1. Eroe mitico greco. Figlio di Pelia, re di Iolco, partecipò alla caccia del cignale calidonio; e lo troviamo poi nella spedizione degli Argonauti, ai quali si unì, contro il volere del padre, per la grande amicizia che lo legava a Giasone. Dopoché Pelia fu ucciso, per incitamento di Medea, dalle sue stesse figlie, A. ottenne il regno, avendo Giasone volontariamente rinunziato al trono: e tosto celebrò ...
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OTTICO, NERVO
Cesare GIARRATANO
Camillo GIANNANTONI
. I nervi ottici in numero di due formano il 2° paio di nervi cranici. Le fibre nervose che lo costituiscono si originano, nella massima parte, dalle [...] cellule ganglionari retiniche e, convergendo verso la papilla ottica, dànno luogo alla formazione del tronco nervoso. Questo, attraversata la lamina cribrosa, si continua posteriormente nella piramide ...
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NEVIO (Cn. Naevius)
Cesare Giarratano
Poeta latino, nacque nella Campania. L'anno della sua nascita è ignoto, ma sappiamo da Gellio che combatté nella prima guerra punica e che nell'anno 235 a. C. cominciò [...] a fare rappresentare le sue commedie. Era un uomo di liberi sensi, di carattere fiero e aggressivo, e assalì sulla scena con gli spiriti dell'antica commedia ateniese personaggi illustri del suo tempo. ...
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OTTOTIPI
Cesare GIARRATANO
Camillo GIANNANTONI
. Sono tavole che servono per l'esame della funzione visiva. Su esse sono stampati dei numeri o delle lettere e, per gli analfabeti, forche, anelli, ecc. [...] I numeri o i segni sono disposti su diverse righe e in ciascuna riga essi hanno una grandezza opportunamente calcolata.
L'acutezza visiva viene determinata dall'oggetto più piccolo che a una distanza data ...
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. Gli Osci della Campania usavano rappresentare una specie di farsa con personaggi fissi. I Romani, che la conobbero dopo le guerre sannitiche, la chiamarono fabula atellana, perché era stata portata a Roma da attori di Atella (v.), oppure perché si rappresentava in Atella nell'occasione di feste religiose: spiegazione più probabile, pur non escludendo la prima. L'atellana, da principio, era recitata ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] repubblica, erano destinati all'eloquenza: l'abilità del dire aveva un valore positivo per le contese del cittadino, tanto che oratore si chiamò atticamente, da Pericle in poi, l'uomo di stato. Tra i Greci, ...
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MARZIALE (M. Valerius Martialis)
Cesare Giarratano
Poeta latino, nato a Bilbili, municipio della Spagna citeriore, il primo di marzo di un anno incerto fra il 38 e il 41 dell'era volgare. Nell'anno 64, [...] ratione temporibusque, Rostock 1887; G. Boissier, Le poète Martial, in Revue des deux mondes, CLX (1900), p. 241 segg.; C. Giarratano, De M. Valeri M. re metrica, Napoli 1908; E. Pertsch, De V. Martiale graecorum poetarum imitatore, Berlino 1911; C ...
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VALERIO Edituo (Valerius Aedituus)
Cesare GIARRATANO
Epigrammista latino di poco anteriore a Q. Lutazio Catulo, console nel 102 a. C.
Di lui ci restano due epigrammi. Il primo descrive l'effetto che [...] produce sul poeta la vista della donna amata: lontana imitazione dell'ode di Saffo dello stesso argomento. L'altro dice che il poeta non ha bisogno di fiaccola perché nel petto gli arde la fiamma, accesagli ...
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VALERIO, Giulio (Iulius Valerius)
Cesare GIARRATANO
Sotto questo nome ci è giunta una traduzione latina del romanzo di Alessandro Magno scritto intorno al sec. III dell'era volgare da persona a noi sconosciuta, [...] perché la sua attribuzione a Callistene è una finzione. Di Giulio Valerio non sappiamo nulla. La traduzione si deve porre tra la fine del sec. III e il principio del IV.
L'opera comprende tre libri (ortus, ...
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SULPIZIO, Vittore (Sulpitius Victor)
Cesare Giarratano
È un retore del sec. IV dell'era volgare, che scrisse per il suo genero M. Silone un breve compendio di retorica dal titolo Institutiones oratoriae. [...] In quest'operetta seguì specialmente i precetti del suo maestro Zenone, ma con libertà, cioè mutandone spesso l'ordine e anche togliendo o aggiungendo quello che credeva necessario. Egli definisce la retorica ...
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