TAMBURINI, Pietro
Ettore Rota
Sacerdote, capo e maestro del giansenismo italiano. Nacque a Brescia il 1° gennaio 1737, morì a Pavia il 14 marzo 1827. Ivi iniziò e compì i suoi studî: di filosofia presso [...] nulla può farsi di buono, che nessuna opera è buona se non riferita a Dio, e già insinua l'idea che il giansenismo esista solo, come inteso dai nemici, nella fantasia di questi medesimi. Grande fu la sua operosità, rivolta a promuovere l'epuramento ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] alcuna distinzione fra diritti "essenziali" e diritti "accessorî" (contro Febronio; v. febronio e febronianismo), né distingue con i giansenisti e i gallicani fra primato di giurisdizione e primato di onore (primus inter pares); né infine subordina l ...
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LUIGI XV re di Francia
Roberto Palmarocchi
Nacque a Versailles il 15 febbraio 1710 da Luigi duca di Borgogna, secondo delfino, e da Maria Adelaide di Savoia. A cinque anni erede della corona, a tredici [...] cercò di attuare una politica di raccoglimento all'interno e all'estero; ma nelle lotte religiose ebbe ostili così i giansenisti come gli ultramontani; la crisi economica lo rese impopolare; e i maneggi del segretario degli esteri, G.-L. Chauvelin, e ...
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LIMBO (dal lat. limbus "lembo")
Giuseppe De Luca
La parola, ignota in tal senso avanti ai primi commentatori di Pier Lombardo, designa il luogo e lo stato in cui - secondo la teologia cattolica - si [...] , poco si aggiunge alla soluzione di S. Tommaso. Il Bellarmino adottò una teoria parte agostiniana, parte tomistica; i giansenisti relegarono tra le "favole pelagiane" la fede nel limbo, e furono anche in questo condannati dalla bolla Auctorem Fidei ...
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FONTANINI, Giusto
Dario Busolini
Nacque il 30 ott. 1666 a San Daniele del Friuli, figlio di Francesco, discendente da una famiglia di piccola nobiltà locale, e di Ludovica Manzoni di Sacile.
Avviato [...] 1931, pp. 19 s.; C.G. Mor, G. F., in Mem. stor. forogiuliesi, XXXII (1936), pp. 85-100; E. Dammig, Il movimento giansenista a Roma nella seconda metà del secolo XVIII, Città del Vaticano 1945, pp. VIII, 48-53, 72, 389; E. Codignola, Illuministi ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] e al Cuore immacolato di Maria, che erano nella linea della pietà sostenuta dai gesuiti in contrasto con quella dei giansenisti, contro la cui morale rigoristica l'Amicizia propugnava la dottrina di s. Alfonso de' Liguori, che sarebbe poi prevalsa in ...
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BONSIGNORI (Bonsignore), Stefano
Lucia Sebastiani
Nato a Busto Arsizio il 23 febbr. 1738 da Giovanni Battista, mercante di cotone, e da Giovanna Galeazzi, dopo i primi studi compiuti nella città natale [...] B. vescovo di Faenza, in Raccolta Opizzoni, vol.V, 1;Arch. Segr. Vat., Processi concistoriali, vol. 208, ff.218-222; Carteggi di giansenisti liguri, a cura di E. Codignola, I, Firenze 1941, p. 159; I carteggi di F. Melzi d'Eril..., a cura di C. Zaghi ...
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MONTEGNACCO, Antonio
Giuseppe Trebbi
MONTEGNACCO, Antonio. – Nacque il 30 novembre 1699 a Camino di Codroipo dal conte Girolamo, del ramo della famiglia originario di Gemona, e da Marina Coronella.
Di [...] ideale del magistero di Paolo Sarpi e di Fulgenzio Micanzio, ma influenzato anche da autori gallicani e giansenisti, e specialmente da Bernhard van Espen, Montegnacco fu profondamente ostile alla Curia in materia giurisdizionale, come apparve ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] e nuova occupazione di Avignone, 1687-88). Ortodosso però all'interno, non tollerò la fronda religiosa e perseguitò i giansenisti prima (1664), i quietisti poi; verso i calvinisti adottò una politica di sempre maggior rigore che culminò, con grave ...
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Termine sotto il quale si è soliti comprendere tre significati distinti: una serie di attività volte a far apprendere un insieme coordinato di conoscenze; il risultato riscontrabile nel soggetto dell’insegnamento [...] sistema del collegio.
Dal 17° al 19° secolo. Nel 17° sec. ebbero particolare rilievo le considerazioni sull’i. di Comenio, dei giansenisti e di J. Locke. Per Comenio l’i. doveva porsi al passo con la rivoluzione scientifica operata da F. Bacone e da ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...