Magistrato e politico (Limoges 1668 - Parigi 1751); avvocato generale (1690), poi procuratore generale (1700) al Parlamento di Parigi, tenne con varie interruzioni la carica di cancelliere di Francia (1717-18; [...] lui le gravi riserve con cui fu registrata, malgrado il volere di Luigi XIV, la bolla Unigenitus contro i giansenisti; più tardi (1720) mutò atteggiamento, pronunciandosi in favore di una registrazione pura e semplice della bolla. Lavorò con passione ...
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ROMANA, QUESTIONE
Walter Maturi
La questione romana, considerata come problema dell'esistenza dello Stato Pontificio, secondo autorevoli storici fu posta nel campo delle idee dal sec. XVIII, che affermò [...] religiosa come diritto pubblico subbiettivo, ivi 1924. Per i movimenti di idee etico-religiose connessi alla questione romana: per i giansenisti, N. Rodolico, Gli amici e i tempi di Scipione dei Ricci, Firenze 1920, pp. 221, 228, 234; per il Manzoni ...
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Gesuita e letterato, nato a Parigi nel 1628, morto nel 1702. Fbbe incarichi di fiducia dal suo ordine, fu stimato dalla corte (inviato nel 1662 a Dunkerque come missionario della guarnigione; nominato [...] , godendo l'amicizia di grandi scrittori della corrente classica (Boileau, Racine, ecc.) e attirandosi le critiche dei giansenisti. Suscitò, soprattutto nel campo letterario, polemiche che si continuarono in Italia per un secolo intero dai nostri ...
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Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane [...] , la cui concezione religiosa della vita era ricca di motivi giansenistici non infrequenti nella Liguria della fine del Settecento. Giansenisti erano anche i due abati - Luca Agostino De Scalzi e, in un secondo tempo, Stefano De Gregori - ai quali ...
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Uomo politico e cardinale (Lodève 1653 - Parigi 1743). Elemosiniere della regina nel 1679 e poi (1683) di Luigi XIV, vescovo di Fréjus nel 1698, precettore nel 1715 del giovane re Luigi XV, ne divenne [...] sviluppo commerciale e diminuì le imposte; la sua politica religiosa fu caratterizzata da un atteggiamento intollerante verso giansenisti e protestanti. In politica estera cercò di seguire una tendenza di pace ravvicinando Spagna e Inghilterra ...
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Erudito (Santa Croce sull'Arno 1697 - Firenze 1770), bibliotecario di G. Pallavicini a Genova, poi a Firenze (1732) direttore della Bibl. Riccardiana, prof. di storia ecclesiastica (1733), teologo consultore [...] eruditorum (18 voll., 1736-69), i Memorabilia Italorum eruditione praestantium (1742-48). Impegnato nella battaglia antigesuitica dei giansenisti italiani, fu anche, con le sue Novelle letterarie, che fondò nel 1740 e diresse fino al 1769, uno ...
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BERTIERI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Ceva, in Piemonte, il 9 nov. 1734 da Ludovico e da Bianca Maria Bertieri. Entrato fra gli agostiniani eremitani nel 1751, studiò filosofia a Firenze e [...] 1932, pp. 206, 215; P. Savio, Devozione di mgr. Adeodato Turchi alla S. Sede, Roma 1938, pp. 8, 381; E. Codignola, Carteggi di giansenisti liguri, Firenze 1941, I, p. 43; II, pp. 305, 316 s., 319, 322-326, 328, 330, 335, 339, 341, 363, 405, 413 s ...
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Pietro Francesco Orsini della famiglia degli Orsini-Gravina, duchi di Bracciano, nacque il 2 febbraio 1649 a Gravina. A diciott'anni domenicano, fu elevato ventitreenne alla porpora: resse le diocesi di [...] (1680-86), Benevento (1686-1724). Il 29 maggio 1724 fu eletto papa.
Trovò il mondo cattolico diviso dalla controversia giansenista. Buon domenicano, si affrettò col breve Demissas preces del 14 novembre 1724 a dichiarare che la bolla Unigenitus non ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] Zapperi, Edmund Burke in Italia, in Cahiers Vilfredo Pareto, 1965, vol. 7-8, pp. 18-34, 48-53; M. Bini, Il "martello del giansenismo" nei suoi rapporti con Empoli e gli Empolesi, in Bull. stor. empolese, 1967, vol. 4, pp. 95-158, 175-235; S. Fontana ...
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BARSANTI, Pier Vincenzo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Livomo, visse nella seconda metà del sec. XVIII. Ben poco sappiamo delle sue vicende biografiche; entrato nell'Ordine dei domenicani, si distinse per [...] animabus iustorum in sinu Abraham ante Christi mortem (1763), il domenicano T. M. Mamachi, noto per la sua fiera avversione ai giansenisti. Quanto, in questo periodo, il B. fosse inviso a quest'ultimi per le sue idee teologiche, lo dimostra ancora il ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...