A Silvia”, in Canti, vv. 15-18) testa: un agnello se nessun lo tocca, ma se uno vuol contraddirgli ... ih! (Manzoni, I promessi sposi, cap. I)
(29) Uno quando comincia una lite, poi ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] un] “piccolo organo” che ha in sé il paradosso − continua Giacomo − di emettere bene e male al tempo stesso: ora consola, decisiva verso l’italiano moderno si debba ad ➔ Alessandro Manzoni, proprio nel solco di uno svecchiamento in direzione del ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] resiste a lungo nell’uso letterario, finché soltanto con ➔ Alessandro Manzoni riesce a imporsi il tipo moderno in -o (per influsso del dei siciliani: cfr. gravara, sembrara, sofondara in Giacomo da Lentini) ha lasciato tracce nella lingua letteraria, ...
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gamba
s. f. [lat. tardo camba e gamba, dal gr. καμπή «curvatura, articolazione»]. – 1. a. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, compreso tra il ginocchio e il piede, sostenuto da due ossa lunghe: la tibia e il perone. Con riguardo alla...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...