Moralista gesuita, nato a Valladolid nel 1589 e ivi morto il 4 luglio 1669. L'indole troppo benigna di varie opinioni accolte nel suo Liber theologiae moralis (che in pochi anni ebbe più di 50 edizioni) [...] gli suscitò l'avversione dei giansenisti, massime di Pascal (Lettere provinciali, V e VI), a cui l'E. deve principalmente la sua rinomanza. Dal 1652 al 1663 stampò a Lione i 7 voll. della Universae theologiae moralis receptiores absque lite ...
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ONORATO di Santa Maria
Giuseppe DE LUCA
Nato il 4 luglio 1651 a Limoges in Francia, morto a Lilla il 3 novembre 1729. Entrato fra i carmelitani scalzi nel 1671, lasciò il suo nome familiare che era [...] Biagio Vauzelle. Filosofo, scrisse contro Descartes e Gassendi; teologo, contro i giansenisti; storico, trattò di cronologia biblica e di metodologia critica. Molto si occupò e stampò di teologia mistica, e sottopose a esame l'autenticità dell' ...
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antigesuitismo
Movimento di critica contro i gesuiti, sviluppatosi nel 18° sec., con motivazioni politiche e teologiche. L’a. fu sostenuto dalle grandi monarchie europee, che mal sopportavano la diretta [...] della Compagnia dal papa e talune imprese gesuitiche in America latina (reducciones), e dai rigoristi (in particolare i giansenisti) che criticavano la casistica, il probabilismo e il lassismo dei teologi gesuiti. A seguito della polemica antigesuita ...
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Ecclesiastico (Parigi 1607 circa - ivi 1664); collaboratore di s. Vincenzo de' Paoli, fu, con Saint-Cyran, confessore delle religiose di Port-Royal. Predicatore famoso e direttore spirituale di grande [...] finezza (tra gli altri, di B. Pascal e di sua sorella), fu accusato di giansenismo, per cui subì varie traversie; ma i giansenisti lo accusarono di eccessiva moderazione. Postumi uscirono i sermoni Introductions chrétiennes sur les mystères de N. S. ...
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MANZONI, Alessandro
Attilio Momigliano
Alessandro M. nacque a Milano il 7 marzo 1785 da Pietro e da Giulia Beccaria. Studiò, non in casa, dove i genitori vivevano in disaccordo, ma nei collegi di Merate [...] col M., a cura di E. Flori, Bologna 1929; E. Flori, A. M. e Teresa Stampa, Milano 1930; P. P. Trompeo, Rilegature gianseniste, Milano-Roma 1930; F. Ruffini, La vita religiosa di A. M., Bari 1931 (per il punto di vista cattolico, cfr. E. Rosa, in ...
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Francesco Saverio Castiglioni (Cingoli 1761 - Roma 1830). Vescovo di Montalto (1800), fu da Napoleone I (1808) confinato a Milano, poi a Pavia, infine a Mantova. Restaurato il potere pontificio, fu creato [...] (1829), va ricordato per l'avversione a ogni forma di nepotismo, per l'ostilità alle società segrete e ai giansenisti e l'appoggio alla diffusione delle dottrine morali di s. Alfonso Maria dei Liguori; politicamente, pur scegliendo come segretario ...
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Teologo e controversista, nato a Bergamo il 22 gennaio 1733, morto a Roma il 3 maggio 1811. Entrò fra i gesuiti nel 1747. Dopo la soppressione della Compagnia di Gesù (1773) pubblicò varie opere intorno [...] a questioni dogmatiche, al potere e autorità della chiesa contro i giansenisti e i giuseppinisti. Un suo scritto Della carità o amor di Dio provocò polemiche da parte dei suoi confratelli, e così gli opuscoli in difesa del giuramento civico imposto ...
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Gesuita (n. presso Vire, Calvados, 1643 - m. La Flèche 1719). Per molti anni insegnante di esegesi biblica e rettore del collegio Louis le Grand di Parigi, provinciale nel 1708, fu confessore di Luigi [...] , il reggente lo esiliò ad Amiens prima, a La Flèche poi. Delle aspre polemiche condotte da Le T. contro i giansenisti e P. Quesnel vengono ricordate la Dissertation sur la nouvelle défense de la version française du Nouveau Testament (1685); le ...
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BANCHIERI, Zanobi
Nicola Carranza
Di nobile famiglia di Pistoia, nacque in questa città il 22 luglio 1747. Fin da giovanissimo rivelò una spiccata tendenza alla lettura e un animo profondamente religioso. [...] , Gli amici e i tempi di Scipione de' Ricci,Firenze 1920, p. 88; C. Mazzetti, Relazioni fra il giansenismo pavese e il giansenismo toscano, in Miscell. storica pavese, in Biblioteca della società storica subalpina,1932, p. 229; P. Savio, Devozione di ...
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BONARDI, Francesco
Arturo Bersano
Nacque in Villanova, presso Casale Monferrato, il 30 genn. 1767, da Domenico e da Caterina Demichelis; il padre era un piccolo proprietario e artigiano ed il nonno [...] era stato maestro di scuola. Il B. si formò nel seminario di Casale, allora fortemente penetrato di fermenti giansenisti; la lettura di Rousseau, da lui considerato il più sincero discepolo di Cristo, fece avvicinare il B. agli ideali giacobini ed a ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...