Utrecht Città dei Paesi Bassi (299.891 ab. nel 2009), capoluogo della prov. omonima, parte della conurbazione denominata Randstad Holland (➔). Ha pianta assai irregolare: il vecchio centro ha strade pittoresche, [...] di U. non si rassegnò mai. Ad acuire il contrasto con Roma si aggiunsero le difficoltà suscitate dalla diffusione del giansenismo nella Chiesa di U., che strinse forti legami con Port-Royal, rifiutò la Unigenitus facendo appello al Concilio generale ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] sulla dovuta sottomissione alle autorità civili, fossero Francesco II, Nicola I, Ferdinando I. Su un altro fronte, se il giansenismo tradizionale, dogmatico, era ormai superato, restava però viva, in Italia e altrove, la polemica fra i rigoristi e i ...
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OMODEI, Luigi Alessandro
Andrea Spiriti
OMODEI (Homodei, Hamadei, Amodei, Amadei), Luigi Alessandro. – Nacque a Milano l’8 dicembre 1608, settimogenito di Carlo I e di Beatrice Lurani.
La famiglia di [...] e militari, Omodei fu uomo di acuta sensibilità nei confronti dei grandi problemi teologici del suo tempo: ostile al giansenismo ma anche al progressivo strapotere della corona francese, fu invece vicino alle posizioni quietiste di Miguel de Molinos ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Agostino, mediatore culturale e maestro di inquietudine
Silvia Azzarà
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agostino di Ippona è la figura [...] profonda in un tempo dominato proprio dall’inquietudine spirituale come il Rinascimento, così come ispirerà la corrente del giansenismo, e non mancherà successivamente di interrogare filosofi e teologi di ogni tempo.
Il De doctrina christiana: il ...
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BARGELLINI, Niccolò Pietro
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna intorno al 1630 da Ippolito. Si addottorò in diritto civile e canonico nello Studio bolognese e intraprese la carriera ecclesiastica, trasferendosi [...] idonea a facilitare un'intesa tra Roma e Parigi in un momento delicato per l'opposizione dei "quattro vescovi" giansenisti alla condanna di Giansenio e per il rifiuto da parte di Luigi XIV a una prima designazione della corte romana nella persona di ...
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BAMBACARI, Cesare Nicolò
Francesco Traniello
Nato a Lucca il 13 giugno 1647,dopo aver iniziato studi matematici, entrò a diciassette anni nei canonici regolari lateranensi, pare in seguito alla lettura [...] 1734, I,p. 91; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II,1,Brescia 1758, p. 195; A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia prima della rivoluzione, Bari 1928, pp. 195-197; G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle bibl. d'Italia, XV, p.126, n ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] XIX secolo in Piemonte, a cura di F.N. Appendino, Casale Monferrato 1982. Cfr. anche P. Stella, Giurisdizionalismo e giansenismo all’università di Torino nel secolo XVIII, Torino 1958.
9 A. Gambasin, Un vescovo tra Illuminismo e Liberalismo. Modesto ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] quella schiera di docenti dell'ateneo torinese a lungo perseguitati dai gesuiti per le loro proposizioni fra agostiniane e gianseniste, non ancora allontanato dal suo posto perché ritenuto all'occorrenza un'utile moneta di scambio nelle trattative in ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] luogo di elaborazione intellettuale. Ebbe contatti con l'olivetano S. Perondoli, docente di diritto canonico ed esponente moderato del giansenismo (fu biografo di G. Zola), e con C. Beccaria (meno, sembra, con P. Verri), e la sua inesausta attività ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] varie opere pubblicate in epoche diverse. Dal 1641 al 1643 insegnò teologia a Lovanio; la lettura dell'Augustinus di Giansenio (pubblicato appunto nel 1640) lo spinse a denunciare pubblicamente gli errori in esso contenuti, e rifiutò pertanto di dare ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...