SERAFIN, Tullio
Giuseppe Rossi
– Nacque il 1° settembre 1878 a Rottanova, frazione di Cavarzere (Venezia), terzogenito di Domizio e Antonia Pavan, e fu battezzato con i nomi di Tullio, Curzio, Antonio, [...] ottenne le prime scritture come violinista di fila al Manzoni di Milano e quindi alla Scala per due concerti Dal Verme di Milano la prima milanese della Madama Butterfly di Giacomo Puccini riveduta. Debuttò nel 1906 a Venezia con La dannazione di ...
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MORELLI, Alamanno
Teresa Megale
MORELLI, Alamanno. – Nacque a Brescia il 12 giugno 1812 da Antonio e da Adelaide Salsilli, coppia di attori veneziani specializzata nel teatro goldoniano.
Attore egli [...] esordio in teatro. Nel 1829 entrò ufficialmente nella compagnia di Giacomo Modena, nella quale muoveva i primi passi anche il fu tra i promotori della Società filodrammatica ‘Alessandro Manzoni’ di Scandicci.
Non è noto quando esattamente abbia ...
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PAPPALETTERE, Simplicio
Andrea Ciampani
(al secolo Giuseppe). – Nacque a Barletta il 7 febbraio 1815, secondogenito di Ettore e di Aurora Palmieri.
Di famiglia illustre, fu avviato agli studi presso [...] si inserì anche un suo viaggio a Milano, dove incontrò Manzoni, e a Torino nell’aprile 1863 per l’ennesima difesa 1863, infine, concordò con il cardinale segretario di Stato Giacomo Antonelli le proprie dimissioni da abate di Montecassino. Obbedendo ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] . 11)
Altri esempi letterari del fenomeno in prosa (da ➔ Alessandro Manzoni a Elsa Morante) e in poesia (per es., in ➔ Giovanni Anche espressioni idiomatiche possono contenere reduplicazioni: fare giacomogiacomo, detto di gambe che tremano per la ...
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TAGLIAVINI, Ferruccio
Sauro Rodolfi
TAGLIAVINI, Ferruccio. – Nacque a Cavazzoli, frazione comunale di Reggio nell’Emilia, il 14 agosto 1913, da Erasmo e da Barbara Neviani, custodi e fattori di una [...] bambini rappresentata il 7 novembre 1925 al teatro Manzoni di Reggio: «Ricordiamo innanzitutto un sorprendente piccolo milieu di grandi tenori ancora in attività (Beniamino Gigli, Giacomo Lauri-Volpi, Giuseppe Lugo, Aureliano Pertile, Tito Schipa), ...
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epigramma
Emanuele Lelli
Pochi versi per fulminare il lettore
Iscrizione originariamente destinata alle lapidi, l'epigramma diventa nell'antica Grecia un vero e proprio genere letterario in cui si cimentano [...] 'età delle guerre d'indipendenza, e argomento primario divengono i temi politici: così per Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi.
Famosi gli epigrammi rivolti contro il potere temporale dei papi, che anonimi patrioti affiggono a Roma di ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] (canzone di piedi e volte è Madonna dir vo voglio di Giacomo da Lentini). Nel De vulgari eloquentia Dante prevede inoltre stanze formate da (esempi famosi in Savioli, Metastasio, Parini, ➔ Manzoni, ➔ Carducci), nel rispettare le regole dell’ode- ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta
(Giacomo Leopardi, “Il sabato del villaggio”)
(c) uso della 28) E, per dir la verità, anche noi, con questo manoscritto davanti (Manzoni, I promessi sposi, XXVI)
(29) anche noi, dico, sentiamo una ...
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SETTALA, Ludovico
Giorgio Giacomo Mellerio
SETTALA, Ludovico. – Di nobile famiglia milanese, nacque in Milano il 27 febbraio 1552 da Francesco e da Giulia Ripa, figlia di Gian Francesco Ripa, giureconsulto [...] straordinaria di medicina pratica all’Università di Pavia, indicata da Giacomo Parodi (1753) nel triennio 1576-78. La lasciò per più comuni e più funesti de’ suoi contemporanei» (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXI); con un suo consulto ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] mia terra», “A Zacinto”, vv. 12-13). Ma è ➔ Giacomo Leopardi a fornire in versi una definizione della litote quando, in “ fino a risolversi in perifrasi eufemistiche, come nel famoso ritratto manzoniano di Don Abbondio: «Don Abbondio (il lettore se n ...
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gamba
s. f. [lat. tardo camba e gamba, dal gr. καμπή «curvatura, articolazione»]. – 1. a. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, compreso tra il ginocchio e il piede, sostenuto da due ossa lunghe: la tibia e il perone. Con riguardo alla...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...