Filologo, nato a Brema il 20 gennaio 1820, morto a Berlino-Lichterfelde il 18 giugno 1875. Fu insegnante medio a Pforta (Merseburg) dal 1844 al 1866. Lo studio delle lingue italiche deve a lui notevoli contributi. Il suo lavoro principale in questo dominio è De Volscorum lingua del 1858. L'anno prima la Jablonowskoi'sche Gesellschaft premiava l'opera del C. sulla pronuncia, vocalismo e accentuazione ...
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Città del Portogallo (prov. di Estremadura), con circa 5000 abitanti. Edificata su una collina della riva destra del Tago, del quale domina la vallata, essa ha molta importanza strategica. La sua fondazione risale alla fine del sec. IV a. C. Al tempo dei Romani fu chiamata Aurantes, probabilmente per le sabbie aurifere del Tago; e del tempo romano sono i resti di un acquedotto e gli avanzi di mosaici ...
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È la soluzione di un gruppo di consonanti per mezzo di una vocale intermedia. Essa si produce per due cause sostanzialmente diverse, per la difficoltà effettiva della pronuncia del gruppo consonantico come nel caso del latino techina dal greco τέχνη, o perché tra le consonanti che si trovano aggruppate vi sono delle sonanti (suoni intermedî fra consonanti e vocali) che "emanano" facilmente una vocale ...
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Nato a Coimbra, nel 1291, succedette nel 1325 al padre, Dionigi, del quale, aveva affrettato la morte con continui intrighi e ribellioni, accusandolo di preferire a lui il figlio naturale Affonso Sanches. Fu in guerra contro il genero Alfonso XI di Castiglia, ma poi si alleò con lui contro i Mori, che sconfisse a Tarifa (1340), onde ebbe il soprannome di "Valoroso". A. si macchiò con l'assassinio d'Ines ...
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Alterazione di un suono (talora così energica da arrivare sino all'eliminazione), destinata a facilitare la percezione di un altro suono della parola, somigliante o identico, in contatto o a distanza. È detta progressiva quando dei due suoni viene alterato il secondo, regressiva quando viene alterato il primo: albero rispetto ad arborem rappresenta una dissimilazione regressiva a distanza di due r; ...
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Linguistica. - Assimilazione (v.) non di un suono, ma di un elemento sintattico. Specialmente frequente nelle lingue ricche di flessione, in cui la concordanza in genere, numero e caso, o l'oggetto e le altre determinazioni del verbo hanno esatte rappresentazioni formali. Nota è nel greco per quanto riguarda il pronome relativo: ἐλευϑερίας "della libertà degni della quale possedete". Il pronome relativo ...
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Le congiunzioni condizionali (Prisciano parla di continuativae coniunctiones, dal greco συναπτικοὶ σύνδεσμοι) reggono proposizioni sub0rdinate ed esprimono una condizione dalla quale dipende l'affermazione della proposizione principale.
Le proposizioni condizionali sono quelle rette da congiunzioni condizionali e si dicono anche protasi; il periodo composto di una proposizione subordinata condizionale ...
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Figlio del precedente, fu detto "il riformatore" per qualche utile riforma in materia economica. Nacque nel 1210 e succedette al fratello Sancio II, nel 1248. Conquistò ai Mori l'Algarve, che venne a far parte del regno del Portogallo (1249-50); e fu, come il padre, in continuo dissidio con la Chiesa. Fu anche lui scomunicato per avere sposato Beatrice de Guzmán, figlia del re di Castiglia, mentre ...
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Medico portoghese, nato in Alcáçovas, nell'Alemtejo, circa il 1568. Studiò a Coimbra, e vi acquistò giovanissimo tanta reputazione, da essere mandato nell'Angola con la spedizione di Alfonso Hurtado de Mendoza. Lì rimase nove anni, rendendo segnalati servizî come medico e come militare. Ritornato nel Portogallo, allora unito con la Spagna, fu chiamato a Madrid nella qualità di medico di camera di Filippo ...
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Elemento morfologico che rappresenta la massima determinazione della flessione, nel verbo la persona, nel nome il caso. Appare normalmente in fine della parola (v. morfologia). Nonostante la sua natura morfologica, risente sensibilmente nel corso della storia di fattori fonetici e sintattici; dei primi in quanto la pronuncia della finale è spesso meno chiara e quindi nuoce alla funzione morfologica ...
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